L’astensione obbligatoria delle visite ai degenti attuata dal Governo, prevista dalle misure sull’emergenza coronavirus, termina dopo ben due anni. Consentite di nuovo le visite ai ricoverati nelle strutture ospedaliere.
Covid19: le nuove disposizioni del Ministero
Indice dei contenuti
Il 10 Marzo, è stata emanata la Circolare del Ministero della Salute che consente nuovamente la possibilità di assicurare le visite ai pazienti in cura negli ospedali.
Questa novità però prevede delle regole. Difatti potranno accedere nei reparti di degenza solo i “soggetti in possesso di una certificazione verde COVID19, rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione”.
Nel caso in cui un visitatore fosse guarito dal Covid da meno di 6 mesi, dovrà in ogni caso esporre l’esito di un tampone antigenico o tampone molecolare fatto non oltre le 48 ore. Non è consentito nemmeno l’accesso ai soggetti che sono in possesso di un Green Pass di base ottenuto solo con il tampone. Nel dettaglio, questa regola vale anche per consentire le visite nelle Rsa.
Inoltre la legge prevede che le visite avranno la durata di 45 minuti, un tempo breve ma necessario per garantire sostegno e vicinanza ai cari in cura negli ospedali. In questi anni, infatti, tanti pazienti ospedalizzati hanno dovuto affrontare momenti difficili, in solitudine, privati di un qualsiasi contatto.
Il supporto dei familiari e dei cari è di fondamentale importanza per il benessere psico-fisico di chi soffre. Ogni persona ricoverata in ospedale o nelle case di cura ha bisogno della vicinanza di un volto amico e di un sorriso per riuscire ad affrontare meglio la degenza.
Non basta solo esibire il Green Pass di base
Con questa nuova legge sembrerebbe essere tornati alla normalità. In Italia si osserva un calo dei contagi rispetto alla situazione iniziale ma comunque bisogna rimanere in allerta e restare in una situazione di equilibrio. Le regole varate durante la pandemia Covid19 non possono essere ignorate, bensì dovranno continuare ad essere adottate le stessa misure indette durante l’epidemia.
Per arginare possibili complicanze in situazioni così delicate e per tutelare i malati, si dovrà continuare ad osservare le seguenti norme:
- indossare obbligatoriamente la mascherina FFP2;
- igienizzare accuratamente le mani con gel alcolico o con acqua e sapone;
- rispettare quanto il più possibile il distanziamento dal paziente ricoverato.
I dubbi e le certezze relativi ai vaccini covid
A proposito di vaccini covid, come è noto, la vaccinazione è un farmaco che permette al nostro sistema immunitario di produrre cellule specializzate al riconoscimento ed eliminazione degli antigeni estranei.
Questo accade anche nei casi del coronavirus. Il problema però è che il virus in questione negli ultimi due anni ha subito numerose mutazioni.
Per questi motivi fino ad oggi, negli ospedali e nelle Rsa erano state prese misure di sicurezza molto rigide. Secondo la comunità scientifica, il punto è che il vaccino può limitare i sintomi del virus ma non ne accerta l’immunità.
Per conoscere altri dettagli sui vaccini anti-covid, ti suggeriamo la lettura della seguente pagina.
Claudia Chiapparino