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Mundialido, il campionato di calcio che mette a confronto le selezioni delle comunità di origine straniera in Italia, sarà presentato domani, mercoledì 18 maggio, alle 10.30, nel Salone d’Onore del Coni. Saranno presenti, insieme alle varie autorità sportive, le rappresentanze delle 24 squadre partecipanti a questa edizione. Il campionato partirà il 29 maggio, con la gara inaugurale alle 18.

Campionato Mundialido, la finale fissata il 29 giugno

Le semifinali saranno in programma domenica 26 giugno, mentre la finalissima il 29 giugno. In totale si giocheranno 51 partite. Ben 24 le realtà che scenderanno in campo, il continente più numeroso è ancora quello africano con 10 squadre, 7 dal Sudamerica, 5 dall’Europa, 1 dall’Asia, 1 Resto del Mondo.

Il Club Italia di Eugenio Marchina, società organizzatrice della rassegna calcistica, si avvarrà del Patrocinio del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e quest’anno della collaborazione di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane.

Il campionato di calcio nasce nel 1999

Il campionato di calcio che si svolge a Roma con atleti stranieri del Lazio è un progetto nato nel 1999. Questa è quindi la già la sua 24esima edizione. Grazie allo sport più seguito al mondo riesce a far avvicinare le diverse comunità di migranti sul territorio.

L’obiettivo è proprio quello di favorire valori e comportamenti comuni, garantendo agli stranieri pari opportunità e la possibilità di partecipare alla vita sociale.

Gli incontri del Mundialido 2022 si disputeranno a partire dal 29 maggio presso il centro sportivo La Rustica, Stadio R. Fiorentini. Per oltre un mese, le Nazioni partecipanti, suddivise in gironi eliminatori, si affronteranno tra loro per contendersi la successiva qualificazione.

Una festa multicolore

La fase finale costituisce un momento di rara intensità agonistica che vede gli atleti coinvolti scendere in campo emozionati ed orgogliosi, con la speranza di vedere inciso il nome del proprio Paese nel prestigioso albo d’oro del Mundialido. “Sempre considerevole e numeroso – dicono gli organizzatori – quanto fragoroso e folkloristico, l’intervento dei tanti spettatori e supporters, il cui contributo rende degna cornice ad un appuntamento dai contenuti senza eguali”.

Lo sorso anno due squadre africane sono arrivate in finale. Il Marocco si è aggiudicato il 23esimo titolo battendo il Perù che ha regalato, però, una performance di alto livello.