piano vaccinale

Il Piano vaccinale 2023-2025 è pronto ed ha ottenuto il via libera in Conferenza Stato Regioni. Tra le finalità da raggiungere nel triennio, ci sono azioni concrete e strategie che puntano ad incrementare le coperture vaccinali, soprattutto nei soggetti ad alto rischio di patologia. Governance, Reti e percorsi di prevenzione vaccinale ne escono rafforzati, ma pur sempre con un approccio centrato sulle esigenze del cittadino. Questo è quanto afferma il Ministero della Salute nella presentazione del documento.

Con il nuovo Piano vaccinale 2023-2025 vogliamo superare le disomogeneità e promuovere una diffusa capillarità dei punti vaccinali e una maggiore proattività per raggiungere gruppi di popolazione ad alto rischio o difficilmente raggiungibili” – ha spiegato il ministro della salute, Orazio Schillaci.

Si tratta inoltre di un Piano più flessibile e aperto all’innovazione: il Calendario vaccinale, sganciato dal Piano, potrà essere aggiornato più facilmente sulla base delle evidenze disponibili. In questo modo sarà possibile introdurre e valutare eventuali innovazioni in tempi più rapidi“.

Piano vaccinale 2023-2025, si punta a omogeneità tra Regioni

Tra le principali novità, l’armonizzazione delle strategie vaccinali. Si punta infatti a superare le differenze tra le Regioni italiane nell’offerta vaccinale. L’obiettivo è garantire una maggiore equità con standard più elevati.

La promozione delle vaccinazioni avverrà , come sempre, sotto il coordinamento dei dipartimenti di prevenzione e dei centri vaccinali territoriali; e la vaccinazione attraverso reti professionali di medici di medicina generale e specialisti. La presa in carico vaccinale dei pazienti cronici e/o fragili sarà da parte dei centri specialistici che li hanno in cura per la malattia di base.

La predisposizione del Calendario vaccinale, inoltre, avverà come documento distinto; quindi sarà più facilmente aggiornabile in base ai futuri scenari epidemiologici, alle evidenze scientifiche e alle innovazioni in campo biomedico.

Influenza stagionale, da ottobre si parte con i vaccini

inquinamento dell'aria tosse

Dai primi di ottobre si parte invece con la campagna di vaccinazione annuale contro l’influenza stagionale. Si anticipa leggermente rispetto agli altri anni, “in considerazione della situazione epidemiologica relativa alla circolazione dei virus respiratori nella stagione 2022-2023” – ha spiegato il Ministero della Salute.

La Circolare emanata lo scorso aprile, infatti, raccomanda ai centri vaccinali territoriali di anticipare la conduzione delle campagne per l’antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre; nonché di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.