UN TERZO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE È ALLERGICO. IN ITALIA AUMENTANO I CASI TRA BAMBINI E ADULTI. GLI ESPERTI INDICANO NEL MICROBIOTA UN NUOVO FRONTE DI RICERCA E CURA.
Allergie epidemia: perché si parla di emergenza globale?
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Allergie epidemia: le allergie non sono più una condizione rara o limitata a pochi soggetti predisposti. Oggi rappresentano una vera e propria epidemia mondiale. Secondo i dati presentati al congresso della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), oltre un terzo della popolazione soffre di almeno una forma allergica.
In Italia, la situazione è simile al quadro internazionale. Tra i bambini, l’asma colpisce circa il 10%, le allergie alimentari il 6-8% e le malattie cutanee allergiche il 10%. Negli adulti, i numeri non sono meno preoccupanti: il 5% soffre di asma, il 3% di allergie alimentari, il 10% di dermatiti e fino al 20% di rinite allergica. A questi si aggiungono le reazioni ai farmaci, che costituiscono circa il 10% delle segnalazioni di eventi avversi, e le allergie al veleno di imenotteri, che interessano il 3% della popolazione.
Il dato più allarmante è che il 30% delle persone presenta più di una malattia allergica contemporaneamente. Inoltre, sempre più spesso le allergie compaiono in età adulta o addirittura nell’anziano, complicando diagnosi e cure.
Allergie epidemia: che cos’è un’allergia?
L’allergia è una risposta eccessiva e anomala del sistema immunitario a sostanze di per sé innocue, chiamate allergeni. Questi possono essere alimenti, pollini, acari, peli di animali, farmaci o veleni di insetti.
In condizioni normali, il sistema immunitario distingue ciò che è pericoloso da ciò che è innocuo. Nelle persone allergiche, invece, riconosce l’allergene come una minaccia e scatena una reazione sproporzionata. Questa risposta può manifestarsi con sintomi lievi, come prurito e rinite, ma anche con quadri gravi come crisi d’asma o shock anafilattico.
Un ruolo chiave è svolto dalle immunoglobuline E (IgE), anticorpi che si legano agli allergeni e attivano cellule come mastociti e basofili, liberando sostanze infiammatorie tra cui l’istamina. Proprio le IgE rappresentano il principale marker utilizzato in laboratorio per la diagnosi delle allergie.
Come si misurano le allergie?
Il primo passo diagnostico è rappresentato dalla visita allergologica e dall’anamnesi accurata, seguita da test specifici.
Tra gli strumenti tradizionali vi sono i prick test, che valutano la reazione cutanea a estratti di allergeni, e il dosaggio delle IgE specifiche nel sangue. Questi esami permettono di identificare a quali sostanze un individuo è sensibilizzato.
Negli ultimi anni si è diffusa la diagnostica molecolare, che consente di individuare le singole molecole allergeniche responsabili della reazione. Il test Alex2, per esempio, analizza oltre 280 allergeni contemporaneamente, tra estratti e componenti molecolari, e misura le IgE totali e specifiche con grande precisione. Questo approccio aiuta a distinguere tra sensibilizzazioni “vere” e reazioni crociate, migliorando la personalizzazione delle terapie e dei consigli dietetici.
Perché le allergie sono in aumento?
L’aumento delle allergie negli ultimi decenni è stato spiegato da diversi fattori. La cosiddetta “ipotesi igienica” suggerisce che la riduzione delle infezioni infantili e dell’esposizione a microbi abbia reso il sistema immunitario meno allenato, favorendo risposte anomale agli allergeni.
L’inquinamento atmosferico, le modifiche della dieta e l’uso diffuso di antibiotici hanno alterato gli equilibri biologici, amplificando il rischio. Inoltre, l’allungamento della vita porta con sé nuovi problemi: con l’età il sistema immunitario cambia, un fenomeno noto come immunosenescenza, che può aumentare la probabilità di risposte allergiche.
Che ruolo ha il microbiota nelle allergie?
Il microbiota è l’insieme dei microrganismi che vivono nel nostro corpo, soprattutto nell’intestino, ma anche sulla pelle e nelle vie respiratorie. Questi batteri, virus e funghi “buoni” svolgono funzioni essenziali: aiutano la digestione, producono vitamine e dialogano con il sistema immunitario.
Negli ultimi anni si è scoperto che un microbiota in equilibrio favorisce la tolleranza immunologica, cioè la capacità di non reagire in modo eccessivo a stimoli innocui come gli allergeni. Al contrario, una riduzione della biodiversità microbica – spesso causata da antibiotici, dieta povera di fibre o vita urbana – può aumentare il rischio di allergie.
Studi recenti hanno mostrato che la presenza di batteri specifici nell’infanzia, come i Bifidobatteri e i Lactobacilli, è associata a una minore incidenza di asma e dermatite atopica. Interventi con probiotici e prebiotici, o modifiche dietetiche volte ad arricchire la flora intestinale, rappresentano oggi una delle strategie più promettenti per la prevenzione delle allergie.
Quali prospettive future indicano gli esperti?
Secondo gli allergologi, comprendere il ruolo del microbiota apre nuove possibilità terapeutiche. Diete personalizzate, integrazione di probiotici e prebiotici, trapianto di microbiota e strategie di medicina di precisione potrebbero diventare strumenti fondamentali nei prossimi anni.
Accanto a queste innovazioni, resta centrale l’educazione del paziente e l’accesso a test diagnostici avanzati come l’analisi molecolare. Solo una diagnosi accurata consente di individuare le cause reali dei sintomi, evitando restrizioni inutili e terapie inefficaci.
Tabella. Numeri chiave delle allergie epidemia in Italia
Malattia allergica | Bambini (%) | Adulti (%) |
---|---|---|
Asma | 10 | 5 |
Allergie alimentari | 6-8 | 3 |
Allergie cutanee | 10 | 10 |
Rinite allergica | – | 15-20 |
Reazioni a farmaci | – | 10 |
Allergie a imenotteri | – | 3 |
FAQ
Che cos’è un’allergia?
È una risposta anomala del sistema immunitario a sostanze innocue, come pollini o alimenti, che vengono percepite come pericolose.
Come si fa la diagnosi?
Attraverso test cutanei, dosaggio delle IgE specifiche e, nei casi più complessi, con test molecolari avanzati come Alex2.
Perché i bambini sono più colpiti?
Il sistema immunitario è in fase di sviluppo e più esposto a squilibri. Inoltre, il microbiota nei primi anni di vita è particolarmente influente.
Il microbiota può prevenire le allergie?
Le ricerche indicano che un microbiota ricco e vario protegge dal rischio allergico. Probiotici e dieta equilibrata sono strumenti utili, ma non risolutivi.
Si può guarire da un’allergia?
Alcune allergie, come quelle alimentari nei bambini, possono regredire. In altri casi, la terapia consiste nel controllo dei sintomi e nell’immunoterapia specifica.