Assistenza sanitaria

Assistere un familiare malato o non autosufficiente è un gesto di amore quotidiano, ma comporta un prezzo altissimo: la salute di chi cura. Una nuova survey dell’Istituto Superiore di Sanità mostra che quattro caregiver su dieci sviluppano malattie croniche che prima non avevano, spesso multiple. Il fenomeno colpisce soprattutto le donne, in particolare le più giovani, e mette in luce un problema di salute pubblica che richiede interventi mirati.

Come incide il caregiving sulla salute fisica e mentale di chi assiste?

Quali sono i risultati principali della ricerca?

La survey, condotta su 2033 persone (di cui l’83% donne), rivela che il 41% dei caregiver ha sviluppato nuove malattie croniche. In due casi su tre non si tratta di una sola patologia, ma di due o più.

I disturbi più frequenti sono psichiatrici, muscolo-scheletrici, cardiovascolari e gastrointestinali. Questo significa che il peso del caregiving si traduce in ansia, depressione, dolori articolari, problemi cardiaci e disturbi digestivi.

A complicare il quadro c’è la tendenza dei caregiver a trascurare la propria salute: molti rinunciano a visite mediche o ricoveri per dedicarsi interamente alla cura del familiare.

Perché le donne sono più esposte?

Secondo Elena Ortona, direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere dell’Iss, le donne si fanno carico in misura preponderante dell’assistenza familiare. Questo avviene sia per ragioni culturali sia per dinamiche familiari consolidate.

Il risultato è che il loro impegno, costante e spesso gravoso, genera un impatto diretto sulla salute fisica e psicologica. Le donne caregiver sono quindi più esposte a sviluppare malattie croniche rispetto agli uomini.

Le più colpite risultano le donne giovani, che si trovano a conciliare la cura dei familiari con lavoro, figli e impegni personali.

Quali sono le principali malattie croniche sviluppate dai caregiver?

I dati Iss mostrano una distribuzione chiara dei disturbi:

Categoria di malattiaFrequenza tra i caregiver
Disturbi psichiatrici (ansia, depressione, stress)Molto alta
Disturbi muscolo-scheletrici (mal di schiena, artrosi, dolori diffusi)Alta
Malattie cardiovascolari (ipertensione, aritmie)Rilevante
Disturbi gastrointestinali (ulcere, coliti, gastrite cronica)Significativa

Questi dati confermano che il caregiving non è solo un impegno emotivo, ma un fattore di rischio concreto per la salute fisica.

Caregiver sotto stress: qual è il ruolo delle disuguaglianze di genere?

Lo studio evidenzia che le disuguaglianze di genere generano nuove disuguaglianze di salute. Se le donne sono più coinvolte nell’assistenza familiare, anche le conseguenze sulla loro salute si amplificano.

Non si tratta solo di una questione individuale. Le disparità diventano un problema collettivo, perché influenzano la distribuzione dei carichi di cura nella società.

Per questo gli esperti chiedono che le politiche socio-sanitarie tengano conto delle differenze di sesso e genere, progettando interventi di sostegno mirati.

Caregiver sotto stress: quali rinunce fanno i caregiver?

Uno degli aspetti più gravi emersi dall’indagine è la rinuncia all’autocura. Molti caregiver rinunciano a visite mediche, controlli o ricoveri per non lasciare soli i propri assistiti.

Questa scelta, spesso forzata, peggiora ulteriormente lo stato di salute, creando un circolo vizioso: più si trascurano i segnali del corpo, più aumenta il rischio di sviluppare patologie gravi.

Caregiver sotto stress: che cosa dicono gli esperti?

Elena Ortona sottolinea che è fondamentale integrare la prospettiva di genere nelle politiche di sostegno ai caregiver. Non basta riconoscere il loro ruolo: servono misure di prevenzione e programmi di supporto che tengano conto delle differenze tra uomini e donne.

Marina Petrini, responsabile scientifica del convegno Iss, ha ricordato l’importanza del medico di base come figura centrale nella prevenzione e nella promozione della salute dei caregiver. Altre azioni includono la mappatura dei servizi disponibili sul territorio, la diffusione delle buone pratiche già sperimentate e l’offerta di strumenti di autocura per gestire lo stress psicologico.

Caregiver sotto stress: quali politiche servono per sostenere i caregiver?

Gli esperti chiedono politiche mirate che riconoscano formalmente il ruolo dei caregiver familiari. Tra le proposte:

  • agevolazioni sul lavoro per chi assiste familiari non autosufficienti;
  • programmi di sostegno psicologico dedicati;
  • percorsi di formazione su come gestire lo stress e preservare la propria salute;
  • maggiore integrazione con i servizi sanitari di base.

L’obiettivo è garantire non solo il benessere dei pazienti, ma anche quello di chi se ne prende cura.

Qual è il valore della prospettiva di genere nella medicina?

La medicina di genere non riguarda solo le differenze biologiche tra uomini e donne, ma anche l’impatto sociale, culturale ed economico sullo stato di salute.

Applicare questa prospettiva significa riconoscere che uomini e donne non vivono le stesse condizioni di cura, non hanno lo stesso accesso ai servizi e non affrontano allo stesso modo le conseguenze psicologiche e fisiche.

Nel caso dei caregiver, la prospettiva di genere aiuta a comprendere perché le donne siano più colpite e come sia possibile ridurre queste disuguaglianze.

Caregiver sotto stress: una questione di salute pubblica

Il caregiving familiare è spesso invisibile nelle statistiche, ma ha un impatto enorme sul sistema sanitario e sulla società. Quando i caregiver si ammalano, aumentano i costi per la sanità e diminuisce la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.

Riconoscere e proteggere la salute dei caregiver non è quindi un atto di solidarietà individuale, ma una strategia di salute pubblica che riguarda tutti.

Quali sono le prospettive future?

Gli esperti dell’Iss sottolineano che la promozione della salute dei caregiver deve passare da azioni concrete e integrate. Serve una rete di sostegno che coinvolga istituzioni, medici di base, servizi territoriali e comunità.

La sfida è costruire politiche di welfare capaci di riconoscere il valore sociale del caregiving e allo stesso tempo di tutelare chi lo svolge.

FAQ

Quanti caregiver sviluppano malattie croniche?
Il 41%, secondo la survey Iss.

Quali sono le patologie più frequenti?
Disturbi psichiatrici, muscolo-scheletrici, cardiovascolari e gastrointestinali.

Perché le donne sono più colpite?
Perché si fanno carico in misura maggiore del lavoro di cura e devono conciliarlo con altri impegni, subendo uno stress più elevato.

Quali rinunce fanno i caregiver?
Molti rinunciano a visite mediche e controlli, peggiorando la loro salute.

Che cosa chiedono gli esperti?
Politiche socio-sanitarie che tengano conto delle differenze di genere e offrano sostegno concreto ai caregiver.