La natura è tutto ciò che ci circonda, nell’universo, che deve coinvolgere anche l’aspetto umano. L’uomo e la natura in simbiosi, anche emozionale, contro ogni barriera e ogni steccato. Il concetto di natura ci riporta al nostro essere primordiale, e alla tutela della vita e della salute. Il termine si riferisce all’Universo considerato nella totalità dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano, da quelli del mondo fisico a quelli della vita in generale.
La natura comprende diverse dimensioni della realtà: Terra, vita, piante, animali ed ecosistemi. Gli elementi naturali sono tanti quanto la complessità dell’intero Universo: tra questi vi sono fenomeni e forze che ancora non conosciamo.
Cosa si intende con il termine “natura”
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Il termine deriva dal latino natura, che significa letteralmente “ciò che sta per nascere” e che a sua volta deriva dalla traduzione latina della parola greca physis (φύσις).
Dalle prime applicazioni della parola φύσις da parte dei filosofi, il concetto originale di natura si è esteso arrivando ad indicare una totalità che va a comprendere anche l’universo fisico. Questa concezione è entrata sempre più nell’uso corrente ed è stata rafforzata dall’avvento del moderno metodo scientifico negli ultimi secoli.
Il termine “natura” si riferisce alla sfera generale delle piante e degli animali ma anche ai processi e alle forze che riguardano l’intero Universo. Rientrano nella concezione di natura anche i cambiamenti spontanei come i fenomeni meteorologici o geologici della Terra, così come la materia e l’energia di cui tutte queste realtà sono composte.
La contrapposizione tra natura e cultura
Il termine naturale si contrappone a quello di artificiale, dove con quest’ultimo si intende tutto ciò che è creato dall’uomo. Questa distinzione è alla base della contrapposizione tra natura e cultura. La cultura, infatti, è data da tutto ciò di materiale e immateriale che è prodotto da un popolo.
L’epoca moderna e quella post-moderna, contraddistinte dallo sviluppo della scienza e della tecnologia, sono segnate dalla contrapposizione ideologica tra uomo e natura. La conoscenza, prodotto della cultura, appare spesso come uno strumento di dominio sulla natura piuttosto che come un mezzo per vivere in armonia con essa.
Lo stretto legame tra natura e ambiente
Il mondo naturale, dunque, si differenzia da qualsiasi manufatto umano. Questa concezione appare chiara se si chiama in causa il concetto di ambiente.
Il concetto di natura si lega profondamente a quello di ambiente. Quando si parla di ambiente si fa riferimento a deserti, fauna selvatica, rocce, boschi, spiagge, mari e oceani, e in generale a tutte quelle cose che non sono state sostanzialmente modificate dall’intervento umano.
Il pianeta Terra: la culla della Vita
La Terra è il luogo originario degli esseri umani: ospita la vita come da noi concepita e conosciuta. Sulla sua superficie si trova l’acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido e gassoso). L’atmosfera, composta prevalentemente da azoto e ossigeno, assieme al campo magnetico che avvolge il pianeta, protegge la Terra dai raggi cosmici e dalle radiazioni solari.
La sua formazione risale a circa 4,54 miliardi di anni fa. Il primo uomo fece la sua comparsa sul pianeta circa 2 milioni di anni fa, a seguito di 5 estinzioni di massa e miliardi di anni di storia della Terra.
Il pianeta Terra è l’unico del sistema solare adatto a sostenere la vita come intesa dagli esseri umani ed è il luogo nel quale vivono tutte le specie viventi conosciute; ospita milioni di forme di vita, animali e piante, che insieme costituiscono la biodiversità.
Flora: cosa sapere sulle specie vegetali
La flora comprende tutte le specie vegetali presenti in un determinato habitat.
Lo studio della flora è un settore della botanica, denominato floristica. Lo stesso è preliminare e complementare allo studio della vegetazione, chiamato geobotanica, che descrive i popolamenti vegetali presenti in una determinata località e condizione ambientale ed ecologica.
