Il diabete continua a essere una delle patologie croniche più diffuse e sottovalutate in Italia.
Un terzo delle persone affette dalla malattia ignora di esserne colpito. A questi si aggiungono circa 3,5 milioni di italiani in condizione di pre-diabete. Quest’ultimo costituisce un campanello d’allarme che segnala l’urgenza di diagnosi precoci e strategie di prevenzione.
Lo riporta Ansa in base alle dichiarazioni degli esperti della Società Italiana di Diabetologia (SID). Il 18 maggio a Riccione è inoltre previsto il congresso nazionale Panorama Diabete.
Cos’è il diabete: una panoramica clinica
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Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da un’elevata concentrazione di glucosio, ossia zucchero nel sangue. E’ dovuta ad un’alterazione della produzione o dell’efficacia dell’insulina, l’ormone che regola i livelli glicemici.
Esistono tre principali forme della malattia:
Diabete di tipo 1: di origine autoimmune, insorge spesso nell’infanzia o adolescenza e comporta la distruzione delle cellule beta pancreatiche che producono insulina
Tipo 2: legato a fattori genetici e soprattutto ambientali (obesità, sedentarietà, dieta scorretta), rappresenta circa il 90% dei casi ed è in forte crescita.
Diabete gestazionale: si sviluppa durante la gravidanza e può comportare rischi per madre e bambino.
La fase precedente allo sviluppo del diabete conclamato è denominato pre-diabete, in cui i livelli glicemici sono superiori alla norma, ma non ancora tali da diagnosticare il diabete. In questa fase, l’intervento precoce con dieta e attività fisica può prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia.
La situazione diabete in Italia e in Europa
Attualmente, si stima che in Italia vi siano circa 3,9 milioni di persone con diabete, dei quali 2,6 milioni sono over 65. Ma la cifra reale potrebbe essere molto più alta, considerando i casi non diagnosticati. Ogni anno, circa 27.000 persone muoiono in Italia per complicanze correlate.
A livello europeo è stimato che ogni 46 secondi una persona muoia a causa di patologie associate alla patologia.
Costi sociali ed economici
Il peso di questa malattia sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è imponente: 14 miliardi di euro l’anno vengono assorbiti dalla gestione della malattia pari all’8-10% della spesa sanitaria complessiva. Di questi, il 75% è legato a complicanze croniche – renali, cardiovascolari, neurologiche – spesso evitabili con una diagnosi tempestiva e un’assistenza specialistica adeguata
Disparità nelle cure
Solo il 30% dei pazienti riceve una presa in carico adeguata da parte di specialisti diabetologi. Questo si traduce in forti disuguaglianze regionali e in una gestione inadeguata della patologia. L’accesso a programmi diabetologici riduce del 19% la mortalità per tutte le cause.
Prevenzione e screening: la chiave del futuro
Sarebbe opportuno estendere su scala nazionale lo screening del diabete di tipo 1, oggi attivo solo in quattro regioni pilota. La diagnosi precoce può salvare vite e ridurre drasticamente le complicanze a lungo termine.