La miopia è una condizione visiva che causa una messa a fuoco errata della luce sulla retina. Con l’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi e l’urbanizzazione crescente, il numero di persone affette da questa condizione continua a crescere e il fenomeno colpisce in particolare i bambini. Nel 2010, Taiwan ha introdotto il programma “Tian-Tian 120”, che incoraggia almeno due ore di attività all’aperto al giorno

Conosciamo la miopia

La miopia è in costante aumento tra la popolazione mondiale

Attualmente, si stima che circa 2,6 miliardi di persone nel mondo siano affette da miopia. Questo numero è destinato a crescere, con proiezioni che indicano che entro il 2050 metà della popolazione mondiale potrebbe essere miope. 

La condizione, si verifica quando il bulbo oculare è troppo lungo o la cornea è troppo curva. Questo causa una messa a fuoco errata della luce sulla retina.

Di conseguenza, si ha una visione chiara degli oggetti vicini, ma sfocata di quelli lontani. Le cause principali includono:

Genetica: tende a essere ereditaria. Se uno o entrambi i genitori sono miopi, c’è una maggiore probabilità che i figli sviluppino la stessa condizione;

Ambiente: abitudini visive come la lettura prolungata, l’uso di computer e smartphone, e la mancanza di esposizione alla luce naturale possono contribuire allo sviluppo della miopia;

Educazione e urbanizzazione: alcuni studi hanno dimostrato che i bambini che vivono in aree urbane e che sono impegnati in attività scolastiche intense hanno un rischio maggiore di sviluppare miopia rispetto a quelli che vivono in aree rurali.

Sintomi e diagnosi

Questo difetto visivo può insorgere a qualsiasi età, ma spesso si sviluppa durante l’infanzia e l’adolescenza. I primi sintomi di solito compaiono tra i 6 e i 14 anni, con una progressione che può continuare fino ai 20 anni. In alcuni casi, può peggiorare anche in età adulta. I sintomi principali includono: visione sfocata degli oggetti lontani, necessità di strizzare gli occhi per vedere chiaramente, mal di testa dovuti allo sforzo visivo, affaticamento oculare, soprattutto dopo aver letto o usato dispositivi elettronici per lunghi periodi.

Quanto alla diagnosi, essa avviene attraverso un esame oculistico completo, che include:

Test della vista: utilizzo di una tabella di Snellen per misurare l’acuità visiva;

Esame della refrazione: misurazione precisa per determinare la necessità di lenti correttive;

Esame del fondo oculare per assicurarsi che non ci siano altre condizioni associate.

Anche se gli occhiali correttivi possono risolvere questo problema e permettere ai bambini di vedere meglio da lontano, una miopia grave può portare a complicazioni serie, come il distacco della retina, la degenerazione maculare, il glaucoma e persino la cecità permanente. Ma qual è il nesso con la pandemia?

Prevalenza della miopia e il nesso con la pandemia COVID-19

La pandemia di COVID-19 non ha solo cambiato il modo in cui i bambini imparano e vedono il mondo, ma ha anche trasformato la forma dei loro occhi.

Durante il lockdown, le aule reali e i parchi giochi sono stati sostituiti da riunioni virtuali e dispositivi digitali. Questo ha fatto sì che i bambini trascorressero molto più tempo a focalizzarsi su oggetti vicini, riducendo drasticamente il tempo all’aperto. Di conseguenza, i loro bulbi oculari si sono allungati, un adattamento per facilitare la visione ravvicinata.

A documentario, numerosi studi, condotti in diverse regioni del mondo, dall’Europa all’Asia. Un’analisi effettuata a Hong Kong ha riportato ad esempio un quasi raddoppio dei casi di bulbi oculari allungati patologicamente tra i bambini di sei anni rispetto ai livelli pre-pandemia.

L’Asia orientale presenta tassi particolarmente elevati, con Paesi come Singapore, Cina e Corea del Sud che riportano prevalenze superiori al 80% tra i giovani adulti. 

