Ok ai fondi Psa, la misura di sostegno in favore delle aziende e degli operatori che hanno subìto un danno dal diffondersi della peste suina africana. La Conferenza Stato-Regioni ha infatti espresso parere favorevole per elargire gli aiuti a coloro che hanno lamentato un danno economico dall’epidemia dei mesi scorsi.
Fondi Psa, come funziona il rimborso
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A spiegare come funzionerà la misura di sostegno con i fondi Psa, è l’assessora all’Agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati. “Le risorse stanziate e disponibili sono 25 milioni di euro provengono dal Fondo nazionale per il sostegno della filiera suinicola. Si tratta di una somma importante che permetterà alle quattro regioni dove sono stati registrati casi di Psa – Lazio, Piemonte, Liguria e Abruzzo – di attenuare i danni subiti a causa delle misure che, anche nel nostro territorio, sono state adottate“.
Per le aziende di allevamento suino è previsto il rimborso del 100% del danno subito; per gli operatori della filiera di trasformazione, invece, il tetto massimo è dell’80% del danno stimato.
“Siamo particolarmente soddisfatti come Regione che la Conferenza abbia accolto le richieste avanzate dal Lazio, che ha visto coinvolti in prima persona me e il Presidente Nicola Zingaretti, e dalle altre Regioni, – continua Onorati – La peste suina ha provocato ingenti danni che è giusto riparare, offrendo un giusto ristoro alle aziende e agli allevatori”. Nel Lazio le province colpite sono state quelle di Roma e di Rieti.
Peste suina, di cosa si tratta?
La peste suina è una malattia virale che colpisce soltanto suini e cinghiali. Non si tratta di una zoonosi, pertanto non è trasmissibile all’uomo, ma è altamente contagiosa e spesso letale per gli animali. Causa gravi danni nei territori colpiti dall’epidemia.
Il 28 giugno scorso il dott. Angelo Ferrari, commissario straordinario alla peste suina africana, ha emanato un’ordinanza contenente tutte le indicazioni per l’attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della Psa.