Per il benessere di grandi e piccini è necessario dormire bene. Spesso accade, però, che bambini e adolescenti dormano poco e male. I disturbi del sonno veri e propri sono sempre più diffusi e spesso sottovalutati, con conseguenze su crescita, apprendimento, umore e benessere generale.

«Gli studi confermano che il sonno è essenziale per il corretto sviluppo cerebrale, la memoria, la regolazione emotiva e il rafforzamento del sistema immunitario». Così gli esperti Simri, Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili, affiliata alla Società Italiana di Pediatria. Purtroppo, «il 20-30% dei bambini sotto i due anni e il 15% dei bambini con più di 2 anni soffre di insonnia. Il 12% dei bambini in età prescolare russa abitualmente, un problema spesso sottovalutato. La privazione di sonno negli adolescenti è in aumento, spesso a causa dell’uso di dispositivi elettronici nelle ore serali. Solo il 15% dorme le 8-10 ore raccomandate».

Il sonno è un elemento fondamentale per la salute di tutti

La mancanza di un riposo ottimale ha conseguenze pesanti: difficoltà di concentrazione, irritabilità, calo delle prestazioni scolastiche. Non si deve sottovalutare il rischio di sovrappeso e, nel lungo periodo, problemi cardiovascolari e metabolici.

Il sonno è un elemento fondamentale per la salute dei bambini e degli adolescenti, ma ancora troppo spesso viene sottovalutato. Bisogna sensibilizzare genitori e operatori sanitari «sull’importanza di un riposo adeguato, perché dormire bene significa crescere meglio». afferma il presidente Simri Stefania La Grutta.

«Sfatare i falsi miti sul sonno è essenziale per migliorare le abitudini e la qualità del riposo». Così Luana Nosetti, responsabile dei Corsi di Formazione Teorico-Pratici sui Disturbi Respiratori del sonno della Simri. «Troppo spesso credenze errate portano a comportamenti che penalizzano il benessere dei bambini. Il nostro obiettivo è fornire informazioni chiare e basate sulle evidenze scientifiche».

Cinque regole d’oro per un sonno di qualità

1. Spegnere gli schermi almeno un’ora prima di dormire: la luce blu inibisce la produzione di melatonina, rendendo più difficile addormentarsi.
2. Andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana: la regolarità aiuta il corpo a stabilizzare il ritmo circadiano.
3. Creare una routine serale rilassante: leggere un libro, abbassare le luci e favorire un ambiente tranquillo.
4. Ascoltare musica rilassante prima di dormire: melodie dolci e suoni naturali possono favorire il rilassamento.
5. Garantire un ambiente sicuro per il sonno dei neonati. Il lettino deve essere privo di oggetti, avere un materasso rigido e il bambino deve dormire a pancia in su.

I falsi miti sul sonno, ecco i primi

• “Se recupero nel weekend, posso dormire poco in settimana”. Falso. Il debito di sonno non si annulla dormendo di più nei fine settimana. Il corpo ha bisogno di un ritmo costante.

• “Il russare nei bambini è solo un fastidio”. Falso. Russare più di tre volte a settimana per almeno tre mesi è una patologia da non sottovalutare. Può essere anche il segnale di apnee ostruttive del sonno. È un disturbo che va monitorato perché può aumentare il rischio di malattie cardiache, comportamentali e di accrescimento.

• “Gli adolescenti sono pigri se vanno a dormire tardi” → Falso! Il loro orologio biologico si sposta naturalmente in avanti, rendendo più difficile addormentarsi presto. Tuttavia, la scuola e gli impegni mattutini li costringono a dormire meno. La maggior parte dorme meno di 7 ore a notte accumulando debiti di ore di sonno.

Falsi miti e abitudini da abbandonare

• “Usare il cellulare prima di dormire non incide sul sonno”. Falso. La luce blu riduce la produzione di melatonina e rende più difficile addormentarsi.

• “Saltare il pisolino aiuta i bambini a dormire meglio di notte”. Falso. I bambini piccoli hanno bisogno di sonnellini per evitare stanchezza eccessiva ed eccitazione, che rendono più difficile l’addormentamento la sera. • “Mangiare cioccolato o bere bevande energetiche la sera non influisce sul sonno”. Falso. Caffeina ed energy drink possono rimanere in circolo per ore, disturbando il riposo notturno.
• “Lasciare piangere un bambino lo abitua a dormire”. Falso. Il sonno sereno si costruisce con una routine rassicurante, non con il pianto prolungato.
• “Se un bambino si sveglia spesso di notte, significa che ha già riposato abbastanza”. Falso. I risvegli notturni possono essere segno di problemi del sonno.

Giornata Mondiale del Sonno 2025

Venerdì 14 marzo, ricorre la Giornata Mondiale del Sonno 2025, che ha come slogan “Fai della salute del sonno una priorità”. Per questa occasione, la Simri rende noto che: • “Fare sport intenso prima di dormire aiuta il sonno”. Falso. L’attività fisica è utile, ma va evitata nelle 2-3 ore precedenti l’addormentamento perché accentua lo stato di veglia. Ed anche la frequenza cardiaca e il livello degli ormoni dello stress.
• Un bambino che ha apnee nel sonno o ha dormito poco o male, il giorno dopo si addormenta a scuola. Falso. Molti bambini, a differenza degli adulti o degli adolescenti, non si addormentano quando sono stanchi. Diventano, però, irritabili e iperattivi e spesso vengono scambiati per bambini con problemi comportamentali.

Le ore di sonno raccomandate per bambini e adolescenti

Neonati (0-3 mesi) 14-17 ore.
Lattanti (4-12 mesi) 12-16 ore (inclusi i sonnellini).
Bambini (1-2 anni) 11-14 ore (inclusi i sonnellini).
Prescolari (3-5 anni) 10-13 ore (inclusi i sonnellini).
Scolari (6-12 anni) 9-12 ore.
Adolescenti (13-18 anni) 8-10 ore.