La IX Giornata Mondiale dell’Udito, che si celebra il 3 marzo di ogni anno, è il più grande evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva. Coinvolge centinaia di Paesi di tutto il pianeta. Quest’anno, è stato incentrato sull’importanza di superare le mentalità stigmatizzanti e le errate percezioni che ancora avvolgono la disabilità uditiva.
Gli esperti hanno lanciato un appello ai governi, agli operatori sanitari e alla società civile perché riconoscano l’importanza dell’informazione sul tema della salute uditiva.
Il 1° marzo scorso si sono, pertanto, ritrovati a Roma, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari. E anche ricercatori, associazioni e imprese che hanno divulgato in Italia il messaggio dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Questa, negli ultimi anni, ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme sulla diffusione dei disturbi uditivi.
OMS: troppe le persone con disabilità uditiva
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La diminuita capacità di sentire impatta profondamente nella vita delle persone che perdono la capacità di comunicare con gli altri. Nei bambini ritarda la capacità di sviluppare il linguaggio. Ciò provoca frustrazione e isolamento sociale soprattutto negli anziani.
Secondo l’OMS, oltre un miliardo e mezzo di persone convivono con qualche forma di disabilità uditiva, 430 milioni in forma invalidante. Cifra che potrebbe salire a oltre 2 miliardi e mezzo nel 2050, di cui oltre 700 milioni in forma invalidante.
Ciò si traduce in costi per l’economia globale di 980 miliardi di dollari all’anno che comprendono le spese del settore sanitario (esclusi i dispositivi acustici). Ci sono poi i costi sociali, come il supporto educativo e la perdita di produttività.
Nonostante i disturbi uditivi siano molto diffusi ed esista la possibilità di ricorrere a cure efficaci e convenienti, queste rimangono per lo più inaccessibili.
IX Giornata Mondiale dell’Udito, esperti a confronto
La perdita dell’udito non è ancora sufficientemente affrontata. A livello globale, meno del 20% di coloro che potrebbero trarre beneficio dalle cure sono in condizione di farlo.
L’OMS stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica. Fondamentali la diagnosi precoce, i programmi educativi e le tecnologie assistive. Su questi argomenti al centro dell’evento organizzato da Udito Italia, hanno dibattuto gli esperti presenti.
I Tavoli di Lavoro si sono, invece, concentrati sui seguenti temi: udito e sicurezza stradale, impatto del benessere acustico ambientale sull’individuo, professioni sanitarie. E anche sull’importanza delle competenze della sanità pubblica nella cura dell’udito.
L’obiettivo dell’evento, intorno al quale Udito Italia ha chiamato a contribuire tutto il comparto uditivo, è l’elaborazione del Manifesto dell’Udito. Si tratta di un documento programmatico per affrontare i problemi della sordità.
Il ciclista Moser testimonial della Giornata
Testimonial d’eccezione della Giornata è stato Francesco Moser, il ciclista italiano più vincente di sempre. «Da ex atleta – ha detto Moser – affermo che è importante mantenere uno stile di vita sano, tra alimentazione corretta e attività sportiva. Altrettanto fondamentale è mantenere l’udito attivo e funzionale, per avere una vita sana ed efficiente ogni giorno, anche per chi non è più giovanissimo».
I numerosi partecipanti alla lunga maratona promossa con l’obiettivo di diffondere in Italia il messaggio dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno lanciato un appello. Con “È ora di cambiare mentalità: facciamo sì che le cure per l’udito diventino una realtà per tutti”, si cercherà di sensibilizzare i cittadini sul problema udito.