Russia

La Russia rompe anche la tregua olimpica, l’editoriale del direttore Ruggero Alcanterini

Dopo la presa di posizione del Comitato nazionale italiano fair play (Cnifp), contro il boicottaggio diplomatico intentato contro i Giochi Olimpici Invernali a Pechino, adesso, permanendo la tregua olimpica estesa oltre la conclusione delle Paralimpiadi in corso sempre a Pechino, sino al 20 di marzo, l’European fair play movement (Efpm), forte dell’adesione delle organizzazioni di 42 Paesi, lancia il suo monito. Attraverso il documento firmato dal presidente Philippe Housiaux, già vice presidente del Comitato olimpico, presidente della Federazione di atletica leggera. Ma anche esponente del Panathlon international, campione e pluri-primatista di salti e sprint del Belgio.

La Russia ricordi il senso dei valori sportivi”

“Il movimento europeo per il fair play e l’Ucraina condividono lo stesso Blue & Colori gialli: Non più una coincidenza. Il Movimento europeo del fair play, il cui scopo principale è promuovere il fair play e la tolleranza nel senso più ampio (nello sport e nella vita quotidiana) a livello europeo, condanna e respinge fermamente tutte le guerre. Questo ancora più implacabilmente durante la tregua per le olimpiadi in vigore in occasione dei Giochi olimpici invernali (Olimpico e Paralimpico)”.

Riafferma che l’unico modo per creare armonia nel nostro mondo oggi è attraverso la pace e dialogo. Invita tutti gli organismi sportivi a svolgere il loro ruolo (la più grande comunità del mondo), chiedendo alla Russia di ricordare il senso dei valori sportivi. Rivolge un messaggio di speranza alla popolazione ucraina. Sottolineando che la cecità della leadership del paese vicino è crudele e totalmente inaccettabile e mette in pericolo la vita di persone innocenti.

Insiste anche sulla la parola ‘fair play’ che non è priva di significato e include anche l’amicizia nel rispetto e nell’ascolto, ma solo in un ambiente tranquillo. Il Movimento europeo per il fair play non risparmierà sforzi per far sentire la sua voce, come molti altri. Vuole così contribuire modestamente a cambiare il corso di questa orribile guerra.                                                                                                                                     

La federazione russa alle Nazioni Unite

La fine della tregua per le Olimpiadi è stata fissata 7 giorni dopo la cerimonia di chiusura, quindi in 20 marzo 2022, con la risoluzione intitolata “Costruire un mondo pacifico e migliore attraverso lo sport e l’ideale olimpico”. La decisione è stata adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 dicembre 2021 alla 76a Sessione.

Durante la sessione il rappresentante della federazione Russa ha acconsentito che gli ideali olimpici rimangano rilevanti come sempre. Che possono aiutare a promuovere l’armonia nel complesso mondo di oggi. Ha esortato tutti gli Stati ad osservare la richiesta della risoluzione per una tregua olimpica prima e dopo i prossimi Giochi. Ha poi messo in evidenza che lo sport può favorire lo sviluppo sostenibile e che può anche proteggere i giovani da influenze negative, come il terrorismo.

Tuttavia, ha avvertito che lo sport non dovrebbe diventare uno strumento politico o uno strumento di intrigo, come ad esempio ricatto. Non deve mai essere utilizzato come strumento di potere sanzionatorio. Anzi, “la punizione collettiva degli atleti rimane una pratica inaccettabile”.