Gli studi di floristica elencano le specie vegetali presenti in un’area geografica definita e le descrivono per consentirne il riconoscimento – o “determinazione” –. Uno strumento utilizzato per descrivere il legame tra flora e territorio è il cosiddetto atlante geologico. Quest’ultimo documenta la presenza di ogni specie in ciascun punto del territorio, che viene suddiviso in un reticolo a maglie regolari. Un altro strumento fondamentale per la floristica è l’erbario, ovvero la raccolta di esemplari vegetali essiccati e compressi, opportunatamente catalogati e conservati.
Fauna: le specie animali che popolano la Terra
Il termine fauna indica l’insieme delle specie animali, vertebrati e invertebrati, che vivono in un dato territorio o in un particolare ambiente, in un preciso periodo storico o geologico.
La fauna di un territorio è dinamica; muta col trascorrere del tempo a seguito dei processi di estinzione, evoluzione, speciazione e sostituzione, determinati da fattori naturali e sempre più dall’uomo.
Per essere parte della fauna una specie deve essere integrata nell’ecosistema che la ospita. Una specie animale, dunque, deve essere in grado di mantenersi autonomamente, inserirsi in una catena alimentare e all’interno dei flussi che regolano gli equilibri di quell’ecosistema. Alla luce di ciò, fanno parte della fauna soltanto le specie stanziali o di transito abituale, ovvero gli animali migratori che ritornano in un determinato luogo più o meno regolarmente.
Specie vegetali e animali in Italia
La natura in Italia è una delle più ricche di biodiversità d’Europa. La varietà di climi che vanno dal continentale al mediterraneo e la presenza di colline e catene montuose favoriscono la creazione di nicchie ecologiche. Queste ultime rendono possibile la formazione di specie endemiche, ovvero che vivono esclusivamente in una porzione di territorio.
L’Italia, però, è anche uno dei paesi in cui l’influenza dell’uomo sulla natura è evidente. Gran parte del territorio, infatti, è stato completamente trasformato. L’uomo ha bonificato le enormi paludi costiere, ha sfruttato gli alberi di alto fusto per ricavarne legna e carbone, ha coltivato, creato terrazzamenti e intaccato la proliferazione dei boschi. L’intervento dell’uomo ha influenzato anche lo sviluppo della fauna, soprattutto prelevando delle specie animali dal loro territorio originario per inserirle in uno differente.
Le aree naturali della penisola ancora integre e dove la natura resta incontaminata, dunque, sono pochissime.
La tutela della natura: una priorità globale
Sin da tempi protostorici l’uomo è intervenuto sul paesaggio naturale, attraverso disboscamenti e introducendo colture e animali di importazione, recando un grave danno alla flora e alla fauna locali.
L’allevamento intensivo ha contribuito alla desertificazione così come la canalizzazione, la bonifica e i sistemi di irrigazione hanno favorito la deforestazione di quasi tutte le pianure europee.
La capacità dell’uomo di modificare il paesaggio naturale è cresciuta di pari passo con lo sviluppo tecnologico. L’aumento della popolazione e l’urbanizzazione hanno impattato sull’ambiente ambiente in maniera pesante.
Lo sfruttamento eccessivo del suolo, il problema dello smaltimento dei rifiuti, l’inquinamento e la deforestazione sono tutti temi che si legano al riscaldamento globale e che rendono la tutela della natura una materia sempre più urgente e di vitale importanza.
La salvaguardia della natura è fondamentale per la Vita
La salvaguardia della natura è un tema ormai centrale dell’agenda politica globale. La tutela dell’ambiente e del suo equilibrio è fondamentale per garantire la vita stessa sulla Terra. L’uomo, infatti, per quanto slegato dagli ambienti fisici in cui vive, fa parte anch’egli dell’ambiente e la sua sopravvivenza è strettamente legata alla sopravvivenza del pianeta stesso.
Il riscaldamento globale, se non arginato, mette a repentaglio la vita dell’uomo e di altri animali e piante sulla Terra. Inoltre, le risorse naturali, sfruttate dall’uomo come se fossero inesauribili, sono ufficialmente a rischio.
