Una collaborazione ha dato vita ad una importante cascina sociale. Pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio, imprese si sono uniti per la lotta contro il cancro all’ovaio, i tumori ginecologici e quelli legati alle mutazioni genetiche. Hanno, così, avviato il Ranch delle Donne, un progetto nato con l’obiettivo di creare un’alleanza inclusiva. Ciò grazie ad Acto Piemonte (Alleanza contro il tumore ovarico ed i tumori ginecologici) e RiDo (Ricerca per la Donna).
Questa realtà è cresciuta in poco tempo e si è radicata a Nichelino (TO). È un luogo in cui immergersi nella natura, pur restando a pochi passi dalla città, che si è aperto al territorio con molteplici iniziative.
Il Ranch delle Donne: terapie alle pazienti oncologiche
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Migliorare la qualità di vita significa curare non solo la malattia, ma anche la persona. Si tratta di cure che garantiscono benessere psicofisico lungo tutto il percorso della malattia stessa, facendosi carico dei bisogni del paziente. In particolare bisogni motori, nutrizionali, estetici, psicologici, relazionali, sociali, affettivi e familiari che spesso non trovano risposta nelle terapie tradizionali. Eppure sono bisogni che, quando vengono soddisfatti, incidono positivamente sull’efficacia delle cure tradizionali e quindi sull’aspettativa di vita.
“Curare Oltre le Cure” è lo slogan del progetto che focalizza l’attenzione sull’oncologia integrata. Per questo motivo, è sorta la fattoria sociale, il luogo ideale in cui offrire terapie integrate alle pazienti oncologiche presso il Ranch delle Donne. Questo grazie al lavoro di specialisti delle varie discipline e al contributo di tanti volontari.
Terapie integrate, una vasta gamma di aiuti per le donne
Le terapie integrate si possono raggruppare per comodità in 5 diverse categorie. Ovvero:
- le terapie basate su approcci biologici, quali la fitoterapia, gli integratori e le diete;
- le terapie energetiche, che associano al corpo umano campi energetici che possono essere manipolati attraverso l’interazione con altre fonti di energia. Tra queste bioenergetica, reiki, pranoterapia, fototerapia, magnetoterapia. Ci sono poi i Sistemi sanitari alternativi che comprendono medicine tradizionali come l’ayurveda e la medicina tradizionale cinese (MTC). Ma anche medicine di recente introduzione, come la naturopatia;
- terapie manipolative per il trattamento di patologie riconducibili ad alterazioni della struttura e funzione del sistema muscolo-scheletrico (osteopatia, chiropratica, shiatsu, riflessologia plantare, tecniche posturali);
- terapie mente-corpo che intervengono sulle capacità della mente di influenzare le funzioni del corpo, come cromoterapia, biofeedback, Chi Qong, floriterapia, musicoterapia, meditazione.
La prevenzione evita danni irreparabili
La prevenzione non è mai abbastanza ed è l’unico strumento di cui si dispone per verificare la possibile insorgenza di patologie oncologiche. O per scoprire queste ultime nella prima fase della loro insorgenza, cioè quando non provocano danni irreparabili.
Proprio per questo, presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino è stato portato avanti dal 2020 il progetto “Un dono per Prevenire”. Progetto che si propone di far conoscere i tumori ginecologici.
I numerosi progetti sono resi possibili grazie alle collaborazioni con molte Associazioni e Fondazioni. A dicembre scorso, il Ranch delle Donne ha ricevuto anche un riconoscimento internazionale a Toronto per la dedizione nei confronti delle donne malate di cancro.