Sono in aumento in modo significativo le diagnosi di diabete di tipo 2 nei bambini e negli adolescenti, un tempo eccezionali. L’allarme arriva dagli specialisti del settore che evidenziano anche una crescita dei casi di diabete di tipo 1 in età pediatrica. È l’IRCCS Meyer di Firenze a richiamare l’attenzione sul diabete pediatrico, patologia che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.
Diabete pediatrico: in aumento i casi di diabete di tipo 2
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La diabetologia pediatrica dell’ospedale fiorentino segue oggi circa 1.400 pazienti tra 0 e 18 anni, di cui 800 affetti da diabete di tipo 1. A cambiare rapidamente è, invece, il quadro del tipo 2: i casi, un tempo rarissimi, sono raddoppiati in soli tre anni.
«Registriamo un aumento costante — spiega Lorenzo Lenzi, responsabile ff della Diabetologia del Meyer — conseguenza di stili di vita sempre più sedentari. E anche di scelte alimentari poco sane». Sono 50 i bambini e i ragazzi attualmente in cura per diabete di tipo 2. In questi casi, gli approcci terapeutici sono anzitutto educativi e solo in seconda battuta farmacologici.
La terapia con le infusioni di teplizumab
Sono già 2 i pazienti trattati con successo all’IRCCS fiorentino con le infusioni di teplizumab. Si tratta di un anticorpo monoclonale che permette di ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1. L’anticorpo agisce sul sistema immunitario e rallenta la distruzione delle cellule beta. Il diabete mellito di tipo 1 inizia mesi, anni, prima della comparsa dei sintomi tipici dell’esordio della malattia. Nel sangue, infatti, si ritrovano anticorpi che sono espressione dell’aggressione autoimmune che l’organismo attua verso le cellule del pancreas che producono insulina (cellule beta). Sono circa 80 i bambini monitorati dalla Diabetologia per valutarne l’eligibilità al trattamento.
Fin dal 2009, la Diabetologia del Meyer ha studiato e raccolto una casistica di bambini e adolescenti positivi agli anticorpi anti beta cellula. Da questo archivio vengono individuati i soggetti che rispondevano ai criteri per il trattamento con teplizumab.
Prevenzione e formazione: in campo le scuole e le famiglie
Il Meyer è in prima linea anche nella prevenzione. Negli ultimi 5 anni, seimila insegnanti sono stati formati alla gestione di alunni con diabete. Sono, invece, oltre 150 i bambini e i ragazzi, a volte con l’intera famiglia, che ogni anno partecipano ai campi scuola. Lo scorso anno ne sono stati organizzati 10 sul territorio regionale, tra quelli per nuclei familiari con i bambini più piccoli e quelli per adolescenti e preadolescenti. Sono buone occasioni per imparare, con l’aiuto di medici e psicologi – ma anche di tutor adolescenti formati allo scopo – a gestire questa patologia cronica. Ed anche a superare i problemi di convivenza. Una educazione che è impartita con il contatto con la natura, che favorisce la promozione di stili di vita salutari e attivi.
Il diabete nel bambino, sintomi e consigli
Il diabete tipo 1 è una forma di diabete dovuta alla distruzione delle cellule del pancreas che producono l’insulina. Tra i sintomi di esordio ricorrono:
- Urinare spesso (poliuria).
- Bere più del solito (polidipsia).
- Svegliarsi di notte per bere e urinare.
- Riprenda a bagnare il letto (enuresi).
- Aver più fame del solito (polifagia).
- Dimagrire.
- Mostrare stanchezza e meno energie (astenia).
- Possibile presenza di infezioni nell’area genitale a causa della perdita di zucchero con le urine.
Nel bambino piccolo, un segno caratteristico del diabete pediatrico è la scarsa tenuta del pannolino per la poliuria, ma anche la voracità nel prendere il biberon (sete). E, inoltre, l’arresto della crescita.
In presenza di questi sintomi è importante intervenire subito, anche un giorno di attesa può essere troppo. Se non possiamo contattare immediatamente il pediatra, rivolgiamoci al Pronto soccorso. Questo quadro iniziale infatti può evolvere rapidamente verso la chetoacidosi, che può portare al coma.
Fonte: Meyer
