“La nuova Amministrazione di Aprilia, che mi onoro di guidare, segna una svolta nella politica ambientale di tutela dei cittadini e della loro salute”. A parlare è il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, che interviene sul tema dell’amianto e sulla cosiddetta Cava dei Veleni, discarica abusiva in cui negli anni è stato scaricato di tutto.
Sulla questione specifica della discarica abusiva di Aprilia, a suo tempo ubicata in Via Corta, già sequestrata nel 2017, il fatto stesso che a distanza di 6 anni non ci siano ancora le bonifiche, rende necessaria una più incisiva azione sinergica di tutte le istituzioni, territoriali, regionali e nazionali.
L’ONA, a suo tempo, aveva segnalato che nel PNRR vi fosse una assenza di progettualità per quanto riguarda i siti dismessi e le cave, e per le discariche abusive; per le quali, invece, i fondi europei sarebbero stati fondamentali. L’ONA ha chiesto al Governo Meloni che si destinino parte dei fondi del PNRR alle bonifiche di questi siti, magari attraverso una rimodulazione dei progetti, alla quale lavora il Ministro Fitto, di intesa con l’Europa.
Amianto e altri veleni: Aprilia si prepara alle bonifiche
Indice dei contenuti
“Nel rispetto delle numerose sentenze, che si sono susseguite in questi decenni, auspico che il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto sia una conquista che non necessiti di azioni giudiziarie; ma soprattutto costituiremo gli strumenti tecnici e tecnico amministrativi per far bonificare i siti contaminati. La stessa Cava dei Veleni, a suo tempo segnalata dall’ONA e dai cittadini, deve essere al più presto messa in sicurezza, in piena collaborazione con l’associazione e con l’avv. Ezio Bonanni” – conclude il sindaco.
Già nei primi mesi del 2000, e ancora a tutt’oggi, si susseguono le iniziative sociali, ma anche giudiziarie dell’ONA e dell’avv. Bonanni, per ottenere il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto, nei numerosi siti di Aprilia. Anche dopo un quarto di secolo, nonostante le centinaia di sentenze, che hanno confermato le tesi dell’avv. Bonanni e dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ci sono ancora siti da bonificare e veleni da rimuovere.
Ora arriva dal sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, nonché dal consigliere Vincenzo La Pegna, un nuovo impulso e sostegno per vincere finalmente la battaglia contro l’amianto e altri veleni.
“Aprilia e il resto del Lazio non possono essere dimenticati e lasciati soli: la politica ambientale è prima di tutto europea e nazionale. I Comuni vanno sostenuti, e in particolare i Sindaci che sono i soggetti di prossimità con i cittadini” – dichiara La Pegna. Il consigliere comunale (Fratelli d’Italia) fa parte della maggioranza ed è presidente della commissione Lavori Pubblici del Comune di Aprilia. “Perciò le richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto della bonifica dei diversi siti, anche i c.d. siti orfani (che possono rientrare nel PNRR), è una priorità che è sostenuta dall’amministrazione Comunale e dal Sindaco in persona“.
La cava dei veleni di Aprilia, ma non solo
Ancora nessuna bonifica alla “cava di veleni”, la discarica abusiva in via Corta ad Aprilia, scoperta e sequestrata nel 2017. A distanza di sei anni ancora non è stato messo in sicurezza il pericoloso sito in cui erano stati sversati e interrati illegalmente rifiuti. Crescono però, di giorno in giorno, i timori dei residenti dato che, dalle rilevazioni effettuate durante l’operazione condotta in quegli anni dalla Polizia Stradale di Aprilia e coordinata dalla Dda di Roma, qui venivano sversati rifiuti di varia natura, da cui esalavano fumi pericolosi.
Il caso della “cava dei veleni” non è però l’unico sito che deve essere bonificato. Sono infatti diverse le vecchie discariche presenti sul territorio che ancora non sono state bonificate, in alcuni casi risalenti addirittura a quarant’anni fa. Continuano così il rischio di danni ambientali e quello per la salute dei cittadini.
Un recente esempio dei pericoli che corre la popolazione si è avuto con l’incendio che è divampato, a febbraio scorso, all’ex Freddindustria di Aprilia. Tuttavia, già tre anni prima, l’Ona con l’avv. Bonanni, il consigliere La Pegna e il luogotenente della Guardia di Finanza Vincenzo Chiocca, avevano segnalato la possibile presenza nella struttura di amianto e il pericolo per la popolazione.
Amianto e altri veleni, Bonanni: “Accelerare le bonifiche”
L’amianto è un terribile cancerogeno e può causare gravi patologie, le cosiddette malattie asbesto correlate. Tra queste il mesotelioma, il tumore al polmone, alla laringe e altre neoplasie.
“Si continua a morire di malattie asbesto correlate” – afferma l’avvocato Bonanni. “Almeno 7mila persone sono morte nell’ultimo anno. Eppure, la politica tace e le istituzioni sono assenti.
Servono misure adeguate e tempestive per far fronte all’emergenza e per accelerare le bonifiche sul territorio. Infatti la messa in sicurezza dei siti contaminati, da amianto o da altri agenti cancerogeni, è l’unico modo per eliminare il rischio di esposizione; e quindi tutelare la salute dei cittadini.
“Dove c’è l’amianto, ci sono malattie e morte, perciò, anche in questo caso, deve valere il principio di precauzione. Non è più tempo di parlare – conclude Bonanni – Bisogna agire al più presto, per liberare Aprilia dal pericolo e dall’incuria, così come tutta l’Italia”.
L’ONA ha elaborato un’App amianto da cui risultano i siti contaminati, e su cui è possibile segnalarne degli altri. Tutti possono contattare l’associazione per chiedere informazioni al numero verde 800.034.294.