La filosofia fair play di William Shakespeare si trasferisce sul campo per affrontare il tema fondamentale della transizione etica e il diritto alla gioia e diventa Fair play garden.
Il Fair play garden, laboratorio naturale
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Il Fair play garden è una sorta di laboratorio naturale in cui la coscienza di ognuno può liberarsi senza tema del recondito. Sperimentandosi così nel gioco corretto al servizio della natura. Roberta Maresci lo ha craato nel febbraio 2021. Il Comitato nazionale italiano fair play (associazione benemerita riconosciuta dal Coni), lo ha promosso ed è diventato una start up.
Questo per un crescendo che avrà la sua apoteosi il prossimo 3-4 novembre a Roma. Con appuntamenti al Salone d’Onore del Coni per il premio Fair Play Europeo, galà allo Stadio Domiziano e conferimento Premio Fair Play for Peace al Campidoglio. Qui 40 paesi europei firmeranno il protocollo per la transizione etica. Dunque la condivisione della transizione etica sarà europea sì, ma anche floreale. Come passaggio straordinario per l’affermazione dell’irrinunciabile diritto alla gioia.
Il giardino fair play a Montopoli di Sabina
Cosa è il Giardino Fair Play? Un giardino di 19.600 mq sito nel comune di Montopoli di Sabina, a Rieti. La missione? Rispetto della natura, con riferimento alla transizione ecologica ed etica, il Giardino Fair Play tiene conto dell’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030.
Il Fair Play Garden si propone di proteggere e gestire piante e alberi capaci di fermare la perdita di diversità biologica. Così da dare al green una seconda vita. Soprattutto per quanto concerne la cura del verde domestico, destinato ad essere considerato un rifiuto da eliminare. Senza tener conto di un’affettività e di un circolo virtuoso al servizio della collettività.
Le sezioni:
a) PRENDI e PIANTA: l’angolo del dono verde (plant present) direttamente sito al confine su strada del giardino, dove ci sono piante in regalo da piantare su altri terreni.
b) BANCA VERDE: la Greenbank dove depositare piante, semi e/o alberi. È pensata proprio come un luogo dove conferire il proprio verde (conto) deposito e procedere con una serie di operazioni per mettere in “banca” (al sicuro come fosse una cassetta di sicurezza) la pianta o albero a cui si è affezionati.
c) RSA VERDE: una Residenza assistenziale per tutte le piante anziane, ma anche una sorta di “albergo”, dove lasciare in deposito provvisorio o definitivo sotto forma che si abbandonano in estate (quando si va ad esempio in vacanza) o perché semplicemente posizionate dapprima sul balcone della propria casa poi crescono eccessivamente e invadono uno spazio improprio.
In questo polo green converge anche la natura recuperata, per dargli una seconda vita, contestualizzandola nel paesaggio.
Il 15 ottobre una performance con donazione di un trittico di Mario Calcagnile in pietra leccese ha appunto inaugurato il Giardino, in arte Fair play garden.