Mennuti

Gianluca Mennuti, segretario nazionale di Confintesa sicurezza privata, ha ora anche il ruolo di responsabile nazionale dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto per il comparto. Lo ha nominato il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni per una maggiore tutela dei lavoratori che svolgono servizi dove ci sono sostanze inquinanti e nocive per la salute. “Sono onorato – ha commentato Mennuti – di questo importante incarico”.

Confintesa sicurezza privata, confederazione sindacale con sede a Torino che si rivolge ai lavoratori dipendenti di istituti di vigilanza pubblici e privati e dei servizi fiduciari, e l’Ona rafforzano così la collaborazione. L’obiettivo è una maggiore tutela dei lavoratori del comparto che svolgono servizi dove ci sono sostanze inquinanti e nocive per la salute.

I rischi da amianto per i dipendenti del settore sicurezza

Anche i dipendenti del settore sicurezza possono venire a contatto con l’amianto, negli edifici in cui svolgono il servizio, per questo è importante il lavoro che l’Ona svolge da tempo, quello di mappare i siti contaminati. L’associazione ha creato anche una App apposita. I cittadini possono così facilmente segnalare immobili o terreni in cui sospettano la presenza di asbesto.

Questo minerale, così come altri cancerogeni, è altamente dannoso per la salute. Le fibre inalate, ma anche ingerite, possono causare mesotelioma e altri tumori, come quello del polmone, e tutta una serie di patologie asbesto correlate. Il decorso è spesso infausto e l’unica possibilità per fermare quella che è una vera e propria strage (con 7mila morti soltanto nel 2021), è evitare l’esposizione. Come ha spiegato l’avvocato Ezio Bonanni nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.

I dati relativi ai soli casi di mesotelioma, invece, malattia sentinella della presenza di asbesto, sono disponibili nel VII Rapporto ReNaM dell’Inail.

Mennuti responsabile Ona, la situazione amianto in Piemonte

In particolare in Piemonte sono 5.084 i casi di mesotelioma. Come risulta peraltro dal dato dell’Ona Piemonte, per il quale è stato nominato commissario Gianluca Mennuti. Questo dopo la tragica scomparsa per malattia asbesto correlata di Pasquale De Filippo, che per circa 14 anni ha ricoperto questo ruolo.

Il Piemonte l’amianto ha causato tantissime vittime, non solo per l’epicentro di Casale Monferrato, ma anche per tutto l’hinterland della provincia di Torino e della zona industriale.

Sempre in Piemonte, ancora il 15% delle scuole contengano ancora amianto. La Regione più avanzata nella segnalazione e nella rilevazione, sia presso le Agenzie pubbliche che presso l’App ONA (http://app.onanotiziarioamianto.it/), è proprio questa. A Torino, per esempio, ci sono 66 edifici con amianto non bonificati.

Asbesto ancora nelle scuole e all’università

Per questi motivi, a maggior ragione Gianluca Mennuti, proprio dalla città di Torino, è stato chiamato dall’avvocato Ezio Bonanni a intensificare l’azione dell’Ona. L’Osservatorio negli anni ha permesso anche di bonificare i residui di amianto nei siti della ex Sip, e dell’Università di Torino. Nell’ateneo, infatti, era ancora presente il pericoloso asbesto e nel 2015 una parte del Palazzo Nuovo è stato chiuso. La Asl aveva trovato polvere da cantiere ovunque, ma soprattutto, pavimenti con fibre d’amianto danneggiati – scheggiati o rotti dai lavori. Con i potenziali rischi che ne conseguono di rilascio delle fibre nell’aria.

Anche Niccolò Francesconi, esperto in criminologia clinica, e responsabile Ona Umbria, che vive e lavora a Torino, si è detto contento di questa importante collaborazione. Subito si è attivato, come componente di entrambe le associazioni. L’obiettivo è quello di portare avanti idee e progetti validi per una maggiore tutela di tutti i lavoratori che più volte si trovano a svolgere servizi dove ci sono sostanze inquinanti e nocive per la salute.

Mennuti responsabile Ona, il lavoro dell’associazione

L’Ona assiste da 20 anni le vittime dell’amianto e le loro famiglie, con un’assistenza legale e medica.

I lavoratori e i cittadini possono chiedere una consulenza gratuita utilizzando lo sportello on-line, o contattando il numero verde 800 034 294.