La famosa attrice Angelina Jolie ha fatto visita ai bambini ucraini ricoverati al Bambino Gesù di Roma in seguito al conflitto con la Russia, che sta devastando il loro Paese.
“Secondo l’UNICEF – scrive l’ospedale pediatrico su Facebook, ringraziando l’attrice per la visita – più della metà dei bambini ucraini sono sfollati nel Paese o sono fuggiti a causa delle conseguenze devastanti della guerra sulle loro vite. Secondo quanto riferito, sono circa 2 milioni quelli fuggiti fuori dal Paese e almeno 2,5 milioni quelli che vivono sfollati”.
Sono circa 110 i bambini ucraini presi in carico dall’ospedale pediatrico dall’inizio della guerra, di cui 24 ancora ricoverati.
“Sto pregando per la fine della guerra – ha commentato Jolie – Questo è l’unico modo per fermare la sofferenza e la fuga dalle zone del conflitto. È orribile vedere bambini che ne pagano il prezzo, in vite perse, salute danneggiata e traumi”.
Emergenza Ucraina, i bambini pagano il prezzo più alto
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Questo fine settimana un team medico composto da personale di Ares 118 e Ospedale Bambino Gesù (tre medici e un infermiere), partirà alla volta del confine con l’Ucraina per prestare soccorso ai profughi. Il team resterà nella zona di guerra per almeno una settimana. Lo scopo è verificare le condizioni dei pazienti da trasferire.
I bambini ucraini sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto del conflitto. Tantissimi tra i più grandi, sebbene ancora minorenni, stanno imbracciando le armi per difendere il paese dall’invasione. Perdendo una fase dell’adolescenza che non tornerà mai più. Così come i più piccoli, che ricorderanno per sempre i traumi fisici e psicologici della guerra: la sofferenza, le mutilazioni, le ferite, i disagi, la paura di morire sotto le bombe loro e la propria famiglia, il dolore di chi è già rimasto orfano e solo. La fuga in mezzo al freddo – per chi ci riesce – in un Paese mai visto, per ricominciare tutto da zero.
Sono 148 i bambini ucraini già deceduti nel conflitto, 232 quelli feriti. La stima è arrivata da Kiev pochi giorni fa; l’ha riferita Lyudmila Denisova, commissario per i Diritti umani al parlamento ucraino. E si tratta di un numero che purtroppo è destinato a salire.
Come aiutare i bambini ucraini arrivati in Italia
In Italia sarebbero arrivati già circa 30mila bambini ucraini, non tutti accompagnati da genitori o parenti. I servizi sociali non possono affidare direttamente alle famiglie i minorenni, ma bisogna passare per la questura e il tribunale.
Affido temporaneo bambini ucraini – In caso i bambini non siano arrivati con i genitori e non sia possibile affidarli in via temporanea ad adulti perché non riconosciuti come tutori legali o ritenuti non affidabili, il tribunale nominerà un tutore legale. Questa figura potrà anche essere scelta da un elenco apposito di volontari, costituito da persone con specifici requisiti di ordine pratico e morale contenuti nelle linee guida redatte dal Garante per i diritti dell’infanzia.