La Società Italiana di Neurologia (SIN) si è soffermata sull’importanza della prevenzione neurologica anche durante il periodo estivo. Per questo motivo ha reso noto cinque consigli per mantenere il cervello in salute durante le vacanze. Si tratta di una sorta di vademecum che si inserisce nel quadro più ampio della Strategia Italiana per la “Salute del Cervello 2024–2031”. La strategia che si ispira al principio One Brain, One Health, che riconosce la relazione tra salute cerebrale, salute mentale, ambiente e società.  

Fondamentale proteggere il cervello anche in vacanza

Secondo il presidente della SIN Alessandro Padovani, le malattie del cervello «hanno lo stesso diritto di protezione e cura lungo tutto l’arco della vita. Ciò in ogni contesto e stagione, a prescindere che si tratti di patologie neurologiche o psichiatriche, croniche o acute, nei bambini così come negli anziani. Perché la salute del cervello è connessa alla salute nella sua accezione più ampia che include le persone, le comunità, gli animali, l’ambiente. Proprio per questo deve essere difeso e sostenuto durante le vacanze».

Anche nei momenti di relax è, dunque, fondamentale proteggere il cervello da fattori di rischio spesso sottovalutati, come stress, disidratazione, isolamento sociale o eccessi alimentari.

I primi due punti del vademecum predisposto dalla SIN

Il vademecum predisposto dalla SIN per la salute del cervello in vacanza si sviluppa in cinque punti. Ecco i primi due:

1 – Idratazione e alimentazione neuroprotettiva. Seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi, come l’olio d’oliva. Evitare eccessi di alcol e cibi ultra-processati, evitando pasti abbondanti soprattutto la sera tardi. L’idratazione è cruciale per il metabolismo cerebrale e la termoregolazione, così come una dieta a basso contenuto di zuccheri e grassi animali riduce la neuroinfiammazione.

2 – Sonno regolare e di qualità. Il sonno è un processo attivo di rigenerazione neuronale. Anche in vacanza è bene mantenere una routine regolare e dormire almeno 7-8 ore per notte. Il sonno favorisce il benessere neuronale, la memoria, la plasticità sinaptica e la stabilità emotiva. Uno studio pubblicato nel 2024 dall’University College London ha evidenziato che il sonno profondo, in particolare quello a onde lente, migliora la memoria episodica. Ed anche la velocità psicomotoria già dal giorno successivo.

Attività fisica e relazioni sociali, altri due consigli della SIN

La Società Italiana di Neurologia riporta nel vademecum altri importanti consigli, alcuni sull’attività fisica quotidiana. “Camminate, nuoto o escursioni stimolano la neurogenesi e migliorano il flusso sanguigno cerebrale. L’attività aerobica è associata a una riduzione del rischio di demenza e depressione. Camminare, nuotare o andare in bicicletta, anche solo 30 minuti al giorno, può ridurre il rischio di decadimento cognitivo fino al 30%. Inoltre – prosegue la SINuna sola sessione di esercizio può migliorare le funzioni cognitive e l’umore per oltre 24 ore”.

Fondamentale la stimolazione cognitiva e relazioni sociali. Leggere, giocare, conversare, esplorare nuovi luoghi o imparare qualcosa di nuovo sono attività che rafforzano la riserva cognitiva e la plasticità neuronale. Le interazioni sociali sono importanti per la salute mentale poiché la proteggono da depressione e declino cognitivo. La stimolazione mentale regolare e le relazioni sociali attive rafforzano la riserva cognitiva, riducendo il rischio di Alzheimer e altre demenze.

Gestione dello stress e protezione dai traumi

Il quinto punto del vademecum si sofferma sulle tecniche di rilassamento come mindfulness, respirazione profonda che aiutano a regolare il cortisolo, l’ormone dello stress.

In vacanza, attenzione anche alla sicurezza: proteggere il capo durante attività sportive e prevenire cadute è essenziale. Nel 2024, oltre 16 milioni di italiani hanno riportato disturbi psicologici di media o grave entità, con un aumento del 6% rispetto al 2022. La prevenzione dello stress è quindi una priorità anche in vacanza. Evitare luoghi troppo affollati e soprattutto non mettersi in viaggio nei giorni di maggiore traffico.

Popolazione globale e salute del cervello

Secondo un recente studio pubblicato su “The Lancet Neurology” con il contributo dell’OMS, circa il 43% della popolazione globale convive con una condizione neurologica. Tra questi ictus, demenza, epilessia, emicrania cronica e neuropatie.

In Italia, oltre il 10% delle famiglie ha almeno un componente affetto da una malattia mentale o una malattia neurologica. Il costo sociale è stimato in 87 miliardi di euro l’anno. Questi numeri rendono evidente la necessità di promuovere la prevenzione e la salute del cervello anche nei periodi di apparente benessere, come le vacanze estive.