rete infarto

La rete infarto di Latina rappresenta un’eccellenza italiana. Solo nel 2021 sono stati 60 i casi di infarto miocardico acuto (MIA) trattati con angioplastica primaria. Il 63,9% di essi entro i 90 minuti dall’accesso in ospedale. Parliamo degli nosocomi Santa Maria Goretti di Latina e del Dono Svizzero di Formia, entrambi parte della Asl di Latina.

La ‘rete dell’infarto’ della Asl di Latina – si legge in una nota – si fonda su una forte sinergia tra i mezzi di emergenza dell’ARES 118 e i reparti di UTIC/Emodinamica; al fine di ridurre i tempi dalla presa in carico del paziente all’inizio del trattamento di angioplastica.
La rete nel sud pontino è stata rinforzata, con l’estensione dell’attività h24 del reparto di Emodinamica di Formia, permettendo un incremento dei casi da 85 del 2020 ai 180 casi del 2021
“.

Rete infarto, dal 2012 filo diretto tra 118 e ospedali

La rete infarto della Asl di Latina ha visto la sua istituzione nel 2012. Da allora rappresenta un elevato collegamento tra soccorso di emergenza e servizio ospedaliero; la percentuale di assistiti con IMA va oltre il 77%.

Sin dall’attivazione – ha spiegato la Asl di Latina – tale rete si è avvalsa di un sistema di trasmissione diretta degli elettrocardiogrammi, eseguiti dal personale del 118 sul paziente a domicilio o sul mezzo di soccorso, e l’invio alla stazione ricevente della UOC di Emodinamica/UTIC dell’Ospedale S. Maria Goretti. E attraverso la medesima piattaforma contestualmente alla CO 118 di Latina; che funge da esclusivamente da back-up in caso di necessità, senza aggiungere alcun passaggio ulteriore e senza intervenire nella relazione diretta fra i mezzi e la UOC di Emodinamica dell’Ospedale S. Maria Goretti, in perfetta continuità con quanto avveniva in precedenza“.

Lazio, la polemica sulla riorganizzazione del servizio

La rete cardio nel Lazio ha consentito negli ultimi anni di salvare oltre 1.300 persone, raddoppiando di fatto il numero di coloro che sono stati sottoposti ad angioplastica primaria; e Latina è sempre stata su questo una eccellenza. Rispetto alla situazione attuale non c’è alcuna modifica operativa; tant’è che la determina a cui si fa riferimento è di giugno; e da allora ad oggi nulla è cambiato e non cambierà“.

E’ la risposta dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, alle polemiche che si sono sollevate nei giorni scorsi per la determina che riorganizza il servizio centralizzando alla sala operativa di Roma la scelta di dove inviare il paziente, in base alla capacità di risposta dei nodi della rete. Il senatore Claudio Fazzone e il consigliere regionale Giuseppe Simeone hanno chiesto, in proposito, l’intervento del ministro Orazio Schillaci.