La Società Italiana Pediatria (SIP) ha fatto il punto sui rischi di contrarre malattie legate all’aumento delle temperature. Infatti, il cambiamento climatico che si sta verificando a livello globale, sta modificando in Europa l’insorgenza di malattie infettive, in particolare quelle trasmesse da vettori.
L’Italia è interessata a queste modifiche legate all’ambiente a causa della posizione a ponte tra Nord Africa ed Europa.
«Il clima umido, le lunghe stagionalità calde hanno aumentato la presenza delle zanzare, come la zanzara tigre». A parlare è Vania Giacomet, professore associato di pediatria, Università degli Studi di Milano, e direttore Unità operativa di Pediatria Infettivologica Ospedale Sacco. «In Italia – continua Giacomet – nell’ultimo anno c’è stato un aumento delle uova di zanzara tigre superiore alla media degli ultimi 5 anni. Nel nostro Paese si registra anche un aumento del rischio di diffusione di virus trasmessi dalle zanzare e di malattie tipiche delle zone umide».
Aumento temperature: numeri delle infezioni in Europa
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Di grande aiuto si rivelano oggi i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Nel 2022, si sono registrati in Europa 1112 casi di West Nile acquisiti localmente in 11 Paesi e 92 decessi. In Italia, nello stesso anno, sono stati 723 i casi di infezione e 51 i decessi. Per quanto riguarda invece i casi di Dengue, da gennaio 2023 a oggi nel nostro Paese si registrano 261 casi confermati.
In Europa, secondo il Centro, si sono osservati aumenti di casi di arbovirosi, malattie virali trasmesse da vettori artropodi, come le zanzare e le zecche. Il problema è legato all’aumento delle temperature. Anche per questo motivo rivestono importanza le sorveglianze speciali, coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in collaborazione con il Ministero della Salute. Alle sorveglianze sono sottoposte anche arbovirosi come Zika, Usutu, Encefalite da zecca (TBE) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.
Virus stagionali o perenni? Mai abbassare la guardia
Sono stagionali i virus legati ai vettori o con la complicità dei cambiamenti climatici ci accompagneranno per tutto l’anno? «Al momento – dichiara Giacomet – i virus legati ai vettori sono ancora soggetti ad una certa stagionalità. Non sappiamo come saranno i dati nelle prossime stagioni qualora persistano le ondate anomale di temperature elevate anche in autunno».
La stagionalità, dunque, rimane, ma è da tenere sotto osservazione.
La protezione da adottare per i più piccoli
Per proteggersi e proteggere i bambini da queste malattie infettive causate dalle zanzare secondo Giacomet «sono necessari formazione e aggiornamento da parte del personale sanitario». Ma anche l’attuazione di misure di protezione e prevenzione come l’eliminazione delle fonti di acqua stagnante, l’utilizzo di zanzariere nelle zone più a rischio. Se si vogliono evitare le zecche, invece, è necessaria la pulizia del sottobosco e lo sfalcio dei prati.
«Per poche di queste malattie – aggiunge l’esperta – abbiamo a disposizione dei vaccini come per la TBE e recentemente per la Dengue».
Per i bambini devono essere utilizzati repellenti a seconda dell’età. Usare, inoltre, vestiti a manica lunga e di colore chiaro, soprattutto di sera e in caso di passeggiate nel bosco.