Inquinamento

L’Italia è il primo paese in Europa per morti causati dallo smog. Gli effetti sulla salute dell’uomo e sull’ambiente sono dannosi, infatti «solo a causa dell’inquinamento dell’aria, in Italia, abbiamo oltre 68mila morti premature ogni anno. Da qui, l’esigenza di un nuovo approccio alla promozione della salute della popolazione che deve sempre più tenere conto anche dei fattori ambientali».

A parlare è Rossana Berardi, docente di oncologia medica all’Università Politecnica delle Marche e coordinatrice della campagna “One Healthon: la rete della salute”. L’iniziativa ha lo scopo di realizzare azioni concrete e avviare nuove campagne d’informazione e sensibilizzazione per promuovere il benessere dei cittadini. Benessere che deve essere “costruito” anche attraverso una maggiore tutela dall’ambiente.

La rete della salute per sensibilizzare sull’inquinamento

Il progetto “One Healthon: la rete della salute” è sostenuto da un network che riunisce medici, ricercatori, scienziati dell’ambiente e professionisti. Gli esperti si sono uniti per progettare azioni concrete per la salute, soprattutto per quella delle nuove generazioni.

«Un nuovo approccio alla promozione della salute della popolazione deve sempre più tenere conto anche dei fattori ambientali», spiega la coordinatrice Berardi. «In questi primi mesi di attività progettuale abbiamo già effettuato oltre 3000 visite gratuite di screening alla cittadinanza. E promosso una nuova cultura del benessere attraverso webinar informativi. Sono state condotte anche iniziative locali in presenza, nelle Marche e in Calabria, e sono in cantiere eventi simili in altre Regioni. Il nostro – aggiunge Berardi – è un progetto in crescita, grazie al contributo degli specialisti che dedicano la loro professionalità allo sviluppo dello stesso».

Abitudini scorrette ancora troppo diffuse

Sul problema interviene anche Giuseppe Quintavalle, direttore generale del Policlinico Tor Vergata di Roma e referente rapporti istituzionali del progetto. Gli ultimi dati disponibili «ci indicano come alcuni comportamenti scorretti e pericolosi siano ancora troppo diffusi», dichiara Quintavalle. «In Italia un adulto su cinque fuma regolarmente mentre oltre il 40% è in sovrappeso o francamente obeso. Anche i dati relativi all’inquinamento non sono incoraggianti e, in particolare, alcune zone del Paese risultano tra le più contaminate del vecchio continente. Tutto ciò ha delle conseguenze importanti sull’intero sistema socio-sanitario che deve affrontare malattie e decessi che potrebbero invece essere evitati».

«Siamo assolutamente convinti – conclude Berardi – che solo una visione integrata e unificante possa garantirci un presente ed un futuro libero da alcune patologie. L’informazione e la sensibilizzazione della popolazione, e in particolare dei giovani, è il primo passo da compiere».

ONA e ODV tutelano le vittime dell’inquinamento

Gli effetti dell’inquinamento sulla salute umana ricadono soprattutto sull’apparato cardiovascolare e respiratorio. Inoltre, nei siti inquinati si registra un aumento dell’incidenza di tutti i tumori, tra cui il mesotelioma (1900 casi annui da esposizione all’amianto) e le leucemie. Ma anche linfomi, sarcomi dei tessuti molli, tumori polmonari.

Assume, dunque, fondamentale importanza la bonifica dei siti inquinati, a tutela della salute pubblica e per prevenire l’inquinamento ambientale e le malattie asbesto correlate. È questo l’impegno dell’Ona – Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere, che con il presidente avv. Ezio Bonanni lavorano da anni per tutelare le vittime.