premio alla carriera

Mi giunge lieto l’invito per il “Premio letterario internazionale Switzerland” in quel di mendrisio, dove sabato mi verrà consegnato il gradito premio alla carriera. Potrei dire che mi sembra ieri quando…

Premio alla carriera, gli inizi e poi la Gazzetta dello Sport

“Iniziai, nel 1960, nella postazione stampa dei XVII Giochi Olimpici all’Acquacetosa. Fui iniziato dal Vice di Marcello Garroni, Censo Bianculli, che ricordo sempre con stima e tantissima gratitudine. Il resto della storia ve lo racconterò in un’altra occasione, ma sono esemplificative le foto tra 1962/1966, quando ormai da quattro anni smanettavo contemporaneamente per La Gazzetta dello Sport, chiamato da Gualtiero Zanetti e in staff con Alfredo Berra, oltre che per Atletica con Alfonso Castelli, per SeleSport con Giuseppe Sabelli Fioretti, per l’Agenzia Italia con Pippo Molinari e i Servizi Sportivi del Giornale Radio RAI con Guglielmo Moretti e Italo Gagliano…”   

“Adesso altro giro, altra corsa”, i progetti per il futuro

Poi “Sport per cultura” e “Il sesto cerchio” li ho scritti negli anni novanta, quando avevo concluso il mio ciclo ventennale alla Fidal e stavo completando quello quarantennale con l’Aics. Altri tempi ragazzi. Adesso altro giro, altra corsa, dirigo 4 testate on line e mi occupo di transizione etica.

Presiedo il Comitato nazionale italiano fair play e collaboro con gli organismi internazionali. Con Efpm – European fair play movement, il 3 e 4 novembre saremo al Salone d’Onore del Coni, allo Stadio di Domiziano e alla Protomoteca in Campidoglio, in nome del fair play per la pace.

Ma anche per promuovere con i delegati di 42 paesi quel diritto alla gioia che s’identifica non a caso con l’Inno e l’ode di Beethoven e Schiller, adottati per l’Europa voluta da Spinelli e Schuman. In definitiva, anche io penso di avere dentro quel Peter Pan con cui ispirarmi e volare a soggetto.

«Gioia, bella scintilla divina,

figlia dell’Eliseo,

noi entriamo ebbri e frementi,

o celeste, nel tuo tempio.

Il tuo incanto rende unito

ciò che la moda rigidamente separò,

i mendichi diventano fratelli dei principi

dove la tua ala soave freme.

Coro

Abbracciatevi, moltitudini!

Questo bacio vada al mondo intero!

Fratelli, sopra il cielo stellato

deve abitare un padre affettuoso.» (Friedrich Schiller)