L’Università di Firenze si conferma protagonista nella ricerca oncologica europea. Dal 2026 coordinerà il network CanGoNano, finanziato nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie di Horizon Europe, con l’obiettivo di aprire la strada a nuovi vaccini contro il cancro.
La domanda centrale è: come possono i glico-nanomateriali trasformare l’immunoterapia oncologica?
Che cos’è il progetto CanGoNano?
Indice dei contenuti
CanGoNano è un doctoral network internazionale, della durata di quattro anni, che formerà 14 giovani ricercatori provenienti da diversi Paesi europei. Con un budget complessivo di oltre 4 milioni di euro, di cui 845 mila destinati a Firenze, il progetto punta a sviluppare metodologie innovative per stimolare in modo mirato il sistema immunitario contro i tumori.
Non si tratta di creare direttamente un vaccino pronto all’uso, ma di definire protocolli e strategie che permettano di progettare vaccini personalizzati in futuro.
Perché Firenze è al centro di questo progetto?
L’Ateneo fiorentino è da anni un punto di riferimento nella glicoscienza, la disciplina che studia i carboidrati e le loro interazioni biologiche. Grazie a competenze consolidate e a collaborazioni internazionali, Firenze ha già coordinato progetti europei in oncologia, come il GlyCanDrug, ancora in corso.
Barbara Richichi e Marco Marradi, docenti del Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” e coordinatori di CanGoNano, sottolineano che il cuore della ricerca risiede nello sviluppo dei glico-nanomateriali, particelle nanometriche con carboidrati sulla superficie, capaci di interagire in modo selettivo con il sistema immunitario.
Che cosa sono i glico-nanomateriali?
I glico-nanomateriali sono nanostrutture a cui vengono aggiunti chimicamente zuccheri o glicani. Questa componente “glico” è fondamentale perché consente alle particelle di mimare segnali biologici naturali e interagire in maniera precisa con le cellule immunitarie.
Rispetto ai nanomateriali tradizionali, quelli ricoperti di carboidrati hanno un potere di riconoscimento più elevato, in grado di attivare in modo selettivo le cellule dendritiche e altre cellule presentanti l’antigene. In altre parole, permettono di addestrare meglio il sistema immunitario a riconoscere ed eliminare le cellule tumorali.
Glico-nanomateriali: come funzionerà la ricerca?
Dal novembre 2026, l’Università di Firenze ospiterà quattro dottorandi. Due lavoreranno sulla nanocellulosa cristallina, utilizzata come piattaforma per veicolare antigeni tumorali. Un terzo studierà sistemi polimerici cationici ricoperti di carboidrati, chiamati poliammine, anch’essi destinati al trasporto mirato di antigeni. Il quarto analizzerà la risposta immunitaria indotta da questi glico-nanomateriali.
I ricercatori saranno inseriti nelle scuole di dottorato in Scienze Chimiche e in Scienze Cliniche. Nel secondo caso, avranno la supervisione dell’immunologo Francesco Annunziato, esperto nella modulazione delle risposte immunitarie.
Quali discipline vengono coinvolte?
Il progetto adotta un approccio multidisciplinare. Accanto alla chimica e alla nanotecnologia, necessarie per costruire i materiali, entrano in gioco la biologia, la tossicologia e l’immunologia.
Questo mix di competenze è essenziale per comprendere non solo come creare i materiali, ma anche come questi influenzino le cellule, quali risposte immunitarie generino e quali siano i potenziali rischi.
Chi sono i partner di CanGoNano?
La rete è composta da 11 istituzioni accademiche e industriali di tutta Europa. Accanto a Firenze figurano l’Università di Milano, il CNRS in Francia, il CIC biomaGUNE in Spagna, l’Università di Lisbona in Portogallo, l’Amsterdam University Medical Center in Olanda e l’International University of La Rioja in Spagna.
Dal lato industriale partecipano CarboHyde (Ungheria), RiboPro (Olanda), EnGenes (Austria) e Aptuit (Italia). Tra i partner associati spiccano GlycoSelect (Irlanda), Vaxine (Australia) e l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), che fornirà una prospettiva clinica diretta.
Anche TOUR4EU, associazione toscana attiva a Bruxelles, svolgerà un ruolo chiave nella comunicazione e nel collegamento con il mercato.
Glico-nanomateriali: perché si parla di vaccini anticancro?
Un vaccino anticancro non ha lo stesso scopo di un vaccino tradizionale contro virus o batteri. L’obiettivo non è prevenire l’insorgenza del tumore, ma stimolare il sistema immunitario a riconoscere ed eliminare le cellule già malate.
In oncologia, i vaccini terapeutici rappresentano una frontiera promettente. Alcuni studi pilota hanno mostrato che possono ridurre il rischio di recidiva o migliorare la risposta alle terapie esistenti.
I glico-nanomateriali sviluppati in CanGoNano potrebbero diventare i vettori ideali per trasportare antigeni tumorali in modo mirato, attivando risposte immunitarie più efficaci e durature.
Una tabella per chiarire le differenze
Tipo di vaccino | Obiettivo | Esempi | Stato di sviluppo |
---|---|---|---|
Preventivo | Evita infezioni che causano tumori | HPV, Epatite B | Già in uso |
Terapeutico | Attiva il sistema immunitario contro cellule tumorali | Diversi in sperimentazione | In fase clinica |
Basato su glico-nanomateriali | Trasporta antigeni tumorali con precisione | CanGoNano | In fase di ricerca |
Glico-nanomateriali: qual è l’impatto formativo del progetto?
CanGoNano non è solo ricerca scientifica, ma anche formazione. I 14 dottorandi coinvolti riceveranno una preparazione multidisciplinare che va dalla sintesi chimica alla sperimentazione biologica.
Questo modello riflette lo spirito delle azioni Marie Skłodowska-Curie: creare una nuova generazione di scienziati capaci di muoversi tra accademia e industria, con competenze trasversali e internazionali.
Glico-nanomateriali: quali prospettive apre per la medicina di domani?
Se i risultati confermeranno le aspettative, i glico-nanomateriali potrebbero diventare strumenti chiave per sviluppare vaccini personalizzati. Potrebbero affiancare l’immunoterapia e rendere più mirati i trattamenti, riducendo gli effetti collaterali.
Il progetto ha anche un valore simbolico: mostra come la collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende possa generare innovazioni concrete. E ribadisce il ruolo centrale dell’Italia, e di Firenze in particolare, nella ricerca oncologica europea.
FAQ
Che cos’è CanGoNano?
È un network europeo di ricerca e formazione sui glico-nanomateriali per sviluppare nuove strategie di vaccini anti-cancro.
Che cosa sono i glico-nanomateriali?
Nanoparticelle ricoperte di carboidrati, capaci di interagire in modo selettivo con il sistema immunitario.
L’obiettivo è creare subito un vaccino anti-cancro?
No, il progetto mira a definire protocolli e metodologie che permettano di sviluppare futuri vaccini terapeutici personalizzati.
Chi coordina il progetto?
L’Università di Firenze, con la partecipazione di 11 istituzioni accademiche e industriali in tutta Europa.
Quando inizierà ufficialmente CanGoNano?
Il 1° marzo 2026, con durata prevista di quattro anni.