E se i tassi di miopia erano già in aumento prima della pandemia, Neelam Pawar, un oftalmologo pediatrico dell’Aravind Eye Hospital in India, prevede un incremento ancora maggiore.

Ma esiste un modo per fermare questa “epidemia”?

La luce naturale come scudo per la miopia

Studi randomizzati condotti in Asia orientale hanno dimostrato che un’ora extra di attività all’aperto al giorno può ridurre significativamente l’incidenza della miopia. La luce naturale sembra infatti avere un effetto protettivo sulla vista. Aiuta a mantenere l’occhio sano e a riduce la necessità di correzioni visive. 

All’aperto, il paesaggio visivo è ricco e variegato, con elementi visti a grandi distanze che si fondono in un’immagine uniforme. Questa uniformità segnala all’occhio di smettere di crescere. A sostenerlo, Ian Flitcroft, oftalmologo pediatrico del Centre for Eye Research Ireland, secondo cui, un segnale di stop efficace si verifica quando tutta la retina vede un’immagine chiara.

Di contro, gli spazi interni, invece, pieni di oggetti a distanze variabili e pareti piatte prive di dettagli, richiedono continui aggiustamenti di messa a fuoco. Questo priva la retina dei segnali necessari per una crescita oculare sana.

Tuttavia, è difficile implementare questa abitudine, soprattutto in società con forte pressione accademica o in aree urbane con pochi spazi verdi sicuri.

Nathan Congdon, oftalmologo della Queen’s University di Belfast, che ha lavorato in Cina per quasi venti anni, afferma che è difficile convincere i bambini a passare più tempo all’aperto. 

Che fare?

Il Programma di Taiwan e altri Interventi

Trascorrere più tempo all’aria aperta può fermare la progressione della miopia
  • Nel 2010, Taiwan ha introdotto il programma “Tian-Tian 120”, che incoraggia almeno due ore di attività all’aperto al giorno. Questo programma ha contribuito a ridurre l’incidenza della miopia nella regione.
  • Approcci basati sulla luce: i ricercatori hanno cercato di replicare i benefici dell’ambiente esterno in spazi interni. Un studio del 2015 in Cina ha mostrato che l’illuminazione più brillante nelle aule riduceva significativamente l’incidenza della miopia. Di conseguenza, hanno attrezzato le aule con pareti di vetro, illuminazione speciale, carta da parati a tema naturale e occhiali luminosi;
  • Luce rossa e atropina: la terapia con luce rossa a bassa intensità ha dimostrato la capacità di ridurre la miopia in studi condotti in Cina. I bambini usano dispositivi che emettono luce rossa per tre minuti due volte al giorno. Anche l’atropina, un farmaco in gocce oculari, ha mostrato di ridurre l’incidenza della miopia.
  • Un altro approccio prevede l’uso di occhiali che emettono luce specifica o visori di realtà virtuale che stimolano il rilascio di dopamina. Perché la dopamina?

Il ruolo della dopamina 

Durante lo sviluppo dell’occhio, la sua forma viene continuamente regolata in risposta a determinati segnali visivi. Se questi segnali indicano che l’occhio è troppo corto, esso si allunga per mettere a fuoco gli oggetti. Al contrario, se l’occhio diventa troppo lungo, riceve segnali di “stop”, fondamentali per prevenire la miopia.

La fonte di questi segnali di stop è oggetto di dibattito nella comunità scientifica che studia la miopia. Studi su scimmie, scoiattoli e polli, modelli animali comuni per la ricerca sulla miopia, indicano che il rilascio del neurotrasmettitore dopamina nella parte posteriore dell’occhio è un possibile fattore chiave. Si pensa che la dopamina aumenti in risposta ai livelli elevati di luce ambientale presenti in ambienti soleggiati.

Fonti

Nature: Myopia – Nature Reviews Disease Primers

Dati e programma di Taiwan: Pei-Chang Wu, Kaohsiung Chang Gung Memorial Hospital, Ref. 5