Dal 17 giugno per tre mesi, fino al 17 settembre, la Guardia Costiera sarà impegnata nell’operazione Mare Sicuro 2023. La campagna di sicurezza, anche quest’anno metterà in campo i militari italiani del mare per garantire la sicurezza lungo le coste e sui laghi maggiori.
Tremila donne e uomini del Corpo, oltre 400 mezzi navali e 16 mezzi aerei saranno quindi impegnati lungo gli 8.000 km di coste italiane. Ad essere interessati dal pattugliamento quotidiano, saranno anche il Lago di Garda ed il Lago Maggiore.
Su quest’ultimo, peraltro, proprio da quest’anno l’impegno della Guardia Costiera diventerà permanente. Dal 2008 i militari sono presenti d’estate sul Lago Maggiore, ma da quest’anno non se ne andranno più perché la vigilanza diventerà operativa 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. L’annuncio ufficiale è stato dato nei giorni scorsi alla presenza del Ministro Matteo Salvini e del Comandante Generale, l’ammiraglio Nicola Carlone. L’occasione era l’inaugurazione della sede del “Nucleo mezzi navali Guardia Costiera – Lago Maggiore”.
Mare Sicuro, impegno nei soccorsi e per l’ambiente
Indice dei contenuti
“Il soccorso in mare rappresenta la nostra prima missione” – precisa l’ammiraglio Carlone. Tuttavia “con l’operazione Mare Sicuro ci prefiggiamo lo scopo di salvaguardare tutti coloro che fruiscono delle nostre spiagge e dei nostri mari, garantendo ai milioni di turisti e residenti un’estate all’insegna di sicurezza e legalità“.
L’operazione Mare Sicuro, infatti, non si rivolge solo a bagnanti e diportisti, perché la Guardia Costiera incrementa anche l’attività ispettiva a tutela dell’ambiente e a garanzia del regolare utilizzo della fascia costiera.
La scorsa stagione, grazie al contrasto dei fenomeni abusivi, l’attività della Guardia Costiera ha portato alla restituzione ai cittadini, per la libera fruizione, di oltre 160.000 metri quadrati di spiaggia che erano stati irregolarmente occupati.
Nel 2022 salvate più di 1.500 persone in mare
“Durante la scorsa stagione estiva – riporta la Guardia Costiera – sono state 1.547 le persone salvate e 507 le unità da diporto soccorse. La maggior parte delle emergenze in mare è correlata a situazioni di pericolo prevedibili ed evitabili”. Le avarie al motore registrate, tra i vari soccorsi, sono state 265; mentre 105 sono stati i soccorsi per avverse condizioni meteo-marine. In pratica, sarebbe bastato fare un check-up al motore prima di mettersi in viaggio; ed osservare le raccomandazioni dei meteorologi, evitando di uscire in mare in caso di maltempo, perché poi quando il mare è mosso si fa fatica a rientrare.
Ecco perché la Guardia Costiera affianca all’attività operativa, anche quella di informazione e prevenzione, per far vivere il mare in sicurezza ai cittadini, e nel rispetto dell’ambiente.
Giugno 2023: tragedia del mare in Grecia con 600 morti
Compito della Guardia Costiera è anche vigilare e prevenire gli incidenti in mare. Sono migliaia le vite salvate finora. Anche se purtroppo le tragedie del mare continuano ad accadere anche appena fuori dal confine dell’Italia.
Proprio delle ultime ore è la notizia del terribile naufragio in Grecia, nelle acque di Pylos, nel sud del Peloponneso, con circa 750 migranti a bordo. Martedì scorso il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano aveva ricevuto la segnalazione del barcone in difficoltà in acque elleniche, ed aveva subito allertato le autorità greche. Purtroppo però nella tarda serata il barcone si è ribaltato. Si stimano circa 600 morti, molti dei quali bambini: un centinaio erano nella stiva. Nelle prime ore a seguito del naufragio sono 78 i corpi recuperati in mare e 104 le persone tratte in salvo. Secondo quanto riportato dai soccorritori, il barcone sarebbe partito vuoto dall’Egitto, per poi fermarsi a caricare i migranti nel porto libico di Tobruk e poi proseguire la rotta verso l’Italia. Fino a venerdì in Grecia sarà lutto nazionale. Arrestati nove presunti scafisti.
Mediterraneo, Frontex: aumentano i migranti
Secondo i numeri di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, gli arrivi di migranti in Europa tra gennaio e maggio sono stati oltre 50.300, facendo segnare un +12%; è invece aumentato del 158% la percentuale di migranti arrivati in Europa nei primi cinque mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La rotta del Mediterraneo centrale è quella più seguita e porta soprattutto in Italia.
“Queste morti non sono tragicamente inaspettate. Gli Stati membri hanno fatto di tutto per chiudere tutte le rotte ai bambini e alle loro famiglie in cerca di sicurezza in Europa. Spesso l’unica opzione di queste persone, è intraprendere viaggi pericolosi in barca, e tragedie come questo affondamento ne sono l’inevitabile tragico risultato” – ha dichiarato Daniel Gorevan di Save the Children. “Il fatto che le persone continuino a morire nel Mediterraneo dovrebbe essere un campanello d’allarme per i governi e le istituzioni dell’UE che stanno attualmente negoziando il Patto dell’UE sulla migrazione e l’asilo, che rischia di raddoppiare l’approccio di deterrenza e contenimento alle frontiere dell’UE, rendendo il Mar Mediterraneo la rotta migratoria più letale del mondo“.
Prevenzione e sicurezza in mare, le regole d’oro
La sicurezza è fondamentale per la protezione delle persone e delle risorse marine. In generale, ci sono alcune regole da non sottovalutare quando si va per mare.
Per prima cosa, eseguire sempre una accurata e costante manutenzione dell’imbarcazione. Poi, procurarsi sempre un equipaggiamento di sicurezza e mantenerlo efficiente. Si tratta di passi fondamentali. Avere a bordo delle imbarcazioni l’equipaggiamento di sicurezza adeguato, come giubbotti di salvataggio, dispositivi di galleggiamento, razzi di segnalazione, fumogeni, boe luminose e kit di primo soccorso, infatti può fare la differenza in caso di pericolo. L’equipaggiamento deve essere inoltre sempre in buone condizioni e facilmente accessibile a tutti gli occupanti dell’imbarcazione. Anche la formazione del personale marittimo è importante: sapere come affrontare situazioni di emergenza in mare e conoscere le procedure di sicurezza, facilita la gestione delle emergenze.
Un altro aspetto importante è la pianificazione. L’itinerario deve essere chiaro e bisogna sempre tenere conto delle condizioni meteo e di tutti gli altri fattori che potrebbero influenzare la sicurezza della navigazione. Inoltre, è necessario mantenere una comunicazione costante con altre imbarcazioni o con le autorità competenti.
Infine, rispettare le regole della navigazione. Come quando si guida un’automobile si deve rispettare il codice della strada, in mare si deve rispettare il codice della navigazione. In caso di difficoltà il numero di emergenza è il 1515.