La giunta della Regione Lazio ha approvato un piano di recupero per le liste di attesa. Una manovra da 48 milioni di euro per recuperare le prestazioni chirurgiche, specialistiche ambulatoriali e di screening oncologico che erano rimaste in sospeso a causa della pandemia da Covid-19. A spiegare i dettagli del piano è stato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, durante una conferenza stampa.
Solo per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, stanziati 28 milioni di euro per recuperare 684.890 prestazioni sull’intero territorio regionale; in prevalenza si tratta delle prestazioni richieste:
- visita cardiologica;
- visita oculistica;
- spirometria;
- ecografia internistica;
- ecocolordoppler vascolare;
- endoscopia digestiva;
- PET
Per la PET – tomografia a emissione di positroni – esame molto importante per l’oncologia, è previsto un mini-piano interno da 7.500 prestazioni; con esse “di fatto – ha spiegato l’assessore – viene esaurita l’intera platea di richieste“.
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, da recuperare ci sono quelli di natura differita (non urgenti): il Lazio ha previsto oltre 18mila prestazioni extra, di cui 15.725 in strutture pubbliche e 3.300 in strutture private accreditate. Sul fronte degli screening oncologici, ci sono invece da recuperare 430mila prestazioni complessive tra cervice uterina, mammella e colon retto; una accelerazione in questo caso potrà esserci anche grazie all’utilizzo delle nuove modalità di prenotazione online e in farmacia.
Liste di attesa, recupero nel pubblico e nel privato
Le liste di attesa saranno accorciate utilizzando sia il sistema sanitario pubblico regionale, sia le strutture pubbliche accreditate. Per quanto riguarda le strutture pubbliche, saranno riconosciute al personale sanitario prestazioni aggiuntive e ci sarà l’estensione oraria fino alle 22:00 nei giorni feriali; sarà inoltre possibile eseguire gli esami anche il sabato e la domenica mattina. Per quanto riguarda le strutture private accreditate, invece, il budget verrà rendicontato all’esito dei risultati raggiunti.
“Tale piano – ha dichiarato D’Amato – si inserisce in un quadro di forti investimenti per la sanità pubblica e per l’ammodernamento del parco tecnologico e della rete di prossimità che sono previsti nella missione 6 del PNRR. Il Lazio è la prima regione ad aver promosso le gare europee, che sono finora cinque, ma anche ad aver aggiudicato una gara importante che è quella che del rinnovo del parco tecnologico degli acceleratori lineari: è un sistema che sta correndo molto; questo in un momento in cui il virus sta rialzando la testa. Non vi sono per ora criticità nella rete ospedaliera, ma rinnovo l’invito all’uso delle mascherine anche al chiuso perché abbiamo avuto un rialzo dei casi del 50% in una settimana“.
“Questo piano – ha aggiunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è dedicato alle persone che aspettano e che sono preoccupate. Il messaggio che vogliamo mandare è che ci stiamo impegnando per risolvere o ridurre di molto il problema”.