murales

Murales ecosostenibili sui palazzi di Roma e Napoli; ma anche sui muri di Milano, Parma, Brescia e a Trento, e persino in Romania e in Messico. La street art si mobilita per smuovere le coscienze contro l’inquinamento atmosferico. E lo fa con un’azione che non è solo dimostrativa, ma che ha anche un risvolto pratico.

Per la realizzazione dei murales infatti si usa vernice ecosostenibile 100% Made in Italy. Composta da polvere e acqua con biossido di titanio, è in grado di svolgere una funzione purificatrice dell’aria. Come funziona? Il prodotto si attiva con la luce (naturale o artificiale) ed elimina le particelle dannose dei gas di scarico delle automobili (ossidi di azoto e zolfo, benzene e monossido di carbonio); tali particelle vengono trasformate in molecole di sale; la vernice è in grado di attirare ed eliminare anche muffe, batteri e virus.

Eco murales in Italia: street art e B-Corp in prima linea

Gli street artist italiani scendono dunque in campo per l’ambiente e per la salute. Vernice alla mano, a Napoli nei giorni scorsi è stato realizzato il più grande murales del Sud Italia. A Roma già da alcuni anni c’è il più grande d’Europa: l’ormai celebre “Hunting Pollution” di Federico Massa, alias Iena Cruz, realizzato in collaborazione con l’associazione no profit Yourban2030.

In azione a Napoli lo street artist Zed1 (il fiorentino Marco Burresi) insieme agli artisti Luca Zeus40 e Giovanni Anastasia. Il murales è stato realizzato sulla facciata della scuola media Silio Italico nel quartiere di Fuorigrotta. La produzione è della piattaforma internazionale di arte indipendente PalomArt per la campagna “Unlock the Change” delle B-Corp italiane. Queste ultime rappresentano un movimento di aziende che hanno in comune la volontà di creare un impatto positivo ed innovativo sulle politiche ambientali e di genere, facendo economia sostenibile. L’Italia è stato uno dei primi Paesi al mondo, dopo gli Usa, ad istituire una forma giuridica ad hoc. Si tratta delle Società Benefit (gennaio 2016) che oltre all’attività d’impresa e al profitto, perseguono una o più finalità benefiche per la comunità. In Italia ce ne sono circa 200.

Salute e ambiente: il ruolo della qualità dell’aria

L’ambiente ha un ruolo importantissimo per la salute. Secondo i dati della EEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) in Europa circa 400mila persone muoiono prematuramente ogni anno per la scarsa qualità dell’aria; la causa sono i livelli di inquinamento oltre i limiti. Inoltre “l’esposizione all’inquinamento atmosferico è associata a malattie cardiovascolari e respiratorie: è noto che entrambe le patologie aumentano la sensibilità al COVID-19 e ne influenzano la prognosi in maniera negativa”. Per L’OMS sono circa 2 milioni all’anno le morti premature a livello globale per l’inquinamento dell’aria.

Riporta invece l’ISS (Istituto superiore di sanità): “In molte città, i livelli medi annuali di PM10 (che deriva principalmente dalla combustione di materiali fossili e altri tipi di carburanti) eccedono di 70 microgrammi per metro cubo. Riducendo il particolato da 70 a 20 microgrammi per metro cubo, come stabilito nelle nuove Linee guida, si potrebbe appunto arrivare a una riduzione della mortalità del 15%. Riducendo i livelli di inquinamento, si registrerebbe una diminuzione dell’incidenza delle malattie dovute a infezioni respiratorie, delle malattie cardiache e dei tumori al polmone. Inoltre, azioni volte alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico contribuirebbero a un calo nelle emissioni di gas che influiscono sui cambiamenti climatici, fornendo così altri benefici sulla salute”.