salute e sicurezza sul lavoro

È stato pubblicato ieri, 3 marzo 2022, il bando della Regione Lazio da 5 milioni di euro per la “realizzazione di interventi di consulenza, formazione e informazione nelle imprese sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. La Regione ha utilizzato le risorse della nuova programmazione europea 21/27 per contribuire ad arginare gli infortuni sul lavoro, ma non solo.

Tra gli obiettivi c’è anche quello di accrescere la conoscenza dei principali fattori di rischio per le malattie professionali. Come quelle causate dall’amianto o dall’uranio impoverito. Con riferimento specifico al comparto cui appartiene l’impresa.

“Con questo bando – ha dichiarato l’assessore al Lavoro e formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino – vogliamo favorire l’accesso delle imprese a sistemi organizzativi tecnicamente avanzati. Per la pianificazione e il coordinamento delle attività di prevenzione e gestione dei rischi legati alla sicurezza e alla salute, in ogni fase del ciclo produttivo.

È necessario promuovere il ruolo attivo dei lavoratori e dei datori di lavoro per la diffusione di modelli comportamentali e l’acquisizione di specifiche capacità di gestione anche delle emergenze. Puntiamo ad assicurare la continua ricerca di soluzioni innovative. Così come di strumenti organizzativi migliorativi delle condizioni di lavoro ed accrescere la conoscenza dei principali fattori di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è quello di garantire alla persona un lavoro sicuro e al contempo rafforzare la competitività e la produttività dell’impresa”.

La guida dell’Unione europea

La salute e la sicurezza sul lavoro sono divenute sempre più importanti e in questo senso la guida è stata l’Unione europea che lo ha considerato elemento essenziale anche per rafforzare la competitività e la produttività delle imprese.

Il 10 gennaio 2017 la Commissione europea ha emesso la Comunicazione: “Lavoro più sicuro e più sano per tutti – Aggiornamento della normativa e delle politiche dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. L’organo dell’Ue ha indicato tra le azioni fondamentali l’assistenza alle aziende, in particolare alle microimprese e alle piccole e medie imprese, affinché si conformino alle norme di salute e sicurezza sul lavoro.

Sempre la Commissione europea con la Comunicazione del 28 giugno 2021 sul “Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 – Sicurezza e salute sul lavoro in un mondo del lavoro in evoluzione”, ha definito le priorità. Ha spiegato come sia necessario affrontare i rapidi cambiamenti che si stanno verificando nell’economia, nell’evoluzione demografica e nei modelli di lavoro.

Il Quadro strategico, coinvolgendo le istituzioni dell’Ue, gli Stati membri, le parti sociali e altre parti interessate, si concentra su tre priorità chiave. Anticipare e gestire il cambiamento nel contesto della transizione verde, digitale e demografica. Migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e adoperarsi per raggiungere un approccio ‘Visione Zero’ rispetto alla mortalità connessa al lavoro. Aumentare, infine, la preparazione per rispondere alle crisi sanitarie attuali e future.

Sicurezza sul luogo del lavoro, il bando

Il bando mira ad organizzare interventi consulenziali, formativi e informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori.

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del FSE+ del POR Lazio 2021/2027. Le risorse complessivamente stanziate corrispondono a 5 milioni.

Il finanziamento massimo per ogni progetto è definito sulla base di fasce per dimensione d’impresa. Fino a 10 dipendenti sarà possibile ottenere fino a 30.000 euro. Per le aziende tra gli 11 e i 50 dipendenti, si sale fino a 80mila euro. Oltre 50 dipendenti le imprese potranno prendere fino a 120.000 euro.

Osservatorio vittime del dovere: rimuovere rischi dei cancerogeni

L’avvocato Ezio Bonanni, attraverso la sua associazione Osservatorio vittime del dovere, da anni si batte per una maggiore sicurezza sul lavoro. Denuncia l’assenza di effettiva tutela del cittadino dipendente delle pubbliche amministrazioni e anche militare. Considerando che durante le ore di servizio sono esposti a molti rischi, è importante rimuovere almeno quelli cancerogeni.

Tutelando la sicurezza sul lavoro, ha sempre sostenuto l’avvocato Bonanni, si tutela anche il diritto alla salute. Serve a poco indennizzare le vittime ed i familiari, nonostante è importante che venga fatta giustizia. Quello che è importante è, invece, la prevenzione primaria che è l’unico strumento di tutela della salute e si sostanzia nell’evitare ogni esposizione cancerogena.