rifiuti di roma bidoni

E’ stato presentato in Campidoglio il nuovo Piano Gestione Rifiuti di Roma. Si tratta di una proposta che ha come scopo quello di “garantire alla Capitale l’autosufficienza nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e un ruolo di protagonista dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile“. La proposta di piano “si inserisce nel quadro delineato dal decreto governativo che ha nominato il Sindaco di Roma Commissario Straordinario per il problema rifiuti; ed è in linea con la strategia nazionale ed europea per l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile“. Così si legge in una nota di Roma Capitale.

Gli obiettivi da raggiungere, in base al piano di Roberto Gualtieri, sono:

  • ridurre la produzione di rifiuti e, in modo drastico, i conferimenti in discarica;
  • aumentare la differenziata e migliorare il sistema di raccolta;
  • incrementare il riciclo ed il recupero energetico;
  • realizzare un sistema impiantistico integrato per rendere autosufficiente il territorio;
  • abbattimento delle emissioni di gas serra.

Il Commissario Straordinario ai Rifiuti ha firmato immediatamente l’ordinanza di approvazione della proposta di Piano. Il 12 agosto ci sarà l’ordinanza commissariale di approvazione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e sarà avviata la consultazione pubblica per la presentazione delle osservazioni; tale procedura si concluderà il 30 settembre. Il 15 ottobre il Piano, completo di VAS, sarà approvato con ordinanza commissariale e contestualmente saranno pubblicate la manifestazioni d’interesse per la realizzazione del termovalorizzatore. Entro fine ottobre, da ultimo, sarà definito il piano industriale Ama.

Rifiuti di Roma: le infrastrutture previste dal Piano

Con il nuovo Piano di gestione rifiuti di Roma si prevede la realizzazione di nuove infrastrutture. Impianti che basano la loro attività sulle nuove tecnologie di settore.

I centri di raccolta dei rifiuti di Roma saranno 30 nei diversi municipi: in questo numero si contano sia quelli per i quali è prevista la riqualificazione, sia quelli di nuova realizzazione; l’investimento ammonta a 40 milioni di euro. di investimento). Ad essi si aggiungeranno un impianto per il trattamento e il recupero delle terre di spazzamento (5 milioni di investimento) e nuove stazioni di trasferenza/trasbordo e stoccaggio (10 milioni).

A Rocca Cencia e a Ponte Malnome, inoltre, saranno realizzati due impianti di selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata (carta, cartone e plastica), da 200mila tonnellate complessive; l’investimento totale sarà di 43 milioni di euro. A Cesano e a Casal Selce saranno invece costruiti due impianti per la digestione anaerobica della frazione organica (biometano per trasporti e compost per agricoltura), anch’essi da 200mila tonnellate complessive; l’investimento in questo caso è di 59 milioni di euro ciascuno. Le attività di progettazione sono affidate ad Ama: l’azienda municipalizzata di Roma, infatti, ha partecipato ai bandi PNRR per il finanziamento delle opere.

Ci sarà anche il termovalorizzatore. L’impianto di trattamento termico riceverà i rifiuti indifferenziati residui e gli scarti non riciclabili degli impianti di selezione e trattamento. La sua capacità sarà di 600mila tonnellate all’anno. La tecnologia sarà quella ad alta efficienza, per il recupero energetico e per la riduzione delle emissioni in atmosfera. L’investimento complessivo sarà di circa 700 milioni di euro, più altri 150 milioni circa per l’impianto di trattamento e riciclo degli scarti di lavorazione.

Obiettivo del Piano: meno rifiuti e più differenziata

Tra gli obiettivi più importanti c’è la riduzione dei rifiuti: si stima un abbattimento dell’8.3% in otto anni; il che vuol dire che si passerà da 1,69 milioni di tonnellate l’anno a 1,55 nel 2030, e poi a 1,52 tonnellate nel 2035. I rifiuti non riciclabili saranno ridotti di un terzo, “passando da 1 milione di tonnellate l’anno del 2019 a oltre 700mila tonnellate nel 2030, con riduzione ulteriore nel 2035 a circa 660mila“.

Di pari passo ci sarà l’aumento della raccolta differenziata: oggi Roma è al 45,2%. Si arriverà nel 2030 al 65% ed al 70% nel 2035. Importanti saranno anche il recupero dell’organico verso le biogas, nonché la gestione efficiente degli scarti degli impianti di selezione delle frazioni secche.

La conseguenza dell’aumento della differenziata e della minore produzione di rifiuti sarà la riduzione dei conferimenti in discarica. Si passerà “da 500mila tonnellate a 23mila nel 2030, fino a circa 24mila nel 2035. Risultati che consentiranno di andare oltre gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Roma Capitale, partendo dal 30% attuale, raggiungerà il 4,8% nel 2030 e il 3,2% nel 2035“.