Le radici antiche di una festività moderna

La celebrazione del Ferragosto affonda le sue radici nell’antica Roma, dove fu istituita nel 18 a.C. da Ottaviano Augusto con il nome di Feriae Augusti. Era una pausa ufficiale dal lavoro agricolo, pensata per onorare le divinità della fertilità e offrire riposo ai lavoratori rurali. Questa festa pagana si intrecciò successivamente con la liturgia cristiana, diventando dal VII secolo anche celebrazione dell’Assunzione di Maria in cielo, fissata al 15 agosto.

Dal fascismo al turismo di massa: la trasformazione sociale del Ferragosto

Durante il ventennio fascista, la festività fu strumento di propaganda sociale. Il regime organizzava le cosiddette gite popolari di Ferragosto. In quel periodo vi erano treni a tariffa ridotta per favorire il turismo tra le classi lavoratrici. Questa politica contribuì a trasformare Ferragosto in un momento collettivo di evasione e villeggiatura, dando inizio alla sua versione contemporanea come “cuore dell’estate italiana”.

Una giornata potenzialmente delicata per i pronto soccorso

Il 15 agosto coincide con una delle settimane più calde dell’anno, periodo in cui il cambiamento climatico acuisce le ondate di calore, mettendo a rischio anziani, pazienti cronici e persone vulnerabili. A questo si somma la chiusura di molti servizi territoriali, lasciando i pronto soccorso come unico presidio attivo.

Secondo i dati raccolti da Messina Medica, durante la settimana di Ferragosto si registrano punte di 200–250 accessi giornalieri nei pronto soccorso, con un aumento significativo dei codici gialli e rossi.

L’emergenza caldo e l’invisibilità dei fragili

L’Ordine dei Medici di Roma ha lanciato più volte appelli per non abbassare la guardia in estate. Le alte temperature estive possono essere responsabili ogni anno di migliaia di decessi evitabili, e Ferragosto si colloca spesso nel cuore delle allerte meteo. I soggetti più a rischio sono gli anziani soli, i senza fissa dimora e i lavoratori esposti all’aperto.

Le misure preventive raccomandate includono il mantenimento dell’idratazione, evitare l’esposizione nelle ore centrali del giorno, e monitorare sintomi come confusione, debolezza o vertigini.

Anche piccoli gesti – come verificare le condizioni di un vicino anziano o offrire acqua a chi vive per strada – possono rafforzare il tessuto di solidarietà.