Sono sempre più evidenti i legami tra ambiente e salute. Un esempio è dato dall’aumento di malattie causate e/o aggravate dall’inquinamento. La salute dell’uomo, quindi, è minacciata dai danni arrecati dallo stesso all’ambiente e la tutela della salute non può prescindere dalla protezione della natura.
Provvedimenti per tutelare l’ambiente
La crescita di consapevolezza circa l’importanza di tutelare la natura ha portato alla nascita di numerose organizzazioni internazionali come l’IUCN, il WWF, l’UNESCO, l’UNEP, che si prodigano per salvaguardare l’ambiente.
Il tema è diventato sempre più rilevante nelle agende politiche globali, come dimostrato dalla partecipazione degli Stati a conferenze internazionali allo scopo di dare il via ad uno sviluppo sostenibile. L’Agenda 2030 dell’ONU vede gli stati membri impegnarsi al fine di migliorare le condizioni di vita sul globo entro il 2030.
Gli obiettivi di salvaguardia ambientale, dunque, si legano a quelli di uno sviluppo sostenibile. Entrambi necessitano di una serie di politiche per garantire un’equità di risorse economiche e sociali a tutti gli esseri umani, in grado di garantire la vita e la salute sulla Terra.
La Direttiva “Habitat” e Rete Natura 2000
Rete Natura 2000 è uno strumento creato dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
Natura 2000 è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, definita “Habitat”. Lo scopo del progetto è quello di garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna identificati come prioritari dagli Stati membri dell’Unione europea. La rete è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri e designati come Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
L’UE punta a preservare la biodiversità tenendo in considerazione le esigenze economiche, sociali e culturali regionali in una logica di sviluppo sostenibile. La novità di Rete Natura 2000 consiste, infatti, nel creare dei veri e propri corridoi ecologici tra aree protette ma anche nella scelta di proteggere habitat in cui sono presenti attività antropiche. Tra questi i coltivi tradizionali, che costituiscono un habitat importante per alcune specie floristiche e faunistiche.
La tutela della natura nella Costituzione italiana
L’8 febbraio 2022 è considerata una giornata storica per la tutela dell’ambiente nel nostro Paese: la Camera ha approvato la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione, inserendo tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Come riportato nell’art. 9 della Costituzione “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Salvaguardia dell’ambiente e diritto alla salute
Diritto alla Salute, l’Osservatorio Vittime del dovere è quell’associazione di promozione sociale che tutela prima di tutto la salute e l’ambiente. Il concetto di dovere è inteso nel senso più ampio, che richiama l’altra medaglia, quella del diritto.
Diritti e doveri sono quindi inscindibili. Il caso classico è il lavoro, diritto e allo stesso tempo dovere. Così nell’art. 4 della nostra Costituzione. In particolare, il nostro Ordinamento tutela il lavoro, e con esso la possibilità di affrancarsi dalla povertà, e per la pari dignità sociale. Così nell’art. 3 della Costituzione, e allo stesso tempo il rispetto della dignità e della libertà, secondo criteri di utilità sociale che deve ispirare l’attività imprenditoriale (art. 41 Cost.).
Ora questa norma è integrata, con il richiamo alla tutela dell’ambiente, perchè troppe volte si è affermato un falso dilemma di morire di fame, o morire di lavoro. Troppe volte si sono stuprati interi territori, ne è un classico esempio l’ILVA di Taranto, che ha costituito una fonte di inquinamento per l’intero territorio. In realtà, come ci insegna l’Osservatorio Nazionale Amianto, e tutte le pubblicazione del suo Presidente, Avv. Ezio Bonanni, è necessaria la prevenzione primaria. Quindi evitare di inquinare i territori, e così salvaguardare la natura per tutelare la salute.
Natura e amianto: metafora della tutela dell’ambiente
L’amianto, il terribile cancerogeno del terzo millennio, continua ad uccidere in Italia e nel mondo. Per questi motivi, recentemente, l’Unione Europea si è destata dal suo letargo, e si è accorta che la questione delle soglie deve essere attenzionata. Nel nostro Ordinamento, pur avendo recepito il “limite di soglia“, in realtà è vietata ogni forma di esposizione ad amianto, come a tutti i cancerogeni (Cassazione, IV sezione penale, 38991/2010).
