iodio

Risaputo è che lo iodio è un elemento utile alla tiroide per sintetizzare gli ormoni della crescita e per il funzionamento del metabolismo. La tiroide è l’organo in cui lo iodio viene stoccato, in tutte le sue forme: sia quella alimentare che quella radioattiva (cancerogena).

Data la situazione di guerra in Ucraina, con le minacce nucleari avanzate dalla Russia, che nei giorni scorsi ha anche attaccato la centrale di Zaporizhzhia, in Belgio, Olanda e alcuni altri Paesi tra cui anche l’Italia, si sta verificando la corsa alla pillola di iodio. O meglio, la pillola contenente ioduro di potassio (KI), che serve contro l’ipertiroidismo ed anche come fattore di protezione in caso di emissioni di radiazioni.

Gli esperti: “Fermiamo la psicosi iodio. E’ dannosa”

Lo scopo di chi è andato di corsa in farmacia ad acquistare la pillola di iodio, sarebbe quello di mantenere un adeguato apporto dell’elemento nell’organismo. Accumulare il tipo buono per difendersi da quello radioattivo, che sarebbe sprigionato in caso di incidente nucleare. Tuttavia questa ipotesi non ha basi scientifiche.

La comunità scientifica si sta muovendo per tamponare il problema, che rischia di allargarsi a macchia d’olio.

In queste ore c’è una corsa ingiustificata a richiedere in farmacia medicinali a base di iodio. Il Ministero della Salute intervenga per evitare questa psicosi” – ha sollecitato l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. “Bisogna evitare questo ‘fai da te’ assolutamente inutile, ingiustificato ed inappropriato“.

Che infatti ha sottolineato, attraverso il presidente Andrea Mandelli: “Non vi è alcun allarme che giustifichi la richiesta in farmacia di compresse di iodio. Da parte delle Autorità competenti non vi è alcuna indicazione all’approvvigionamento.

L’uso indiscriminato e inconsapevole di questi prodotti – ha aggiunto il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani è da sconsigliare, sia a scopo preventivo per il quale non vi sono evidenze di efficacia, sia per finalità terapeutiche. L’assunzione di farmaci a base di iodio, come per tutti i medicinali, deve avvenire esclusivamente su indicazione e sotto la supervisione del personale sanitario, e in base agli indirizzi delle autorità sanitarie competenti”.