Da oltre un lustro O2&Cie Urgence BPCO, Associazione francese di pazienti, dà vita al “TourBPCO sous assistance respiratoire”. Si tratta di una corsa ciclistica a cui partecipano anche i soggetti affetti da BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva, una malattia cronica dei polmoni. Essa è caratterizzata da un’ostruzione delle vie aeree che ostacola la normale capacità respiratoria del soggetto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera la malattia una delle emergenze a livello mondiale. Infatti, è la terza causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e i tumori, e la quinta causa di disabilità.
L’importanza dell’attività fisica per gestire la malattia
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Per diffondere l’importanza di conoscere, prevenire e gestire la patologia è stata organizzata una corsa ciclistica su diversi percorsi in Francia e in Svizzera.
Scopo della manifestazione è quello di rendere tutti consapevoli dei benefici dello sport e del mantenimento di una buona condizione fisica. E anche del ricondizionamento fisico in caso di collasso dell’apparato respiratorio in particolare.
«La nostra mission è quella di far vivere il paziente al meglio. Di offrire un’assistenza globale, che non lo limiti e che gli consenta di gestire la sua malattia a casa come fuori. Per questo siamo felici di offrire il nostro contributo alla O2&Cie Urgence BPCO, fornendo l’assistenza respiratoria a Philippe Poncet”, dichiara Christian Quaggia, Corporate Marketing Director di Vivisol.
L’attività fisica può giocare un ruolo fondamentale
Sono oltre 30 milioni gli europei colpiti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, di cui oltre 3,5 milioni in Italia. I principali fattori di rischio nei paesi industrializzati sono il fumo di tabacco, l’inquinamento atmosferico e l’esposizione professionale a fumi e polveri.
Le persone che ne sono affette presentano fiato corto, tosse, catarro, frequenti infezioni respiratorie e hanno un’aspettativa di vita piuttosto ridotta. In queste condizioni, anche semplici attività come camminare o salire diventano impegnative. Ma proprio l’attività fisica può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione della malattia.
«È importante che i giovani sappiano che mantenersi in forma e attivi, senza fumare, riduce il rischio di sviluppare questa malattia. Una volta ricevuta la diagnosi, l’attività fisica – anche se moderata – può aiutare a rallentare la progressione della malattia. E a migliorare la qualità di vita dei pazienti», afferma Riccardo Drigo, ex primario di pneumologia dell’ospedale di Montebelluna Terme.
100 chilometri fra Svizzera a Francia per conoscere la BPCO
Philippe Poncet, leader dell’associazione O2&Cie Urgence BPCO, partecipa alla corsa con assistenza respiratoria. È affiancato da molti ciclisti di fama internazionale, fra i quali Claudio Chiappucci, due volte secondo al Giro di Francia e al Giro d’Italia.
Poncet e Chiappucci hanno corso insieme la tappa tra Saint-Lary-Soulan e Lourdes. Questa comprende la salita del Col d’Aspin, un passo di prima categoria del Tour de France e i suoi interminabili 12 chilometri. Comprende anche quella fra Aigle e Annemasse, un percorso di circa 100 chilometri fra Svizzera a Francia. L’anno scorso, Chiappucci aveva affrontato con Poncet il passo dello Stelvio.
«Sono orgoglioso di contribuire a diffondere le informazioni sulla malattia e far capire come lo sport possa fare la sua parte per aiutare questi pazienti. Philippe Poncet è un esempio di determinazione ed è stato capace di costruire intorno alla malattia una corsa ciclistica di tutto rispetto», dice Claudio Chiappucci.