La spesa farmaceutica in Italia raggiunge ogni anno l’astronomica cifra di oltre 30 miliardi di euro. Di questi, 8 miliardi finiscono tra i rifiuti insieme ai farmaci inutilizzati che vengono smaltiti spesso con modalità sbagliate. Ciò provoca non soltanto spreco di ingenti risorse economiche, ma anche un impatto assai negativo sull’ambiente e, di conseguenza, sulla salute di tutti.

Per questi motivi, il consigliere regionale calabrese Ferdinando Laghi ha presentata una proposta di legge contro lo spreco dei farmaci. Discussa in Commissione Sanità, la proposta punta al recupero, al reimpiego e alla donazione ai fini del riutilizzo di farmaci ad uso umano e veterinario. I vantaggi per sanità e ambiente sono indiscutibili.

«Spero – afferma Laghiche questa mia proposta possa diventare legge regionale. Anche in considerazione del fatto che la Regione Calabria ha una spesa pro capite per farmaci tra le più elevate a livello nazionale».

La spesa farmaceutica nazionale totale nel 2022

La spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) nel 2022 è stata pari a 34,1 miliardi di euro. In aumento del 6,0% rispetto al 2021. È quanto emerge dal Rapporto Nazionale “L’Uso dei Farmaci in Italia”, pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

La spesa pubblica, con un valore di 23,5 miliardi, ha rappresentato il 68,9% della spesa farmaceutica complessiva e il 17,9% della spesa sanitaria pubblica. Ed è in aumento rispetto al 2021 (+5,5%).

La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata di circa 15,0 miliardi di euro (253,6 euro pro capite). In crescita (+8,6%) rispetto all’anno precedente, parallelamente anche i consumi risultano in aumento (+5,7%).

Nel 2022, più di 6 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci. La crescita della spesa pro capite e dei consumi aumenta con l’avanzare dell’età.

Le prescrizioni per la popolazione pediatrica e anziana

Il 45,0% della popolazione pediatrica ha ricevuto nel 2022 almeno una prescrizione di farmaci (il 61,4% dei bambini nella fascia di età prescolare).

I farmaci più prescritti restano gli antimicrobici per uso sistemico e quelli per l’apparato respiratorio; per entrambe le categorie si registra un forte incremento nei consumi.

Nella popolazione anziana, la spesa media per utilizzatore è stata di 556 euro (601,5 negli uomini e 520,8 nelle donne). Quasi l’intera popolazione (98,4%) ha ricevuto nel corso dell’anno almeno una prescrizione farmacologica. Nel 2022, la spesa farmaceutica pro capite è stata pari a 419,37 euro, in aumento del 5,7% rispetto all’anno precedente.

I farmaci cardiovascolari hanno rappresentato la classe terapeutica a maggiore spesa (50,29 euro pro capite). I farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci del sangue e organi emopoietici sono stati quelli a maggiore spesa e consumo delle strutture pubbliche.

Risparmiare risorse economiche in sanità

«La mia proposta di legge sul riutilizzo dei farmaci ad uso umano e veterinario ha lo scopo di far risparmiare preziose risorse economiche in sanità». Lo afferma Ferdinando Laghi, capogruppo nel Consiglio Regionale calabrese per “De Magistris Presidente. «Ciò a vantaggio soprattutto delle fasce deboli della popolazione e anche dei pazienti affetti da patologie rare. Come ad esempio quelli con anemia mediterranea, per le quali con troppa frequenza i farmaci specifici sono di difficile reperimento».

Ma, secondo Laghi, i vantaggi non si fermano qui. «Il riutilizzo di farmaci destinati allo smaltimento è anche fondamentale come opera di prevenzione nei confronti dell’inquinamento ambientale. Questo, di per sé, rappresenta un rischio per la salute di tutti. Paradossalmente, sostanze create per curare, diventano, se mal utilizzate, pericolose proprio per quella salute che dovrebbero difendere».