Il Policlinico “A. Gemelli” di Roma ospita domenica 23 e lunedì 24 novembre il Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – Regione Lazio (SIMIT Lazio). Iniziativa che riunisce la rete degli infettivologi della regione. L’evento si terrà presso il Centro Congressi Europal dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Le parole d’ordine dell’incontro sono innovazione, apprendimento e confronto, con un focus su un approccio integrato tra ospedale e territorio per la gestione delle infezioni.
Il Congresso SIMIT Lazio costituisce quindi un’occasione determinante per rafforzare la rete infettivologica, promuovere l’integrazione ospedale-territorio e diffondere le migliori pratiche cliniche, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficace, equa e innovativa delle malattie infettive.
Un approccio integrato ospedale-territorio
Indice dei contenuti
Il Prof. Gianpiero D’Offizi, presidente regionale SIMIT Lazio e Direttore UOC Malattie Infettive Epatologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, afferma quindi la necessità di un nuovo modello gestionale:
“Il controllo delle infezioni non può limitarsi ai reparti ospedalieri. Serve un infettivologo del territorio presente nelle Case della Salute e nelle ASL, capace di affrontare tematiche come l’antimicrobico-resistenza, le infezioni sessualmente trasmissibili e l’insorgenza di epidemie.”
La rete infettivologica e la visione multidisciplinare
Secondo il Prof. Carlo Torti, Direttore della UOC di Clinica delle Malattie Infettive della Fondazione Policlinico “A. Gemelli” e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il congresso evidenzia inoltre l’importanza della sinergia multidisciplinare tra professionisti:
- La globalizzazione, i cambiamenti climatici e la circolazione delle malattie richiedono un approccio integrato
- La pandemia COVID-19 ha mostrato i costi sociali e sanitari di un intervento ritardato
- La salute va concepita come bene collettivo, secondo la visione One Health, che integra salute umana, animale e ambientale
Temi e obiettivi del congresso
Oltre 100 infettivologi laziali si confronteranno su:
- Prevenzione, diagnosi e trattamento di infezioni virali e batteriche
- Controllo delle infezioni ospedaliere
- Malattie trasmesse da vettori e strategie di immunizzazione
L’evento include inoltre sette sessioni tematiche con contributi di esperti nazionali e internazionali, promuovendo quindi il dialogo tra professionisti affermati e giovani infettivologi. Particolare attenzione sarà dedicata quindi alle key populations, come migranti, detenuti e persone vulnerabili, per costruire un approccio etico e inclusivo alla cura e alla prevenzione.
Programma in sintesi
Domenica 23 novembre
- 14:30 – SESSIONE I: Come cambia il Servizio Sanitario Regionale: quale infettivologo?
- 15:50 – SESSIONE II: Stop HIV e infezioni sessualmente trasmissibili
Lunedì 24 novembre
- 08:30 – Tavola rotonda: La Rete regionale dei giovani infettivologi: progetti e proposte
- 09:30 – SESSIONE III: Infettivologia in ascolto: verso una medicina integrata
- 11:30 – SESSIONE IV: La sepsi: l’infettivologo al centro del processo diagnostico e terapeutico
- 14:00 – SESSIONE V: Patologie d’importazione e non solo: le Malattie Infettive nel mondo in movimento
- 15:15 – SESSIONE VI: Immunità intelligente: il futuro della prevenzione
- 16:30 – SESSIONE VII: Epatiti virali: screening e strategie future
