Collegio Reumatologi Italiani

In Italia, i pazienti reumatologici sono oltre 5,5 milioni. Essi vivono una quotidianità complessa e spesso devono fronteggiare diverse patologie. La reumatologia ha, così, bisogno di un impulso, di nuova linfa, nuove progettualità e nuove collaborazioni multidisciplinari. Per questi motivi, il Collegio Reumatologi Italiani – CReI ha lanciato la sua Roadmap 23-24. Si tratta di un piano di lavoro per giungere preparati al prossimo Congresso Nazionale del 2024.

«Il lavoro che abbiamo sviluppato come CReI in questi anni ci fa dire che è nato un nuovo Collegio», ha sottolineato la presidente Daniela Marotto. «Senza mai dimenticare quanto fatto in passato vuole esprimere un forte rinnovamento della comunità dei reumatologi italiani e che coincide con una mission chiara. Non lasciare fuori nessuno, nè pazienti ne specialisti, e rendere tutti i reumatologi italiani protagonisti attivi nell’ambito delle cure e della prevenzione».

Collegio Reumatologi Italiani, lanciato il CReI Awards

Il Collegio ha deciso di lanciare in questi giorni il suo CReI Awards. Si tratta di un premio che si rivolge a tutte le professioni sanitarie e che intende selezionare le migliori progettualità nell’ambito della reumatologia.

Gli Awards prevedono quattro categorie all’interno delle quali possono essere sottomesse le progettualità:

  • Project of the Year;
  • Best Innovative project;
  • poi Best content integrated project;
  • Best project KPIs Management.

Le progettualità saranno condivise e sviluppate in collaborazione con il Direttivo CReI e selezionate e premiate in occasione del Congresso CReI 2024. Caratteristiche e modalità di partecipazione agli Awards sono visibili direttamente al sito del Collegio dei Reumatologi.

Uno studio sull’utilizzo dei nutraceutici in reumatologia

CReI sta sviluppando progettualità complesse con altre società scientifiche, nella logica di una presa in carico di pazienti, cittadini e bisogni. Il Coordinatore Scientifico del Collegio, Patrizia Amato, ha dichiarato, pertanto: «Questo ci sta portando a creare un meccanismo di rete che non coinvolge solo reumatologi. Nell’ambito del food stiamo quotidianamente ricevendo richieste dai nostri pazienti che sono desiderosi di comprendere come comportarsi nell’ambito della nutrizione. Ed ecco dunque la nostra collaborazione con l’ISS che porterà alla pubblicazione di un primo studio sull’utilizzo dei nutraceutici in reumatologia».

Collegio Reumatologi Italiani: analisi e obiettivi

Il Collegio si impegnerà per produrre una serie di analisi specifiche dirette a fotografare e identificare le argomentazioni sanitarie, scientifiche, organizzative e culturali. Esse riguardano le differenti problematiche fisico-biologiche legate al genere e connesse alle patologie reumatologiche.

In particolare, CReI svilupperà progettualità nei seguenti ambiti:

  • Rischio cardio-vascolare femminile (dove è già in via di sviluppo una carta del rischio che riguarda i diversi farmaci);
  • Infertilità maschile (esistono infatti farmaci in reumatologia con un profilo alto di influenza sulla fertilità);
  • Analisi delle differenze di genere nei momenti diagnostici e prognostici nel’artrosi (con avvio di studi di metabolomica in grado di cogliere disfunzioni metaboliche come azioni di prevenzione primaria).

Road-Map 23-24, la multidisciplinarietà al centro

La Road-Map 23-24 si pone come obiettivo quello di essere un soggetto attivo nell’ambito della formazione, della cura, della terapia e dell’assistenza.

Cercherà «di rappresentare al meglio e con azioni profondamente aperte ed inclusive tutti i colleghi reumatologi», ha aggiunto Daniela Marotto. «Anche con queste progettualità siamo certi di poter dare un volto nuovo, ringiovanito, dinamico alla reumatologia italiana, facilitando la pratica clinica dei colleghi. E creando valore sul territorio, sostenendo i tanti giovani che stanno ponendo la loro crescita professionale al servizio dei cittadini e del Sistema Sanitario Nazionale».