Cromosomi

Molti tumori sono caratterizzati da un numero anomalo di cromosomi. Le cellule tumorali, infatti, presentano un numero di cromosomi diverso da tutte le altre e questo sembra essere il loro punto di forza.

Alcuni ricercatori dell’Università di Yale hanno condotto uno studio sulle linee cellulari di alcuni tumori, quali il melanoma, il tumore dello stomaco e delle ovaie. I risultati hanno evidenziato che, eliminando i cromosomi sovrannumerari, si può bloccare la crescita delle cellule tumorali.

È risaputo che le anomalie cromosomiche provocano gravi conseguenze e molto spesso sono incompatibili con la vita. Nei tumori, invece, l’anomalia non solo è frequente, ma potrebbe essere vantaggiosa per la proliferazione della cellula cancerosa. Difatti, sulle porzioni anomale di cromosomi sono presenti geni (uno in particolare, MDM4) che spengono i meccanismi di difesa dell’organismo contro le cellule tumorali.

Anomalie cromosomiche nelle cellule cancerose

L’anomalia molecolare delle cellule tumorali, l’aneuploidia, è da tempo considerata un potenziale bersaglio terapeutico. Sappiamo che in condizioni normali le cellule possiedono 23 coppie di cromosomi, mentre in condizioni anomale il numero può variare.

«In condizioni di normalità, nella pelle o nel tessuto polmonare, ad esempio, il 99,9% delle cellule avrà il giusto numero di cromosomi. Sappiamo da oltre cento anni che quasi tutti i tumori sono aneuploidi», ha dichiarato Jason Sheltzer, Yale School of Medicine e autore senior dello studio.

Il numero anomalo di cromosomi, dunque, consente alle cellule tumorali di proliferare e sfuggire alla difesa dell’organismo. Questa caratteristica, presente in circa il 90% delle cellule tumorali, se colpita, potrebbe fermare la malattia.

Lo studio, pubblicato su Science, potrebbe aprire a nuove terapie target che colpiscono proprio i cromosomi extra delle cellule cancerose.

Rimuovere i cromosomi in più con una nuova tecnica

I ricercatori hanno utilizzato la tecnica di editing genetico Crispr per rimuovere dalle cellule i cromosomi sovrannumerari. Hanno potuto osservare che le cellule tumorali private degli specifici cromosomi smettevano di proliferare. 

Nonostante si fosse a conoscenza da tempo dell’aneuploidia dei tumori, finora non era chiaro il ruolo svolto dai cromosomi in più nello sviluppo del cancro. «Per molto tempo abbiamo potuto osservare l’aneuploidia, ma non manipolarla. In questo studio, abbiamo utilizzato la tecnica di ingegneria genetica Crispr per eliminare interi cromosomi dalle cellule tumorali. Essere in grado di manipolare i cromosomi aneuploidi in questo modo porterà a una maggiore comprensione del loro funzionamento», ha affermato Sheltzer. 

«Questi risultati ci dicono che l’aneuploidia può potenzialmente funzionare come bersaglio terapeutico per il cancro. Quasi tutti i tumori sono aneuploidi. Se si dispone di un modo per colpire selettivamente quelle cellule aneuploidi, si potrebbe, in teoria, essere in grado di colpire il cancro».

Bloccare i tumori partendo dall’aneuploidia

Oltre all’editing genetico, potrebbero esserci altri modi per bloccare i tumori partendo dall’aneuploidia. Un esempio è costituito da un gene che codifica sul cromosoma 1, chiamato UCK2 fondamentale per attivare alcuni farmaci.

Le cellule che hanno una copia extra del cromosoma 1 sono più sensibili a quei farmaci rispetto a quelle che hanno le normali due copie. La sovraespressione del gene UCK2 potrebbe, quindi, rappresentare un idoneo target terapeutico.