I casi di cancro alla faringe e altri tumori testa-collo sono triplicati negli ultimi 30 anni per colpa del virus Hpv. Il dato emerge dal Congresso mondiale della International Federation of Head and Neck Oncologic Societies, che si sta tenendo a Roma proprio in questi giorni. Per la prima volta l’evento è ospitato dall’Italia e sono presenti circa 1.500 esperti.
In Italia “il 40% di questi casi è riconducibile all’infezione da Hpv. Da qui l’importanza della vaccinazione, in grado di eliminare i carcinomi Hpv correlati. L’immunizzazione è offerta gratuitamente dal Ssn dal 2008 a ragazze e ragazzi dagli 11 anni. Ma se consideriamo tutti i tumori della testa e del collo, oltre il 70% è causato da fumo e alcol, e quando la malattia è individuata in fase precoce, le possibilità di guarigione variano dal 75% al 100%“. A spiegarlo all’Ansa è il presidente del Congresso Giuseppe Spriano, responsabile dell’Otorinolaringoiatria all’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Al congresso si parla anche di nuove terapie, che coinvolgono la chirurgia robotica come la radioterapia (oggi sempre più personalizzata), per arrivare fino all’adroterapia, che utilizza radiazioni di precisione e diverse da quelle tradizionali.
Cancro alla faringe e tumori testa-collo, serve un intervento
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Serve un intervento immediato per frenare la crescita dei tumori testa-collo ed in particolare del cancro alla faringe causato da Hpv. Si tratta infatti un fattore di rischio prevenibile con il vaccino. L’infezione da Papilloma virus umano avviene per via sessuale.
I tumori della testa e del collo sono il 17% di tutte le neoplasie, a livello mondiale. E le cause possono essere molteplici: oltre al virus Hpv, ci sono anche il fumo e l’alcol; nonché l’esposizione ad amianto. Dei tumori orofaringei, il più frequente è quello alla tonsilla.
Con le vaccinazioni anti-Hpv, però, la riduzione d’incidenza sarà comunque lenta e solo dopo il 2060, secondo gli oncologi, si potrà assistere a una sensibile diminuzione. Ecco perché serve intervenire subito, per dare inizio a questa difficile sfida.
Tumori testa-collo: i campanelli d’allarme
La diagnosi di un tumore testa-collo, compreso il cancro alla faringe, di solito avviene quando la neoplasia è già in fase avanzata. Questo soprattutto perché i sintomi vengono sottovalutati: dolore alla lingua, bruciore o lesioni nel cavo orale, abbassamento della voce, mal di gola, deglutizione dolorosa o gonfiore al collo. Si tratta invece di sintomi da non sottovalutare e, se si presentano per oltre tre settimane, bisogna andare dall’otorinolaringoiatra per una visita.
Oggi circa il 40% dei pazienti con una diagnosi in fase avanzata, effettua l’immunoterapia: essa consente di ottenere una sopravvivenza a lungo termine. Con la chirurgia robotica, invece, si possono evitare gli interventi mutilanti e tutelare la qualità di vita.