Così per quanto riguarda l’amianto, anche per i periodi antecedenti l’entrata in vigore della L. 257/1992 (Cassazione, IV sezione penale, 49215/2012). Per cui, questi precetti, che si ricavano anche dall’art. 2087 c.c., debbono essere applicati. Questo nei luoghi di lavoro.
Ora, con la modifica della nostra Costituzione, al precetto di tutela della libertà, della sicurezza e della dignità umana, all’art. 41 si aggiunge la tutela dell’ambiente. Si tratta della formalizzazione di quella che fu una intuizione dell’Avv. Ezio Bonanni, già nei primi anni 2000.
L’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto prosegue anche nella tutela legale della natura, con azione preventiva, al fine di evitare i disastri ambientali. Il disastro ambientale, non è soltanto il reato di cui all’art. 434 c.p., e non è rilevante soltanto la legge sugli ecoreati (68/2015), ma anche una diversa cultura. Quella del rispetto della natura, prima che il disastro si realizzi.
Religione della natura e il messaggio di Papa Francesco
Papa Francesco ha avuto la capacità di rompere gli steccati e affermare l’ecumenismo dell’essere umano. E’ importante ritrovare non solo la cultura giudaico-cristiana, ma anche quella di tutte le altre religioni, in favore dell’uomo. Nel corso del recente evento di “Premio eccellenza italiana“, del 14.10.2022, l’Avv. Ezio Bonanni, nel corso della tavola rotonda, ha richiamato il valore della storia. Il recupero del nostro umanesimo, per trasformarlo in umanesimo dell’economia e umanesimo dei rapporti istituzionali e internazionali.
“Transizione ecologica ma anche etica e morale, sostenibilità sociale, estesa a tutti i continenti e a tutti gli esseri umani. E’ inaccettabile che 850 milioni di esseri umani patiscano la fame, e si spendano soldi per le armi. Occorre quindi dar vita ad un nuovo umanesimo della politica e delle istituzioni e dell’economia“. Così l’Avv. Ezio Bonanni, nel corso del suo intervento, cui ha partecipato anche il Principe Giovannelli Guglielmo Marconi, che ha condiviso questo pensiero.
Natura e tutela legale: prevenzione primaria e risarcimento
Con questo giornale, l’Osservatorio Vittime del Dovere intende svolgere la sua finalità di tutela preventiva. Infatti, proprio la prevenzione primaria è fondamentale per evitare i danni alla salute, e quindi che ci siano delle vittime. La vicenda Eternit ha dimostrato che la lavorazione dell’amianto può creare danni alla natura. Contaminare le falde acquifere, la terra e l’aria di amianto può determinare quel disastro ambientale e quindi l’epidemia di malattie asbesto correlate, come si è verificato a Casale Monferrato.
Proprio quest’ultima città del Piemonte si caratterizza per il fatto che continuano a morire tutti coloro che hanno abitato nella città, dopo che sono venuti a mancare i dipendenti. Per questo motivo c’era stata la condanna del magnate Stephan Schmidheiny.
Poi la Cassazione ha dichiarato la prescrizione del reato, il che vuol dire che il reato ci fu. Quindi serve a poco l’azione penale, per tutelare le vittime. È necessario tutelare la natura e l’ambiente, intervenire prima del disastro.
Quest’ultimo è un danno collettivo alla salute, che riguarda l’intera comunità. Non solo Casale Monferrato, e non solo amianto. L’ILVA, già prima citata, ne è un classico esempio.
Natura e lo sportello per l’assistenza legale
La tutela della salute infatti non può prescindere dalla salvaguardia della natura e dell’ambiente.L’Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) e l’Osservatorio Vittime del Dovere si impegnano da anni a fornire corretta informazione e assistenza medica e legale a chi si è ammalato a causa di sostanze cancerogene. Per saperne di più o fare richiesta per una consulenza gratuita è possibile compilare il form oppure contattare il numero verde 800 034 294.