L’Osservatorio Demenze dell’ISS rivela un forte squilibrio tra Nord e Sud nella distribuzione di Rsa e Centri Diurni per l’assistenza alle persone con Alzheimer. Il Sud ha un quarto delle strutture del Nord. I centri esistenti, compresi i Cdcd, Centri disturbi cognitivi e demenze, presentano una grande variabilità interregionale e una serie di criticità. È quanto emerge da un sondaggio condotto nel 2023/24. I dati sono stati presentati di recente nell’ambito del convegno “I Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze e la gestione integrata della demenza”.

Dal sondaggio condotto su 3607 Rsa e 1084 Centri Diurni, emerge che al Centro vi sono 1.5 Rsa e Centri Diurni in meno rispetto al Nord. Mentre al Sud e nelle Isole questo valore è circa 4 volte inferiore rispetto all’Italia del Nord.

Il sondaggio su Rsa e Cdcd per persone con Alzheimer, i numeri

Per quanto riguarda i Centri diurni, il valore per macro-area varia da 699 persone con demenza per ogni CD nel Nord. Al Centro il valore si assesta a 1.108 e nel Sud e nelle Isole a 3.145.

Per le Rsa, il rapporto è di una ogni 224 casi di demenza al Nord, una ogni 332 al Centro e una ogni 884 al Sud. 

Solo il 25% degli ospiti con demenza in una Rsa accede a un modulo/nucleo Alzheimer. Inoltre, il 9.1% dei 450 Cdcd ha solo il medico, il 15.1% ha solo un medico e un infermiere.

Il 24.7% è aperto un solo giorno a settimana, il 35.3% non ha né uno psicologo né un neuropsicologo. Il 47.1 % ha uno psicologo/neuropsicologo strutturato, il 23.3% ha tempi di attesa per la prima visita superiore a 3 mesi.

Il 17.1% non offre Tac/Rm direttamente o in convenzione.

Il 75% delle persone con demenza non è inserita in un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta).

Demenze, un tema fondamentale per la salute pubblica

«Il tema delle demenze – afferma il presidente dell’ISS Rocco Bellantoneè fondamentale per la salute pubblica, per le sue implicazioni non soltanto cliniche. Basti pensare che interessa direttamente circa il 10% della popolazione italiana tra persone con problemi cognitivi (demenza e Mild-Cognitive Impairment) e loro familiari. Ha un costo annuo complessivo di 23,6 miliardi di euro di cui il 63% a carico delle famiglie. Questi dati, insieme a tutto il lavoro dell’Osservatorio Demenze, sono un’utile bussola per i decisori politici nell’elaborazione delle strategie per affrontare il problema».

«L’imminente immissione in commercio dei nuovi farmaci per l’Alzheimer creerà, allo stato attuale, una ulteriore profonda diseguaglianza in termini di accesso e mantenimento delle cure». Così Nicola Vanacore, responsabile dell’Osservatorio Demenze dell’ISS. «La diseguaglianza interesserà il 10% dei pazienti candidati al trattamento e richiederà un impegno notevole di risorse umane e strutturali. Il restante 90% dei pazienti, pertanto, non potrà essere trattato. Mi auguro un adeguato finanziamento del Piano Nazionale Demenze vigente».

Il lavoro dell’Osservatorio nell’ambito del Fondo Alzheimer e Demenze

Il Fondo per l’Alzheimer e le Demenze finanzia progetti regionali che potenziano la corrente offerta sanitaria. Ha una risorsa economica di 15 milioni di euro per il 2026.

Nell’ambito del Fondo Alzheimer e Demenze 2024-2026 l’Osservatorio demenze dell’ISS è attualmente impegnato in 8 specifiche attività. Tra queste:

•         “Disseminazione ed implementazione della linea guida “Diagnosi e trattamento di demenza e Mild Cognitive Impairment” in tutte le Regioni e Province Autonome.

•          Aggiornamento del Piano Nazionale Demenze vigente secondo la metodologia richiesta dall’OMS.

•          Aggiornamento dei documenti di indirizzo elaborati dal tavolo permanente sulle demenze, e redazione di nuovi documenti di approfondimento su ambiti clinici ed organizzativi.    

•          Definizione ed implementazione di un piano nazionale di formazione dei professionisti sociosanitari e di informazione-formazione per i caregiver. Coinvolgimento di tutte le associazioni dei familiari dei pazienti e tutti i referenti della formazione delle Regioni e Province Autonome.

•          Attività di promozione di strategie e programmi per la prevenzione primaria e secondaria mirate alla riduzione del numero di casi evitabili di demenza.  

•          Definizione ed implementazione di un sistema di indicatori nazionali per il monitoraggio della rete dei servizi.

•          Definizione ed implementazione di un sistema di indicatori nazionali per il monitoraggio dei PDTA dedicati alle demenze.