Una ricerca pubblicata su JAMA Dermatology ha rivelato un potenziale collegamento tra l’uso della pillola contraccettiva e una forma di calvizie nota come alopecia fibrosante frontale (FFA). Questo disturbo cutaneo, estremamente severo, è caratterizzato da infiammazione, cicatrici e perdita irreversibile dei capelli. Dalla sua prima descrizione nel 1994, il numero di casi di FFA, che colpisce prevalentemente le donne, è in costante aumento. Tale tendenza ha portato scienziati e clinici a ipotizzare che la malattia possa avere cause sia ambientali sia genetiche

L’ alopecia fibrosante frontale

L’alopecia fibrosante frontale provoca la distruzione dei follicoli piliferi, portando a una perdita di capelli permanente

L’alopecia fibrosante frontale è un tipo di alopecia cicatriziale che provoca la distruzione dei follicoli piliferi, portando a una perdita di capelli permanente, principalmente lungo l’attaccatura frontale dei capelli e le tempie. I sintomi includono arrossamento, desquamazione e la presenza di capelli spezzati nella zona affetta. Può colpire anche altre parti del corpo come le sopracciglia e, in alcuni casi, i peli pubici.

La causa esatta della FFA non è completamente compresa, ma si ritiene che possa essere multifattoriale. Coinvolge cioè componenti genetiche, ormonali e ambientali. Alcuni studi suggeriscono un legame con l’uso di cosmetici o prodotti per la cura della pelle contenenti ingredienti potenzialmente irritanti. Inoltre, è stata osservata una correlazione con la diminuzione dell’attività del recettore PPAR-γ, che influisce sul metabolismo dei lipidi e sulla differenziazione delle cellule sebacee, portando a infiammazioni e cicatrici.

Quanto alla sua prevalenza globale, non è ben definita, ma studi recenti indicano un aumento dei casi in tutto il mondo. 

Trattamenti

Non esiste una cura definitiva per l’alopecia fibrosante frontale, ma vari trattamenti possono aiutare a gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia. Questi includono farmaci anti-infiammatori e immunosoppressori come l’idrossiclorochina, i corticosteroidi e il doxycycline. Altri trattamenti emergenti includono il plasma ricco di piastrine (PRP), la fototerapia e gli inibitori del recettore PPAR-γ. È cruciale iniziare il trattamento il prima possibile per stabilizzare la malattia e promuovere la ricrescita dei capelli.

Curiosità sulla condizione

La FFA è stata inizialmente descritta nel 1994 dal dermatologo australiano Kossard come una forma di alopecia cicatriziale prevalentemente nelle donne postmenopausali.

Recentemente, è stata osservata anche in pazienti più giovani. Cosa che suggerisce o una potenziale variazione nell’età di insorgenza.

La condizione piò coesistere con altre forme di perdita di capelli, come l’alopecia androgenetica, la forma di calvizie più diffusa.

Nuove scoperte sulla causa genetica della alopecia frontale fibrosante e il suo legame con la contraccezione orale

Lo studio, condotto da Dr. Tuntas Rayinda e guidato dal dermatologo Christos Tziotzios, consulente e docente dell’Istituto di Dermatologia St. John di Londra, e dal Prof. Michael Simpson del Dipartimento di Genetica Medica e Molecolare, si basa sulla ricerca precedente del team che ha identificato mutazioni all’interno di determinati geni che aumentano il rischio di sviluppare FFA. Uno di questi è il gene CYP1B1, un gene che codifica per un enzima metabolico responsabile del metabolismo degli ormoni.

Un’indagine su donne con FFA ha scoperto che coloro che avevano una versione specifica del gene CYP1B1 avevano maggiori probabilità di sviluppare la condizione quando avevano anche assunto contraccettivi orali. I dati sono stati raccolti da donne con FFA nel Regno Unito tra luglio 2015 e settembre 2017, che sono stati confrontati con donne che non avevano FFA dal Biobank del Regno Unito. Questo sostiene i modelli esistenti sullo sviluppo della FFA, che deriva da una combinazione di fattori genetici e ambientali.

Speranze future

Oltre a migliorare la nostra comprensione dei fattori genetici e ambientali combinati che guidano la FFA, gli autori sperano che questi risultati possano essere applicati per ridurre al minimo il rischio di sviluppo della malattia. Il team di ricercatori sta ora lavorando allo sviluppo e alla diffusione di un test genetico di questo tipo in modo più ampio.

 «Il nostro studio è il primo studio sull’interazione gene-ambiente mai condotto sulla alopecia frontale fibrosante (FFA), una condizione infiammatoria e cicatriziale lichenoidi che colpisce quasi esclusivamente le donne. In precedenza abbiamo identificato variazioni causali in un gene correlato al metabolismo degli ormoni, che conferisce suscettibilità a questa malattia sempre più comune e altamente angosciante».

«Abbiamo ora dimostrato il contributo della contraccezione orale alla manifestazione della malattia tramite interazione gene-ambiente. Siamo molto grati a tutti i nostri medici di riferimento nel Regno Unito, a tutto il personale clinico e di ricerca, ai nostri pazienti e alla British Skin Foundation per il sostegno finanziario al nostro lavoro». Questo il commento di Tziotzios.

Fonti 

Tuntas Rayinda et al, Interazione Gene-Ambiente tra CYP1B1 e Contraccezione Orale nella Alopecia Frontale Fibrosante, JAMA Dermatology