L’amianto, noto anche come asbesto, è stato utilizzato per anni in numerosi settori industriali e nell’edilizia. Tra i tanti motivi, la sua economicità e le sue proprietà ignifughe e di isolamento. L’esposizione alle sue fibre è direttamente responsabile di gravi malattie respiratorie, tra cui mesoteliomaasbestosi cancro polmonare.
Nonostante la legge 257/1992 che ne vieta l’utilizzo dal 1992, il rischio di una vera e propria “epidemia” di malattie da asbesto potrebbe essere una delle sfide più urgenti per la salute pubblica.

“Il numero di casi di malattie asbesto-correlate potrebbe essere destinata a crescere nei prossimi decenni. L’Italia, come molti altri Paesi, deve prepararsi a far fronte a questa situazione. Solo attraverso politiche pubbliche efficaci, un impegno continuo nella bonifica e una forte sensibilizzazione sarà possibile ridurre l’impatto di questa possibile epidemia. La lotta alle malattie legate all’amianto non è finita, e la protezione delle future generazioni deve essere una priorità assoluta.” Ad affermarlo è l’Avv. Ezio Bonanni dell’Osservatorio Nazionale Amianto, da sempre in prima linea nella lotta all’amianto e per le vittime del dovere.

Le cause di una possibile “epidemia” futura

Diversi fattori sono determinanti per l’ aumento esponenziale delle malattie legate all’amianto.
Uno di questi è la lunghezza del periodo di incubazione delle patologie. Le malattie asbesto-correlate hanno un periodo di incubazione spaventosamente lungo, che può variare da 20 a 40 anni.
Nonostante il divieto di utilizzo dell’amianto, il materiale è ancora presente in molti edifici e strutture pubbliche e private costruite prima degli anni ’90. Possiamo trovare amianto nei tetti, pavimenti, impianti di riscaldamento, tubature ad esempio. La bonifica è un processo lungo, costoso e complesso, ma è fondamentale per combattere questo nemico. E’ importante che i lavori di smaltimento vengano eseguiti in modo conforme con le normative di sicurezza, per evitare il rischio di dispersione delle fibre nell’aria.
Molte persone quindi continuano ad essere esposte, soprattutto in zone urbane densamente popolate non sono stati ancora effettuate le bonifiche degli edifici più vecchi .
Un’altra causa è dovuta alle esposizioni indirette dato dalle esposizioni secondarie. Questo avviene, per esempio, si quando i lavoratori contaminati portano a casa polveri di amianto sui loro vestiti, esponendo i membri della famiglia, al rischio di malattie.
 Inoltre, da non sottovalutare il fatto che l’esposizione può avvenire durante la demolizione o il restauro di edifici contenenti amianto, fenomeno che potrebbe ripetersi man mano che invecchiano le strutture industriali e residenziali ed è necessario procedere con lavori edilizi.

Le conseguenze nel futuro e l’impegno sanitario

L’aumento dei casi di mesotelioma, cancro e di altre malattie respiratorie legate all’amianto potrebbero comportare costi economici e sociali consistenti.
Saranno necessari trattamenti costosi, cure a lungo termine e risarcimenti per le vittime dell’amianto.^
Molti degli ex lavoratori che hanno contratto malattie asbesto correlate non hanno ancora ricevuto il giusto risarcimento. La battaglia legale per questo riconoscimento è una delle pietre miliari dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che offre assistenza tecnica e legale gratuita alle vittime.
La possibile crescente incidenza delle malattie potrebbe richiedere una maggiore attenzione da parte delle autorità.

Possibili soluzioni

Esistono azioni concrete che possono essere effettuate per limitare i danni e proteggere le future generazioni.
“La bonifica accurata e la creazione di discariche per ogni regione è un modo per combattere l’amianto” ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni durante l’incontro con il Vicepresidente della Camera Sergio Costa, in vista del convegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto del 25 febbraio a Roma presso la Sala Laudato Sì del Campidoglio dedicato alla Sicurezza sul lavoro ed il benessere psicologico dei lavoratori.

Informare la popolazione, in particolare i lavoratori e le istituzioni, sui rischi legati all’amianto è essenziale per prevenire ulteriori esposizioni. Inoltre, il monitoraggio sanitario costante per le persone esposte all’amianto può contribuire alla diagnosi precoce delle malattie e al trattamento tempestivo, aumentando le probabilità di sopravvivenza.