Le punture di insetti sono frequenti in estate, in primavera e durante il mese di settembre. Nella maggior parte dei casi sono innocue, ma talvolta possono provocare reazioni gravi. Sapere come agire subito è fondamentale.
In questo articolo vediamo cosa fare in caso di puntura di calabroni, api e vespe e cosa fare per prevenire la puntura, secondo i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità.
Quanto sono comuni le punture di insetto?
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Api, vespe e calabroni fanno parte dell’estate tanto quanto sole e mare. Le loro punture possono essere dolorose, soprattutto quelle delle vespe, ma di solito non lasciano conseguenze. La pelle si gonfia, compare un piccolo pomfo e il fastidio sparisce in poche ore. In alcuni casi, però, i sintomi durano più giorni e la puntura può infettarsi o causare reazioni allergiche anche gravi.
Cosa succede al nostro corpo dopo una puntura?
Quando un insetto punge, rilascia sostanze tossiche che irritano la pelle. Questo provoca dolore, arrossamento e prurito. La reazione è di solito locale e limitata, ma in alcune persone il sistema immunitario risponde in maniera più forte. Si possono avere gonfiore esteso e dolore per diversi giorni. Nei casi più rari, si manifesta una reazione sistemica chiamata anafilassi, che può mettere a rischio la vita.
Quali sono i sintomi da non sottovalutare?
I campanelli d’allarme includono difficoltà a respirare, gonfiore a viso o gola, nausea, vomito, tachicardia, vertigini o perdita di coscienza. In presenza di questi sintomi occorre chiamare immediatamente il 118. Un intervento rapido infatti può salvare la vita.
Cosa consiglia l’Istituto Superiore di Sanità?
L’ISS raccomanda alcune semplici azioni. Prima di tutto rimuovere il pungiglione, se presente, con attenzione. In caso di zecca, estrarla intera torcendola con pinzette sottili. Sul mercato esistono pinzette apposite. Poi lavare la zona con acqua e sapone e applicare un impacco freddo per almeno dieci minuti. È importante non grattare l’area e non usare rimedi casalinghi come aceto o bicarbonato, che non hanno efficacia. Se il dolore persiste, è meglio chiedere al farmacista farmaci da banco come antistaminici, antidolorifici o creme cortisoniche.
Quando rivolgersi al medico?
Se dopo 2-3 giorni i sintomi non migliorano o peggiorano, è necessario consultare un medico. Lo stesso vale se l’area diventa molto gonfia, calda e dolente, oppure se compare pus. Una puntura vicino agli occhi, in bocca o alla gola richiede sempre attenzione medica, perché il gonfiore può diventare pericoloso. In caso di zecche si raccomanda di segnare con un pennarello indelebile un cerchio intorno all’area in modo da verificare se il rossore si allarga e recarsi al pronto soccorso in questo caso.
Come prevenire le punture?
Gli esperti consigliano di restare calmi quando ci si trova vicino a vespe o api. Non bisogna agitare le braccia o cercare di scacciarle. Indossare abiti lunghi, evitare di camminare scalzi e non usare profumi forti riduce il rischio. Attenzione anche ai luoghi in cui si serve cibo all’aperto o dove ci sono rifiuti e compost: sono aree molto frequentate dagli insetti.
Punture e bambini: cosa sapere?
I bambini sono più esposti perché giocano a piedi nudi e spesso non si accorgono degli insetti. Le punture di solito non sono più gravi che negli adulti, ma richiedono maggiore vigilanza.
Un gonfiore esteso o sintomi insoliti vanno controllati subito dal pediatra. Tenere a portata di mano ghiaccio istantaneo e una crema antistaminica può aiutare nei primi soccorsi.
Tabella di approfondimento: differenze tra reazioni lievi e gravi
Tipo di reazione | Sintomi principali | Durata media | Azione consigliata |
---|---|---|---|
Lieve | Pomfo rosso, prurito, dolore locale | Poche ore o giorni | Impacco freddo, detergere la zona, farmaci da banco se serve |
Moderata | Gonfiore esteso, arrossamento, dolore diffuso | 3-7 giorni | Consulto medico, terapia sintomatica |
Grave (anafilassi) | Difficoltà respiratorie, gonfiore al viso, vertigini, svenimento | Immediata | Chiamare il 118, uso di adrenalina se disponibile |
FAQ sulle punture di insetto
Le punture di vespe sono più pericolose di quelle delle api?
Non sempre. Le vespe possono pungere più volte, mentre l’ape lascia il pungiglione. Entrambe possono causare reazioni allergiche.
Quanto dura il gonfiore di una puntura?
In media da poche ore a due giorni. Nei casi più estesi può persistere fino a una settimana.
I rimedi casalinghi funzionano?
Aceto o bicarbonato non hanno effetti reali e possono irritare la pelle. Meglio seguire i consigli medici.
Cosa fare in caso di puntura in bocca?
È una situazione a rischio per il gonfiore delle vie aeree. Occorre recarsi subito in pronto soccorso.
Chi deve portare con sé l’adrenalina autoiniettabile?
Le persone con una storia di reazioni allergiche gravi dovrebbero avere sempre con sé un autoiniettore, da usare in caso di anafilassi.