Da oggi, 16 maggio, è possibile presentare domanda di ammissione al Bando Fare Ricerca della Regione Lazio. Il bando, che era stato presentato i primi di maggio, prevede lo sblocco di 70 milioni di euro in 7 anni; si tratta di 10 milioni all’anno della Programmazione regionale FSE + 2021-2027.
Il bando destina anche 2.000 euro in più ogni anno per le ricercatrici e i ricercatori della regione. Si tratta di “contributi premiali per i ricercatori e assegnisti di ricerca per rafforzarne la condizione professionale e potenziare il sistema della ricerca del Lazio“. Tali fondi vogliono rappresentare un supporto economico al fine di “incentivare la quantità e la qualità di pubblicazioni a carattere scientifico, riconoscendo nel lavoro di pubblicazione un indicatore del valore aggiunto della funzione del ricercatore“. Chiunque potrà accedere: ricercatori di enti ed organismi di ricerca nazionali pubblici e privati; università statali e non statali riconosciute. Prevista una riserva del 50% per la componente femminile delle candidature.
Sul sito della Regione Lazio è disponibile la modulistica per fare domanda e tutte le informazioni sui criteri di assegnazione del contributo.
Bando Fare Ricerca e non solo, c’è anche la scuola
Oltre al bando Fare Ricerca, la Regione Lazio ha recentemente attivato a Roma anche il Lazio Digital ITS Academy. Si tratta di 11 mesi di didattica in laboratorio con 4 mesi di stage in azienda per gli studenti che frequentano gli istituti tecnici superiori”.
“Un bellissimo esempio di come gli Istituti Tecnici Superiori possono accompagnare i giovani nel percorso di formazione per acquisire nuove competenze, in questo caso nel settore IT, sviluppo software e digitale e allo stesso tempo garantire a questi ragazzi uno sbocco occupazionale sicuro“. A parlare è Claudio Di Berardino, che nei giorni scorsi ha partecipato all’iniziativa organizzata presso l’università La Sapienza di Roma per la nascita del nuovo ITS. “Siamo orgogliosi di aver avviato, come Regione, un percorso di riforma attraverso bandi pubblici per aumentare, potenziare e diversificare l’offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori. Porterà alla creazione di nuove Fondazioni ITS e nuovi percorsi nell’ambito di quelle esistenti per raggiungere una copertura su tutto il territorio regionale. Le nuove fondazioni sono state oggetto di confronto con le parti sociali e con le attuali fondazioni.
Queste scuole di eccellenza a alta specializzazione tecnologica si sono dimostrate particolarmente vincenti sia per gli studenti, che acquisiscono un bagaglio di conoscenze e competenze di alto livello e immediatamente spendibili sul mercato del lavoro, sia per le imprese che riescono a soddisfare il fabbisogno di personale con particolari profili professionali“.