Secondo una ricerca resa nota dall’ sull’American Journal of Clinical Nutrition, una dieta ricca di proteine, nella mezza età, è connessa ad un migliore invecchiamento. I vantaggi sono sia per la salute fisica che per quella mentale. Risultati migliori se le proteine sono di origine vegetale.
Lo studio delle Università Tifts e Harvard
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I ricercatori hanno utilizzato un campione dal Nurses’ Health Study. Quest’ultimo è un database contenente dati su migliaia di operatrici sanitarie. Sono state selezionate 3.721 partecipanti aventi un’età media di circa 48 anni. Il consumo medio totale di proteine delle partecipanti, come percentuale di energia, era del 18,3%. Di poco sopra la media statunitense del del 16,0% statunitense.
Consumo di proteine e salute
Per invecchiamento sano si intende l’assenza di malattie croniche gravi come cancro, diabete, malattie cardiache, neurodegenerative e cognitive.
Dai risultati, un maggior consumo di proteine è associato a minori patologie dopo i 70 anni rispetto a chi si nutre di carboidrati e bevande zuccherate.
Del resto è già noto che un consumo eccessivo di carboidrati, specie se raffinati ed ad alto indice glicemico, è spesso associato ad un aumento di colesterolo, obesità e patologie insuliniche.
Inoltre con l’aumentare dell’età, il corpo subisce mutazioni che possono determinare cambiamenti nella sintesi proteica.
Tuttavia è importante comunque mantenere l’equilibrio di una dieta varia, considerato anche che l’alimentazione statunitense è a rischio di essere spesso associata al cosiddetto “junk food”. Quest’ultimo si caratterizza per il basso valore nutrizionale e l’elevato contenuto di grassi e zuccheri come preparazioni industriali o della ristorazione di massa.
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