realtà virtuale

Uno studio recentemente pubblicato pone l’attenzione sull’uso della realtà virtuale per migliorare i dolori del cancro. Le terapie farmacologiche possono essere infatti coadiuvate da terapie non farmacologiche che potrebbero contribuire ad alleviare il dolore. In questo senso la realtà virtuale potrebbe giocare un ruolo importante.

Cos’è la realtà virtuale e come può aiutare i pazienti oncologici

La realtà virtuale è una simulazione di una situazione reale. Utilizza visori o caschi e permette a chi li indossa di vivere una vera e propria esperienza interagendo con la simulazione. A volte la tecnlogia è così sofisticata da creare una situazione immersiva a 360°.

La percezione del dolore è estremamente soggettiva. Il sistema neuronale della coscienza dello stimolo doloroso può essere reso refrattario con farmaci (per esempio gli anestetici) o con interventi quali ipnosi, suggestione o distrazione) in modo che non se ne abbia percezione o comunque una percezione alterata. Le componenti funzionali del dolore sono tanto cognitive quanto emotive. Alterazioni emotive e cognitive possono quindi interferire sulla percezione del dolore.

Lo studio su realtà virtuale e cancro pubblicato su Cancer

Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Cancer ha dimostrato che una breve immersione in un ambiente di realtà virtuale potrebbe ridurre significativamente il dolore in pazienti oncologici ricoverati. Secondo gli autori una sessione di soli 10 minuti è stata sufficiente a ottenere l’effetto ed è stata “ben tollerata dai partecipanti, molti dei quali hanno espresso il desiderio di ripetere l’esperienza”.

“La realtà virtuale è una tecnologia in rapido sviluppo che immerge temporaneamente i soggetti in un ambiente calmo e piacevole, fornendo distrazione dal dolore e diminuendo la sensazione di dolore”. Questa tecnologia sembra influenzare la sensazione di dolore “riducendo il livello di attenzione agli stimoli dolorosi e sopprimendo così la trasmissione delle sensazioni dolorose alla corteccia cerebrale”.

L’esperimento: 10 minuti di realtà virtuale in ospedale

Lo studio ha coinvolto 128 pazienti di età compresa tra i 25 e gli 86 anni, ricoverati con dolori di intensità da moderata a grave, collegati al cancro o ai trattamenti. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo ha sperimentato una sessione di realtà virtuale con scenari di boschi o spiagge arricchiti dai suoni della natura. L’altro gruppo ha ricevuto una terapia di distrazione con immagini della natura su un tablet e musica di sottofondo.

Tutti i pazienti hanno riportato una diminuzione del dolore. Questa è però risultata considerevolmente maggiore con la realtà virtuale, e l’effetto che si è mantenuto anche dopo 24 ore.

I limiti dell’esperiemento condotto: ulteriori indagini

L’esperimento ha però dei limiti. Il campione di pazienti utilizzato è molto piccolo. I risultati inoltre sono basati sulle dichiarazioni soggettive dei pazienti e non sulla misurazione di parametri oggettivi. Sono perciò necessarie ulteriori indagini sull’efficacia di queste tecniche in campioni più grandi di pazienti e tra malati non ospedalizzati. In questo modo potrebbe essere possibile validare un “dosaggio” ottimale di tempo nell’ambiente virtuale. Comprendere inoltre l’efficacia dell’uso ripetuto nel tempo e il possibile impatto sulla gestione farmacologica del dolore.

Approfondisci su: Virtual reality for pain management in hospitalized patients with cancer: A randomized controlled trial. Cancer. 2024;1–9. Doi: 10.1002/cncr.35282.