Nella bella stagione possono presentarsi problemi legati alle scottature che possono arrecare diversi fastidi a chi ne è colpito. Gli esperti consigliano, pertanto, di prestare molta attenzione al sole per ridurre l’incidenza dei tumori cutanei. Il 95% di questi tumori, infatti, è legato all’esposizione solare mentre un altro 5% è dovuto ad altri fattori. Da qui l’importanza di proteggere la nostra pelle dal sole.
È consigliabile seguire alcune semplici regole per esporsi al sole in sicurezza. Intanto, scegliere indumenti realizzati con tessuti certificati e «creme con alto fattore di protezione riducono il rischio di melanoma e tumori cutanei». Lo afferma Aldo Cuccia, Direttore UOC Dermatologia ospedale Arezzo e Sansepolcro. «Oggi sappiamo che non è difficile fare questo, e le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitare le esposizioni prolungate e nelle ore di massima insolazione. Alcune raccomandazioni sono poco facili da mettere in pratica, soprattutto quando andiamo al mare per una sola giornata».
Imparare a gestire l’esposizione ai raggi solari
Indice dei contenuti
Dobbiamo imparare a gestire la nostra esposizione ai raggi solari attraverso l’applicazione di creme con filtri solari elevati (Fp 30 e 50). Applicazione che deve essere rinnovata ogni due ore se vogliamo prevenire scottature ed eritemi. Inoltre, evitare sempre le esposizioni prolungate.
«Importante è evitare la scottatura – prosegue Cuccia – che si presenta con dolore, pelle arrossata e gonfiore. In dermatologia l’eritema è una ustione solare di primo grado. Proteggersi è fondamentale. Dobbiamo, infatti, impedire il ripetersi di eritemi e scottature perché la pelle, a lungo andare, si ricorda di quanto è successo. E questo può portare ad un aumento della frequenza dei tumori cutanei».
La prevenzione riduce il rischio dei tumori cutanei
La prevenzione è fondamentale. Lo dimostra l’esperienza dell’Australia che per anni è stato il paese con il più alto tasso di tumori della pelle al mondo. Le azioni messe in campo hanno portato ad un cambiamento dei comportamenti mettendo fine all’abitudine di inseguire l’abbronzatura a tutti i costi. Ciò si è tradotto in una riduzione dell’incidenza dei tumori cutanei. Hanno puntato su un cambio culturale rivolgendosi alla fascia di età dell’infanzia e adolescenza. Si sa, difatti, che le ripetute ustioni solari giovanili aumentano la possibilità di avere un melanoma in età adulta.
Ma c’è anche il capitolo che riguarda le persone che al sole sono costrette a starci per lavorare.
«Oggi – aggiunge il dermatologo – abbiamo indumenti e tessuti tecnici che ci aiutano nella protezione solare e che sono raccomandati per chi lavora all’aperto. Si tratta di indumenti che non sono caldi e realizzati in tessuti tecnici certificati per assicurare la protezione dai raggi solari (UPF50)».
Esposizione solare, i consigli per chi assume farmaci
Particolare attenzione deve essere seguita da chi assume farmaci se si vogliono prevenire scottature e macchie.
«In caso di terapia antibiotica, in estate – chiarisce Cuccia – sarebbe il caso di evitare l’esposizione solare. Ci sono anche alcuni farmaci per i quali è sconsigliabile stare al sole. In questo caso sarà il medico che li prescrive a fornire le indicazioni sui comportamenti da seguire. Non sono tantissimi i farmaci che richiedono una precauzione particolare, ma fra quelli a cui prestare attenzione ci sono i medicinali per la cura dell’acne».
Prevenire le macchie e l’invecchiamento cutaneo
Proteggere la pelle anche in città è importante.
«Se si fa attività sportiva – conclude l’esperto – è bene indossare indumenti tecnici certificati. Per quanto riguarda le parti esposte come viso e braccia, si può applicare una crema con protezione dai raggi ultravioletti. Oggi in commercio ci sono molte creme idratanti da giorno che possono assolvere a questo compito. E che ci aiutano a prevenire non solo le macchie, ma anche l’invecchiamento cutaneo. Perché è bene ricordare che più sole prendo più la mia pelle invecchia precocemente».