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Nell’epoca in cui anche l’educazione passa attraverso uno smartphone, nasce Genitori inCorso, una piattaforma gratuita per aiutare i genitori a ritrovare bussola e fiducia: tra psicologia, innovazione e ascolto umano.

Tra emozioni intense, dubbi educativi e un mondo digitale che invade ogni spazio della vita quotidiana, i genitori si trovano spesso a navigare a vista. È in questo scenario che Genitori inCorso, ideata dai ricercatori del Medea SmartLab (IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini) con il sostegno della Fondazione Cariplo, guida le famiglie attraverso le complessità dell’educazione nell’era digitale.

Disponibile su pc, tablet e smartphone, “Genitori inCorso” offre un percorso a tappe personalizzato, costruito per accompagnare i genitori di bambini e ragazzi fino a 14 anni, nella relazione con i figli e nell’uso consapevole della tecnologia.

Benessere psicologico dei più giovani a rischio

Secondo la dottoressa Paola Colombo, psicologa psicoterapeuta e responsabile del progetto, in Italia quasi due milioni di bambini e adolescenti convivono con disturbi neuropsichici. Un numero raddoppiato in meno di dieci anni. «È un’emergenza silenziosa – spiega – che coinvolge non solo i più giovani, ma anche chi li educa».

Le ricerche mostrano che la qualità della relazione genitore-figlio è il più potente fattore di protezione per il benessere mentale dei ragazzi. Ma chi aiuta i genitori a costruire questa relazione, in un’epoca dominata da algoritmi e contenuti lampo? Proprio da questa domanda nasce la piattaforma.

Un approccio basato su tre aree teamtiche

“Genitori inCorso” non offre ricette preconfezionate, ma propone un approccio basato su tre aree tematiche:

  • parentKIT: la relazione tra genitori e figli
  • EmoKIT: la regolazione delle emozioni
  • DigiKIT: l’uso consapevole del digitale

Ogni contenuto si basa su solide basi scientifiche, come la teoria dell’attaccamento, la neurobiologia interpersonale e la psicopatologia dello sviluppo. L’obiettivo è promuovere conoscenza e comprensione, affinché ogni genitore possa riscoprire le proprie risorse e diventare “sufficientemente buono” – come suggeriscono i classici della psicologia – senza rincorrere la perfezione.

Un percorso personalizzato e umano

La piattaforma è pensata per adattarsi al ritmo di ogni genitore. Come nel caso di Francesca, mamma di una preadolescente: iscritta per gestire meglio l’uso dei dispositivi digitali in famiglia, viene guidata passo dopo passo verso contenuti rilevanti per la sua situazione. Può rispondere a domande di autovalutazione, accedere a strumenti digitali personalizzati (MyKIT) e, se lo desidera, incontrare gratuitamente online uno specialista per un confronto diretto.

La figura dello psicoterapeuta digitale diventa così un compagno di viaggio, non un’ultima risorsa per casi estremi. Anche chi cerca solo uno scambio leggero, ma mirato, trova uno spazio di ascolto e confronto, libero da giudizi.

Quando può essere utile Genitori inCorso?

Quando può essere utile “Genitori inCorso”? Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione:

Nel genitore:

  • dubbi costanti e confusione dopo la ricerca online
  • Difficoltà comunicative con i figli
  • Sensazione di inefficacia o frustrazione
  • Reazioni emotive intense (rabbia, senso di colpa)

Nel figlio:

  • dipendenza dai dispositivi
  • Reazioni esagerate alla frustrazione
  • Tempo online che invade lo studio o il gioco
  • Incapacità di esprimere le emozioni

La piattaforma non impone tempi né percorsi obbligati. I contenuti sono fruibili quando e dove si vuole, anche pochi minuti alla volta. «Abbiamo usato la metafora del giardiniere – spiega Colombo –: servono cura e attenzione, non scorciatoie. Ma proprio per questo il percorso è flessibile, senza giudizi, e punta a far crescere la consapevolezza giorno dopo giorno».

Genitori inCorso: educare i figli al digitale

Uno degli aspetti più innovativi del progetto è il modo in cui affronta il rapporto tra bambini e tecnologia. «Il digitale non va demonizzato, ma capito», sottolinea Colombo. Il genitore, attraverso “Genitori inCorso”, può diventare un modello di uso equilibrato, imparando a riconoscere i rischi e le opportunità, senza farsi travolgere da messaggi contraddittori.