Saliti a 79 i casi di Dengue in Italia importati dall’estero. Rimangono a cinque gli autoctoni e tra questi il caso zero a Roma per il quale è stato attivato l’isolamento e la disinfestazione delle zanzare nelle zone del XIV Municipio e della Cecchignola.
Dengue, in Honduras 10mila casi ogni anno
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Ma ben fuori dai confini italiani, la Dengue cresce in modo esponenziale: in Honduras si arriva a 10.000 casi ogni anno con soglie di emergenza che stanno raggiungendo livelli allarmanti.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la Dengue rappresenta una minaccia a livello pandemico: con focolai registrati nelle Americhe, in Asia e in Africa.
Dengue, il direttore Nicastri rassicura
Torniamo in Italia, ma senza allarmismi. I casi, infatti, sono sporadici e collegati a viaggi in zone dove è endemica.
A tal proposito, il direttore del Reparto di Malattie Infettive ad alta intensità di cura dell’Istituto Nazionale “Lazzaro Spallanzani”, Emanuele Nicastri rassicura: “Nessun allarme e preoccupazione, la Dengue è una patologia infettiva molto comune in area endemica ma con un rischio molto bassi di complicanze in area non endemica”.
Dengue, che cos’è e dove nasce la malattia?
La prevenzione rimane sempre e in ogni caso l’arma migliore per tutelare la salute. Dunque diventa fondamentale conoscere i possibili rischi che dopo il Covid sono aumentati con la ripresa di viaggi e spostamenti vari.
Conosciuta da oltre due secoli, è presente soprattutto durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America Latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. Negli ultimi annila sua diffusione ha visto un aumento in mote regioni tropicali. In Europa si manifesta soprattutto come malattia di importazione e quindi legato allo spostamento di persone e merci.
Come si trasmette il virus all’uomo?
Di origine virale e causata da quattro virus, la dengue si trasmette all’essere umano attraverso la puntura di zanzara (Aedes albopictus in Europa) che, a sua volta, ha punto una persona infetta. L’uomo, infatti, è il principale ospite del virus. Non esiste quindi un contagio diretto. Il virus circola nel sangue per circa 2-7 giorni.
Dengue, sintomi principali e diagnosi
La malattia provoca febbre alta nei 5-6 giorni dalla puntura di zanzara. La febbre è accompagnata da : forti mal di testa, dolori agli occhi, dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni alla pelle che possono insorgere sulla maggio parte del corpo dopo 3-4 dalla febbre. Nei bambini i sintomi sono spesso assenti.
Di norma la diagnosi si effettua in base ai sintomi. Tuttavia rimane più accurata attraverso la ricerca del virus o degli anticorpi specifici in campioni di sangue.
Il trattamento e la prevenzione del virus
Nella maggior parte dei casi le persone guariscono nell’arco di due settimane. Non esiste un trattamento specifico. Tuttavia sono necessarie delle cure a supporto della completa guarigione: riposo assoluto, farmaci per abbassare la febbre, idratarsi costantemente attraverso liquidi.
In rari casi potrebbe manifestarsi una grave forma di febbre Dengue emorragica o sindrome da shock Dengue, che può averte un decorso letale.
La prima misura preventiva consiste nell’evitare il contatto con le zanzare vettore del virus. Sono, dunque, importanti alcune pratiche come: uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende.
Per ridurre il rischio di epidemie e tutelare i cittadini, è necessario: eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, effettuare campagne di disinfestazione.