Oggi 21 marzo 2025, ci siamo recati all’evento che avevamo annunciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua organizzato dall’Ambasciata del Brasile a Roma e dall’Associazione Diplomatia.
Un’iniziativa che nasce in occasione di COP30, la 30esima Conferenza delle Parti sul Clima.
L’inizio dell’evento
Indice dei contenuti
“La decisione di organizzare il COP30 a Belim è strategico per il Brasile. Una città amazzonica profondamente vincolata all’acqua. E’ importante riconoscere le sfide delle sue popolazioni, comprese le comunità indigene” ha dichiarato nel primo intervento Renato Mosca, Ambasciatore del Brasile in Italia, Malta e San Marino.
Roma/Brasile
Giovanni Castellaneta, Presidente di Diplomatia, coorganizzatore dell’iniziativa ha sottolineato che il Brasile ha una grande responsabilità in un mondo che è in fiamme e sta cambiando velocemente.“Come sapete Roma è la città delle fontane, proprio qui a Piazza Navona c’è la fontana dei quattro fiumidel Bernini. Manca tra i grandi fiumi della fontana il Rio delle Amazzoni perché quando fu realizzata nel 1600 ovviamente non erano ancora scoperte le Americhe. Siamo impegnatissimi sul tema dell’acqua: nel 2026 subito dopo la Cop30 organizzeremo due eventi internazionali sull’acqua. L’acqua è uno dei pilastri del piano Mattei per l’Africa Una delle sfide riguarda le città dell’acqua come Venezia in Italia e Belem in Brasile. Il Rio delle Amazzoni è sette volte più grande della città che circonda. All’iniziativa porteremo un padiglione italiano avveneristico durante la Cop30 con diverse installazioni. Una di queste sarà posta su Rio delle Amazzoni al centro di Belem disegnatada Carlo Ratti, uno dei nostri architetti più famosi al mondo ” ha fatto sapere Stefano Gatti, Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ministero dell’Ambiente
Significativo l’intervento di Laura D’Aprile, Capo Dipartimento dello Sviluppo Sostenibile, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha portato i saluti del Ministro e Viceministro con delega ed ha sottolineato che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale. Il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo e gestione sostenibile delle risorse idriche richiede un’adeguata conoscenza della disponibilità della risorsa nel tempo e nello spazio in vista dei cambiamenti climatici. L’acqua non è sufficiente in termini quantitativi e qualitativi nel soddisfare tutte le esigenze agricole, Questa situazione aggravata dalla siccità chiede azioni urgenti. L’Italia sta sostenendo la nuova strategia europea sulla resilienza idrica che ci auspichiamo migliorerà questi impatti migliorando la capacità di adattamento dei nostri Paesi. Le priorità in agenda sono; il rafforzamento e sistemazione delle strutture idriche, le azioni che promuovono l’utilizzo delle acque reflue depurate, l’utilizzo di tecnologie avanzate.
Acqua e clima per il futuro internazionale
A moderare la seconda parte del convegno Fernanda Maria Dos Santos dell’Ambasciata del Brasile.
“La FAO si occupa della gestione integrata delle risorse idriche per fare in modo che ci sia acqua non solo per l’agricoltura ma per tutte le necessità umane. E’ importante sottolineare ch la gestione diviene sempre più problematica in caso di eventi estremi. La Fao si impegna a continuare i suoi sforzi nella collaborazione con i partner” ha affermato Riccardo Biancalani di FAO.
Manuel Sapiano, CEO of the Energy and Water Agency di Malta ha mostrato il modello del proprio Paese che prevede sia efficienza nell’uso dell’acqua che la sua incrementazione mediante desalinizzazione del mare.
Ennio Vivaldi, Ambasciatore del Cile dopo aver illustrato la difficile situazione nel suo Paese ha posto invitato i politici ad interventire al più presto.
Infatti la situazione dell’acqua in Cile è diventato un tema sempre più urgente e complesso. Il Paese è caratterizzato da una geografia che varia da deserto a foreste, il che rende la gestione delle risorse idriche complessa. Le falde acquifere sono in esaurimento a causa della crescente domanda.
Maria de Fatima Jardim, Ambasciatrice dell’Angola ha dichiarato che l’acqua è vita ed è fondamentale la sinergia tra Paesi per un obiettivo comune ed inclusivo.
Esempi in Italia e in Brasile
In Brasile un esempio imprenditoriale di eccellenza è quello di Pieralisi Latam presentato dalla CEO Estela Testa, una delle più grandi aziende del Brasile. Tra le numerose sue attività nel settore industriale, si occupa del trattamento delle acque reflue.
Cuore dell’intervento, sul fronte italiano, il punto di vista di Francesco Buresti Amministratore Delegato di Acea Acqua che ha parlato di progetti per il futuro dell’azienda.
Qui di seguito il suo intervento.
“Oltre ad essere gli operatori principali per l’acqua in Italia siamo presenti anche fuori dal territorio Nazionale. Ad esempio siamo presenti anche in Perù, Honduras e Santo Domingo. Tutte le nostre progettualità si basa sull’ipotesi di ottimizzare la gestione dell’acqua per minimizzare i prelievi e massimizzare l’utilizzo. I progetti sono tantissimi e ne citeremo solo alcuni. La prima area su cui lavorare è quella della produzione delle fonti. La disponibilità d’acqua sta calando. In Italia negli ultimi 30 anni è calata del 20%. (…) “Il progetto più importante per è il raddoppio del Peschiera che fornisce il 70% dell’acqua di Roma. Un sistema fragile che dipende essenzialmente da una sola fonte. Il tubo che porta l’acqua dalla fonte di Peschiera a Roma è un tubo che ha 80 anni. Se avesse problemi si rifletterebbe sulla vita dei cittadini”.
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