Sanità pubblica allo sbando. Oltre agli annosi problemi che affliggono il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), nelle ultime settimane se ne è delineato un altro. In diverse città, infatti, mancano i sostituti dei medici di famiglia che sono andati in ferie.
La situazione è, così, divenuta insostenibile: gli studi medici sono stracolmi per la recrudescenza dei virus, anche del Covid, ma i medici non ci sono.
Sostituzioni estive, un problema per i medici di famiglia
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Le sostituzioni estive rappresentano un grande problema per i medici di famiglia. Essi «devono organizzarsi autonomamente nella ricerca di un collega che possa rimpiazzarli, sostenendo peraltro anche le spese». Così Cristina Patrizi, segretario dell’Ordine dei Medici di Roma (OMCEO) e segretario regionale del Sindacato Medici Italiani (Smi) Lazio, in una intervista rilasciata all’agenzia Dire. «Il riposo psicofisico previsto dal contratto, infatti, è completamente a carico del medico che deve reperire e pagare il sostituto. E nella generale carenza di medici questa situazione diventa ancora più insostenibile. I sostituti, generalmente colleghi più giovani o a volte già in pensione, in questi casi possono sostituire per brevi periodi. Spesso non si trovano e capita, purtroppo in numerose circostanze, che gli stessi colleghi diano forfait all’ultimo minuto».
Medici di famiglia tra condizione di stress e costi
Il problema non sono soltanto le sostituzioni estive per i medici.
Infatti, «pensiamo anche a chi ha una gravidanza – prosegue Patrizi – una malattia, un impegno improvviso oppure un lutto. Questo crea una condizione di stress enorme ai medici di famiglia, costantemente contattati anche quando sono in ferie oppure alle prese con impegni familiari. Non solo: i costi sono “lievitati” – spiega il segretario OMCEO Roma – perché “ormai c’è un’abitudine del mercato del sistema pubblico a ‘gettone’. E questo pesa ulteriormente sulle tasche del medico di famiglia».
Oggi, peraltro, la situazione è bene diversa dal passato, quando d’estate il carico di lavoro diminuiva.
«Un tempo – continua Patrizi – le persone andavano in ferie un mese, oggi invece gli studi e le farmacie sono stracolme anche in estate. Senza contare che nel Lazio stiamo assistendo ad una recrudescenza di forme influenzali e virali, anche di Covid».
Appello ai cittadini perché comprendano le difficoltà
Ma cosa auspica la categoria?
«Speriamo – sottolinea il segretario – che il futuro sistema organizzativo delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) possa consentire realmente di risolvere questo problema. E che le aziende possano avere liste di medici sostituti aggiornata costantemente. Fa veramente male tornare ogni anno in estate a leggere sui giornali titoli come ‘Medici di famiglia in ferie e studi chiusi’. Dichiarazioni, queste che confliggono con la grave realtà della situazione. È una grande fake che speriamo non ritrovare più sui giornali».
Patrizi lancia, infine, un appello rivolgendosi «ai cittadini, affinché comprendano le difficoltà. Quindi se ci sono aggiustamenti sugli orari oppure sui giorni di visita è bene venire incontro ai medici di famiglia o ai loro sostituti. Facciamo poi un appello ai sistemi regionali, perché si facciano carico delle future forme organizzative che siano in grado di dare risposte non gravose per nessuno. Serve un maggiore senso civico di collaborazione».