Può accadere che la diagnosi di melanoma avvenga dal parrucchiere o dalla parrucchiera di fiducia. Incredibile, si penserà. Invece no, perché le ultime stime parlano di una percentuale compresa tra il 20 e il 30% di questo tumore nascosto tra la testa e il collo; nonostante il fatto che queste zone rappresentino soltanto il 9% della superficie corporea.
Se ne è parlato nel corso di un webinar nella giornata di ieri. L’incontro era rivolto a medici e operatori del settore estetico; sono questi ultimi in genere a trovare un nevo nascosto tra i capelli, che altrimenti sarebbe difficilmente individuabile dalla persona. E infatti quando il melanoma è sul cuoio capelluto, la diagnosi è spesso nefasta perché non ci si è accorti in tempo della sua esistenza.
Informazioni utili da sapere sono che il melanoma del cuoio capelluto è più comune nella terza età (età media 65 anni); e che colpisce sei volte di più gli uomini rispetto alle donne. I soggetti più a rischio sono le persone con pregresso cancro alla pelle.
Melanoma, formare il settore estetico per la prevenzione
“In particolare parrucchieri e barbieri è importante che siano informati della gravità e delle conseguenze di questo tipo di tumore, tanto da informarne il loro cliente“. Questo era lo scopo del webinar. Dare le informazioni giuste sui rischi e sulla gravità del melanoma anche a chi non è un medico, ma che per lavoro può contribuire a salvare pazienti, notando cosa non va. L’appuntamento era organizzato da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano.
Ha sottolineato infatti Ignazio Stanganelli, presidente Imi e direttore della Skin Cancer Unit Irccs Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori: “Parrucchieri ed estetisti possono evidenziare la presenza di eventuali lesioni sospette, suggerendo all’interessato di fare una visita dermatologica“.
Maggio è il mese della prevenzione per il melanoma. In Italia per tutto il mese si moltiplicheranno le iniziative per informare i cittadini e promuovere lo screening.